Andria – “I LAVORI DI INTERRAMENTO FERROVIARIO NON POTRANNO SUBIRE ALCUN RITARDO, PENALI PESANTISSIME”.

SAVINO MONTARULI DI UNIBAT RICORDA LE PAROLE DELL’EX  COMMISSARIO STRAORDINARIO TUFARIELLO  ED AGGIUNGE: “EVENTUALI RITARDI METTEREBBERO ANCHE IN MORA IL COMUNE DI ANDRIA PER IL MANCATO RISPETTO DEL CRONOPROGRAMMA DELLA DELIBERA DI SPOSTAMENTO PROVVISORIO DEL MERCATO DA VIA BUOZZI”

Il rischio che il comune di Andria possa trasformare quella che è stata definita un’opera storica in un’opera incompleta e massacrante per la città e per la sua classe dirigente, sta alimentando preoccupazione nella cittadinanza. Nessun Comitato mascherato né prese di posizione servili ma semplicemente la preoccupazione reale che il finanziamento europeo di quasi duecento milioni di euro possa svanire. In occasione dell’avvio dei lavori di interramento ferroviario, allorquando da Palazzo San Francesco si attivavano per le operazioni preliminari, si parlò proprio di cronoprogramma ed in quella occasione, unitamente all’allora Commissario Straordinario dott. Gaetano Tufariello e dirigenti comunali, molti dei quali gli stessi di oggi, c’era il Sindacalista Savino Montaruli, Direttore del Settore di Unibat, che, interpellato sul delicato argomento, oggi dichiara: “quando venne deciso il trasferimento provvisorio e temporaneo delle 42 postazioni di vendita allora allocate in via Bruno Buozzi per dar corso ai lavori di interramento ferroviario, fui io a chiedere espressamente al Commissario ed ai presenti se il cronoprogramma sarebbe stato rispettato o meno e, qualora non fosse stato rispettato, a cosa si sarebbe andati incontro.

La risposta fu secca e lapidaria: “nessun ritardo potrà esserci perché i rischi sarebbero gravissimi, soprattutto per la Società che effettuerà i lavori che sarebbe chiamata a pagare penali giornaliere pesantissime da sostenere”. Quella mia domanda, prosegue oggi Montaruli, non era casuale ma collegata proprio all’operazione di trasferimento temporaneo dei posteggi. Infatti il vigente Regolamento Regionale 28 febbraio 2017, n.

4 – L.r. 16 aprile 2015 n. 24 “Codice di commercio”: articolo 3, comma 1, lettere h) e j): Criteri e procedure per la concessione dei posteggi su aree pubbliche – Regolamento attuativo, all’art. 5 (Spostamento, soppressione, trasferimento dei mercati e delle fiere), comma 3°, prevede che “L’atto comunale che dispone lo spostamento o trasferimento temporaneo di un mercato in altra sede o del giorno lavorativo contiene le motivazioni, la durata, gli adempimenti che si intendono attuare per superare le criticità alla base dello spostamento o trasferimento e il crono-programma delle attività da porre in essere ai fini del ripristino della situazione preesistente”. Le due condizioni inderogabili cioè il crono-programma dei lavori ed il ripristino della condizione preesistente furono riconfermate ed alla base del successivo provvedimento comunale dell’attuale Giunta che, con ordinanza sindacale nr. 2 del 13 gennaio 2022, dispose lo spostamento temporaneo dei 42 posteggi da via Bruno Buozzi.  Nello stesso provvedimento veniva ribadito il carattere di provvisorietà del trasferimento e si legge:

“… su cui trasferirsi con decorrenza dal giorno 17 gennaio 2022 fino alla conclusione dei lavori di interramento della linea ferroviaria….”. In sintesi tutto ciò significa che se i lavori di interramento dovessero ritardare o addirittura essere sospesi per perdita del finanziamento regionale si aprirebbe un contenzioso di enorme portata per questa Amministrazione comunale in quanto il mancato ripristino della situazione preesistente, come previsto dalla legge regionale, sarebbe un danno per gli Operatori ed una profonda violazione di legge. Al 31 dicembre 2023, data ultima per poter ancora usufruire del finanziamento europeo, non manca molto mentre mancherebbe moltissimo alla conclusione dei lavori di interramento, tenendo altresì conto del grosso pasticcio del trasferimento del Mercato Generale Ortofrutticolo, avvenuto anche questo senza nessuna concertazione allargata e con l’assunzione totale delle responsabilità di quanti ne hanno gestito l’iter, politico-amministrativo-burocratico e persino sindacale per la leggerezza nel non aver saputo adottare provvedimenti e decisioni a portata di mano che avrebbero evitato gli intoppi che ci saranno anche a causa di ciò. Al di la degli artifizi, della costituzione di altri comitati e di altri vagoni di camomille scadute, resta il grosso problema legato alle difficoltà comunicative e soprattutto all’assenza di autorevolezza politico-gestionale che sia in grado di garantire non solo trasparenza e certezze ma anche serenità ad imprenditori e cittadini che si ritrovano in una città dove la provvisorietà, la contraddizione e l’incertezza hanno preso il sopravvento pressoché totale” – ha concluso il sindacalista andriese.