
CANTIERI SPERIMENTALI E APPROCCI INTERDISCIPLINARI AL CENTRO DEL III CONGRESSO BENI CULTURALI
Tutela del patrimonio e ricerca scientifica: la Puglia laboratorio a cielo aperto dei beni culturali
La Fondazione Pasquale Battista, con il sostegno di Augusta Ratio, porta a Bari un significativo e prestigioso appuntamento di rilievo nazionale, con un comitato scientifico d’eccezione presieduto dal professor Giuliano Volpe



BARI – La Puglia torna al centro della scena culturale nazionale con il III Congresso “Beni Culturali in Puglia – Cantieri sperimentali e interdisciplinari per nuove prospettive di ricerca e valorizzazione”, promosso dalla Fondazione Pasquale Battista, sostenuto dal Gruppo Augusta Ratio S.p.A. e con il patrocinio del Ministero della Cultura. L’evento si svolgerà dal 7 al 10 ottobre 2025, con una prima giornata online e tre giornate in presenza presso l’Aula Domus Sapientiae del Dipartimento di Architettura, Costruzione e Design del Politecnico di Bari. Sono attesi oltre 200 studiosi italiani e internazionali.
Giunto alla sua terza edizione, il congresso rappresenta un momento di confronto tra ricercatori, funzionari del Ministero della Cultura, docenti universitari e giovani dottorandi, con l’obiettivo di esplorare metodologie innovative per la ricerca e la valorizzazione del patrimonio artistico, archeologico e paesaggistico pugliese.
Con sedi a Triggiano e Milano, la Fondazione Pasquale Battista conferma il suo ruolo di punto di riferimento per la promozione culturale e la diffusione di buone pratiche a livello nazionale, fungendo da ponte tra la realtà locale pugliese e il panorama culturale italiano e internazionale.
“Con questo terzo congresso – spiega Flavio Augusto Battista, Presidente della Fondazione – intendiamo abbattere le barriere tra ricerca, tecnica e partecipazione civica, aprendo veri e propri cantieri di sperimentazione culturale in Puglia. Crediamo in un patrimonio vivo, condiviso e capace di generare futuro.”
A guidare il comitato scientifico sarà Giuliano Volpe, professore ordinario di Archeologia presso l’Università di Bari Aldo Moro, tra i maggiori esperti del settore a livello nazionale.
“Il congresso – osserva il professor Volpe – non è solo un’occasione di dibattito scientifico, ma anche un momento per consolidare un approccio interdisciplinare che unisca archeologia, architettura, paesaggio, tecnologie digitali e scienze sociali. La Puglia offre un laboratorio unico: un territorio in cui la stratificazione storica e culturale diventa una risorsa per sviluppare modelli innovativi di tutela e valorizzazione, applicabili anche oltre i confini regionali.”
Le sessioni di lavoro saranno dedicate a cantieri sperimentali, pratiche di restauro, digitalizzazione e gestione integrata dei beni culturali, con particolare attenzione all’accessibilità, all’inclusione e alla partecipazione delle comunità locali.
Pur radicato nel territorio, il congresso ha un respiro nazionale: l’iniziativa mira a promuovere la Puglia come modello di innovazione culturale, capace di attrarre studiosi, istituzioni e operatori da tutta Italia e dall’estero, rappresentando un progetto ambizioso e di rilevanza strategica.

