A BARI IL TIRAMISU’ DELLA FRATELLANZA

Latte, mascarpone, panna, biscotti e tanto divertimento per i più piccoli. Ingredienti buoni, sani ma soprattutto “Halal”, ovvero conforme alla Shariah Islamica. Sabato 25 febbraio a partire dalle 17 è in programma il “Tiramisù della fratellanza”. L’evento si svolgerà nella sede barese del Redentore Salesiani Don Bosco. Ad organizzarlo la CIDI, Comunità Islamica d’Italia in collaborazione con la F. Divella S.p.A e il Redentore Don Bosco. Bambini musulmani e non si cimenteranno, con la supervisione del Corporate Chef della Divella Donato Carra, nella realizzazione di un tiramisù, il dolce italiano più conosciuto al mondo nato a Treviso nel 1800. Come veri chef, i piccoli indosseranno grembiuli e cappellini messi a disposizione dalla Divella cimentandosi in un laboratorio che sarà soprattutto occasione di aggregazione e fratellanza mettendo insieme bambini e famiglie di varie etnie ed origini insieme ai piccoli della città di Bari. Niente caffè e niente uova pastorizzate: un dolce a misura di bambino dove si rimarcherà il concetto Halal che, nell’Islam, vuol dire conforme al Corano in particolare al versetto della Sura 2: “Mangiate delle cose lecite e buone che la provvidenza di Dio v’ha donato, e siate riconoscenti, se Lui voi adorate!”. L’iniziativa rappresenta un’occasione per lanciare ai piccoli un messaggio importante: le diversità non devono rappresentare un ostacolo ma un’occasione di arricchimento personale e sociale. “Abbiamo aderito con entusiasmo a questa iniziativa – spiega Domenico Divella – perché siamo convinti che concetti come uguaglianza, fratellanza e unione si devono trasmettere e imparare sin da piccoli. E siamo certi che questo laboratorio sarà un’occasione di arricchimento anche per noi adulti”. Soddisfatto il portavoce della CIDI, Alì Pagliara: “In occasione di questo evento, la CIDI Comunità Islamica D’ITALIA, in collaborazione con l’Istituto Salesiano Redentore di Bari e Divella, è ben lieta di partecipare ad un’iniziativa che vede coinvolta la futura generazione in comunione fraterna, in attività ludiche gastronomiche. Il cibo ed il gioco hanno sempre messo in sintonia popoli e nazioni con appartenenza di fedi e religioni differenti. Questo evento sarà, con la Volontà di Dio, solo il trampolino di lancio per un futuro solidale e proficuo”.