Alessandro PASSARO Gianmaria GIANNETTI Enrico PANTANI | non so, proprio non so | Orizzonti Arte Contemporanea | Ostuni | 28 giugno 2025

 Alessandro PASSARO Gianmaria GIANNETTI Enrico PANTANI  non so, proprio non so a cura di Antonella Marino   inaugurazione 28 giugno 2025 ore 19,30   fino al 18 luglio 2025   GALLERIA ORIZZONTI ARTE CONTEMPORANEA Piazzetta Cattedrale (centro storico) 72017 – Ostuni (Br)
La galleria Orizzonti Arte Contemporanea di Ostuni inaugura sabato 28 giugno 2025, alle ore 19.30, la mostra non so, proprio non so, a cura di Antonella Marino, con opere di Alessandro Passaro, Gianmaria Giannetti ed Enrico Pantani.

Il progetto espositivo nasce da un presupposto filosofico tanto semplice quanto radicale: riconoscere i limiti del proprio sapere, dubitare delle verità acquisite, restare aperti all’interrogazione. Un’attitudine oggi più che mai necessaria. Come sottolinea la curatrice, non so, proprio non so è insieme dichiarazione di crisi e di consapevolezza: crisi della verità come dato oggettivo, universale, indiscutibile; consapevolezza della verità come costruzione fragile, situata, plurale. È in questo vuoto lasciato dalle certezze che si apre lo spazio dell’arte, e in particolare della pittura, come possibilità critica. La pittura, forse uno dei linguaggi più complessi da praticare oggi, diventa qui il luogo privilegiato non per rappresentare il reale, ma per metterlo in discussione, disarticolarlo, reinventarlo. In quanto “finzione dichiarata”, può diventare il luogo privilegiato per esercitare il diritto non a rappresentare la realtà (come storicamente è stato, almeno in Occidente) bensì a metterla in dubbio, disarticolarla, riformularla, sovvertendone i significati.

I tre artisti in mostra, generazionalmente vicini ma differenti per provenienza e sensibilità, condividono l’esplorazione di una pittura neo-figurativa che interroga il senso del visibile. Una figurazione leggera e tagliente, in cui il dubbio prende forma con stili diversi ma convergenti: è il dubbio esistenziale e poetico, la domanda aperta su cosa sia la verità e cosa possa ancora dirsi “reale”; è il dubbio ironico e sociale, che disinnesca le convenzioni del linguaggio; è il dubbio visionario, che disegna scenari improbabili, talvolta grotteschi o perturbanti. Passaro, Giannetti e Pantani mettono sistematicamente in crisi la relazione tra immagine e parola, tra apparenza e senso, tra finzione e verità. Il loro “non sapere” non è una resa, ma un gesto critico, attivo e generativo, che non rinuncia alla domanda, ma rifiuta l’illusione della risposta.