A Bari due incontri dedicati a Giorgio Gaber

Far finta di essere…Gaber (e Luporini)

Frammenti di un discorso interrotto

Club della canzone d’autore Città di Bari

Far finta di essere…Gaber (e Luporini)

Frammenti di un discorso interrotto

Lunedì 15 e lunedì 29 maggio 2023 dalle ore 18 alle 20,30

Mediateca Regionale Via Zanardelli 30 Bari

A cura di Michele Cecere, Massimo De Dominicis e Marcello Vitale

Ingresso libero

Info 3282514906

******************************************************************************************

A venti anni dalla scomparsa del “cantattore” milanese, a Bari due incontri dedicati a Giorgio Gaber e al suo collaboratore Sandro Luporini.

Il loro pensiero, sviluppato nel trentennale percorso teatrale, con gli undici spettacoli capaci di offrire infiniti stimoli alla riflessione in migliaia di rappresentazioni, resterà un grande esempio di coraggio intellettuale e assoluto anticonformismo.

Gaber è stato amato, ma anche avversato per le sue idee, quasi sempre controcorrente. Fu dapprima canzone, più o meno leggera, poi la canzone andò a teatro e si trasformò in “teatro-canzone”: che grande invenzione!  Ma occorreva accostarsi non certo con ammirato fanatismo a questo teatro, piuttosto con un senso critico insolito nel panorama artistico italiano. Perché Gaber e Luporini erano capaci di sferzare il loro pubblico, inchiodandolo di fronte a quella gigantesca ragnatela di ipocrisie e luoghi comuni che una volta era sin troppo facile e banale ingabbiare in quei “borghesi che son tutti dei porci“. Poi venne il tempo di fare i conti con quegli anni settanta, gli “anni affollati di paure,ricatti e impossibili guerre“, salvo poi qualche anno dopo rivalutare quegli stessi anni quando scrissero,  al termine del loro percorso, “La mia generazione ha visto le strade, le piazze gremite di gente appassionata, sicura di ridare un senso alla propria vita, ma ormai son tutte cose del secolo scorso, la mia generazione ha perso”.

Non una celebrazione, ma un momento di riflessione e di partecipazione anche attiva, è quel che si propone il Club della canzone d’autore in questi due incontri, perché, se è vero che “la libertà è partecipazione” è pur vero che solo una partecipazione attiva può davvero cambiare le cose.