2023: compravendite tra 680 e 700 mila e prezzi tra +1% e +3%

PREVISIONI IMMOBILIARI DEL GRUPPO TECNOCASA
2023: compravendite tra 680 e 700 mila e prezzi tra +1% e +3%
“Il 2022 chiuderà con volumi di compravendite importanti, a livelli che non si vedevano da tempo.
Alla luce di questo, il 2023, – afferma Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo
Tecnocasa – secondo le nostre previsioni registrerà un calo delle transazioni e prezzi ancora in
leggera crescita. L’aumento dei tassi di interesse, che inizia già a farsi sentire su chi necessita di
importanti interventi di mutuo e le incertezze economiche e lavorative porteranno ad un
ridimensionamento della disponibilità di spesa. Potrebbe quindi accadere che, per una fascia di
potenziali acquirenti, possano non esserci i requisiti per accedere al credito o per accedervi con
importi più bassi.
PREVISIONI IMMOBILIARI 2023 Italia Grandi città
Capoluoghi
di provincia
Hinterland
grandi città
COMPRAVENDITE Tra -10% e -8% Tra -8% e -6% Tra -10% e -8% Tra -10% e -8%
PREZZI Tra +1% e +3% Tra +1% e +3% Tra +1% e +3% Tra +1% e +3%
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa
GRANDI CITTÀ PREVISIONE ANDAMENTO PREZZI NEL 2023
BARI Tra +2% e +4%
BOLOGNA Tra +2% e +4%
FIRENZE Tra +1% e +3%
GENOVA Tra 0% e +2%
MILANO Tra +3% e +5%
NAPOLI Tra 0% e +2%
PALERMO Tra 0% e +2%
ROMA Tra +1% e +3%
TORINO Tra 0% e +2%
VERONA Tra +2% e +4%
Media grandi città Tra +1% e +3%
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa
Il segmento dell’abitazione principale nel 2023 dovrebbe registrare comunque volumi interessanti
grazie al desiderio di acquistare casa. Ci aspettiamo una tenuta dell’investimento, ancora di più se
l’inflazione dovesse restare a livelli elevati. Gli investitori torneranno a puntare sugli affitti turistici
alla luce del recupero dei flussi, sulle aree delle grandi città interessate da interventi di
riqualificazione e sulle località turistiche attrattive, in grado di garantire una redditività interessante.
Potrebbero soffrire maggiormente le zone più popolari e, in generale le aree dove si riversano coloro
che hanno budget più contenuti (ad esempio i giovani e le famiglie monoreddito).
La riduzione della disponibilità di spesa potrebbe spostare gli acquisti verso le periferie e
l’hinterland delle grandi città, soprattutto se c’è una ricerca di soluzioni nuove e indipendenti. Non
si potrà escludere un ridimensionamento delle metrature ricercate.

Fonte: Gruppo Tecnocasa
La prudenza che sarà messa in campo dai potenziali acquirenti determinerà l’allungamento dei
tempi di vendita.
Il segmento del lusso terrà grazie alla spinta di una domanda di nicchia e a una bassa offerta.
Sembra confermarsi la ricerca del nuovo anche se si dovranno fare i conti con gli aumenti dei costi
di costruzione e un rallentamento dei cantieri.

L’offerta sarà ancora esigua, soprattutto nelle metropoli, e questo determinerà un leggero aumento
dei valori. Quest’ultimo è comunque previsto anche nei capoluoghi di provincia e nell’hinterland
delle grandi città.

Le locazioni continueranno sul sentiero di recupero grazie a una buona domanda. L’offerta non
sempre sufficiente, soprattutto alla luce del ritorno degli short rent, sarà causa di un ulteriore
aumento dei canoni.

Sarà determinante l’andamento dell’economia di cui si attende un ridimensionamento della
crescita, in parte attutito dagli interventi del PNRR. Il 2023 vedrà compravendite intorno a 680-700
mila mentre i prezzi chiuderanno tra +1% e +3%”.