Alta Velocità e Rumori Assordanti: Un Problema Ignorato nel Municipio 4 di Bari

Nel cuore del Municipio 4 di Bari, tra Via Gorizia, Via Nicola Manzari, Via Angelantonio Quaranta, Via Ada Negri e le zone limitrofe alla Scuola Secondaria di Primo Grado “Manzoni – Lucarelli”, si sta consumando una problematica sempre più allarmante: l’alta velocità di auto e moto in un contesto urbano densamente popolato e frequentato da bambini, famiglie e residenti.

Un limite ignorato

Il limite di velocità previsto in queste strade è di 40 km/h, ma chi vive quotidianamente il quartiere sa bene che questo numero è spesso superato in modo pericoloso. Le accelerazioni improvvise, i sorpassi azzardati e il rombo assordante dei motori sportivi sono diventati una costante, a tutte le ore del giorno e della notte.

Bambini che piangono per lo spavento, cani che abbaiano furiosamente, e genitori che temono per la sicurezza dei propri figli ogni volta che attraversano la strada

Inquinamento acustico e insicurezza

Oltre al rischio evidente per la sicurezza stradale, il quartiere è vittima di un inquinamento acustico insostenibile. Il rumore dei motori modificati e delle marmitte aperte è tale da disturbare il sonno, le lezioni scolastiche e la tranquillità di chi vive in zona. Non si tratta più di episodi isolati, ma di una condizione cronica che perdura da oltre un anno.

Nonostante le numerose segnalazioni da parte dei cittadini, l’amministrazione comunale e le forze dell’ordine non sembrano aver preso provvedimenti concreti. Nessun controllo sistematico, nessuna installazione di dissuasori di velocità, né tantomeno telecamere per monitorare i comportamenti pericolosi.

Le soluzioni possibili

  • Installazione di dossi artificiali ben distribuiti lungo le vie più critiche
  • Utilizzo di telecamere di sorveglianza per rilevare le infrazioni
  • Presenza più frequente di pattuglie nelle ore serali e notturne
  • Campagne di educazione stradale rivolte ai giovani motociclisti

Un appello alla responsabilità

È tempo che le istituzioni ascoltino il grido d’allarme di un quartiere che chiede solo di vivere in sicurezza e serenità. La tutela dei cittadini, in particolare dei più giovani, non può essere rimandata.