A Mattinata si chiude l’edizione 2025 di Conversazioni dal Mare: una baia che culla il pensiero critico e muove le onde della bellezza

Grandi ospiti e autori del mondo del giornalismo, della letteratura, della giustizia per una edizione che conferma quanto anche la cultura possa essere un traino turistico

Due borghi marinari, una comunità di lettori sempre più ampia, una rassegna che si conferma spazio di riflessione, incontro e cittadinanza attiva. Con la tappa di Mattinata si è chiusa l’edizione 2025 di Conversazioni dal Mare, tra voci autorevoli, giovani lettori e piazze che tornano a respirare cultura.

«Due serate di grande attenzione, silenzio, di grande cura da parte del pubblico. Un bilancio positivo sia da Giovinazzo che da Mattinata. Una grande soddisfazione per Conversazioni, perché viene riconosciuto non come un festival ma come un momento di costruzione del pensiero critico, di approfondimento. Questi due borghi marinari si sposano benissimo con l’identità di Conversazioni» ha detto Giulia Murolo, coordinatrice editoriale del progetto.

Una visione condivisa anche da Rocco De Franchi: «Conversazioni dal Mare l’anno prossimo compirà dieci anni, e noi saremo ancora più vicini a questa iniziativa. Non sono rassegne legate a sprazzi di buona volontà, sono realtà che crescono, diventano più robuste e lasciano eredità importanti nei comuni che visitano. Abbiamo bisogno di cultura e bellezza che raggiungano tutti i comuni pugliesi».

Tra i momenti più intensi, l’incontro con Lirio Abbate: «I diari del boss è un libro che serve a smontare la figura mitologica del boss. Oggi la strategia dei mafiosi è deformare la realtà. Per fortuna ci sono manifestazioni come questa che ci permettono di raccontare la mafia, quanto male fa il metodo mafioso e quanto è ancora attuale».

Un tema, quello della memoria e della giustizia, rilanciato da Gaia Tortora: «Le nuove generazioni hanno la sensazione che la giustizia sia qualcosa di cui occuparsi solo quando li riguarda. Ma la giustizia riguarda tutti. Dallo stato di salute della giustizia si capisce lo stato di salute di un Paese. E un Paese senza memoria non ha un approccio giusto verso il futuro».

Antonio Caprarica ha invece portato in piazza il senso profondo del mestiere del giornalista: «Il giornalismo è un metodo costante di ricerca della verità. Il lavoro di un giornalista onesto è produrre il maggior numero di fatti e dati con un racconto il più onesto possibile, perché il lettore possa raggiungere la propria verità». A lui assegnato il premio Conversazioni dal mare 2025 a Mattinata.

Parole che si intrecciano con il racconto intimo di Serena Bortone: «Riportare i libri nelle piazze è un modo per riscoprire la nostra identità. Chi legge vive tante storie diverse. La magia della letteratura è quella». E anche con lo sguardo poetico di Franco Arminio: «Dobbiamo scatenare l’immaginazione. Siamo diventati un po’ pigri. Ci salverà la vicinanza con il trascendente, dobbiamo innamorarci dell’invisibile».

Il sindaco Michele Bisceglia ha sottolineato la duplice vocazione di Mattinata: «È stata una sfida entusiasmante. Mattinata è una destinazione culturale oltre che turistica. Lo dimostrano le presenze giunte qui per Conversazioni dal Mare. Mattinata guarda con ottimismo alle prossime edizioni. Mattinata non è solo mare». Parole condivise dall’assessore Paolo Valente: «Grazie a questo festival del libro sotto casa, della cultura diffusa, riusciamo ad avvicinare cittadini e turisti al mondo del libro. Un appuntamento che ci dà grande riscontro anche sulle presenze turistiche».

Rilevante anche la riflessione sanitaria al centro dell’intervento del prof. Matteo Bassetti: «Un medico non empatico è un non medico. La componente sanitaria deve lavorare per essere più empatica, ma anche la cittadinanza deve essere consapevole che la salute è un diritto ma rispettarla è un dovere. Siamo tutti umani, lo scontro non porta a nulla».

Un concetto ribadito da Raffaele Piemontese: «Un medico, oltre alle competenze tecniche, deve avere accortezze umane. È un aspetto essenziale in un contesto in cui c’è carenza di personale dovuta a politiche di programmazione sbagliate».

Da questa edizione emerge anche una collaborazione virtuosa tra territori. Come ha evidenziato Michele Sollecito, sindaco di Giovinazzo: «Il mare unisce. Ci fa piacere che Conversazioni possa raggiungere pubblici diversi, dalla terra di Bari a quella della Capitanata. Conversazioni ha messo in rete anche amministrazioni comunali. Ne usciamo tutti arricchiti».

E Cristina Sollecito, consigliera comunale: «Abbiamo tanto da imparare da Mattinata dal punto di vista turistico e speriamo di poter essere anche noi un modello per loro. Vorremmo che questa collaborazione possa rafforzarsi sempre più nel tempo».

Conversazioni dal Mare è una rassegna ideata da Artemia, con il supporto di Teatro Pubblico Pugliese, dei Comuni di Giovinazzo e di Mattinata. La manifestazione culturale rientra nel Programma regionale Puglia FESR-FSE 2021-2027.

Conversazioni da domani sarà proiettata già alla decima edizione: «Il 2026 sarà l’anno gold, quello della decima edizione: un progetto che è cresciuto e che tornerà ad accogliere grandi nomi che vorranno festeggiare con noi questa ricorrenza» ha concluso Giulia Murolo.