ANDRIA, MISTERO SUL DESTINO DEGLI ULIVI NELL’AREA DESTINATA A MERCATO

ORTOFRUTTICOLO: ESPIANTATI O ABBATTUTI?

Mentre in città è furente la polemica attivata dalla decisione di consentire l’installazione di una enorme ruota panoramica all’interno della villa comunale, senza che la medesima sia destinata a tale attività di spettacolo viaggiante, con un impatto ambientale non indifferente, almeno quanto l’indifferenza della politica e delle istituzioni di governo cittadino locale, un’altra questione di non poco conto sta alimentando in queste ore il dibattito sollevato dall’attivismo sociale di associazioni non allineate al potere pro-tempore.

La questione riguarda il destino degli ulivi presenti nell’area che il comune di Andria ha deciso di destinare alla costruzione di un mercato ortofrutticolo.

Se lo chiedono dal C.L.A.A. – Comitato Liberi Agricoltori Andriesi che l’amministrazione comunale, nonostante le reiterate richieste, non ha mai voluto incontrare pur riconoscendone il forte impegno sul territorio ma declinando un confronto che ormai da anni il mondo agricolo continua a chiedere, invano, a quelle figure politiche inesistenti finanche nei rapporti umani.

Dall’Ufficio di Coordinamento del C.L.A.A. la domanda è esplicita e diretta al neo Assessore all’Ambiente dopo aver visto sul web alcune immagini di quegli ulivi che sembrano tutt’altro che espiantati. Dalla visione di quelle immagini è evidente che gli ulivi siano stati abbattuti e tranciati, praticamente buona legna da ardere.

Quelle foto sono state pubblicate dalla prima cittadina della città federiciana quindi nessun dubbio della loro veridicità. Allora, chi risponde alla domanda?

Il C.L.A.A. (Comitato Liberi Agricoltori Andriesi) è sempre vicino ai problemi degli agricoltori e della comunità locale, avendo sempre dato voce a tutto il comparto e si è sempre dedicato a proteggere ogni singolo albero presente nel territorio andriese. Sono state tante le battaglie che ha affrontato negli anni addietro per difendere i nostri olivi monumentali, schierandosi contro la nuova tangenziale la cui costruzione avrebbe potuto causare l’espianto e il reimpianto di migliaia di ulivi, dando un brutto impatto ambientale al nostro agro. Ci siamo occupati anche delle piante espiantate sull’Andria-Trani e reimpiantate nell’azienda Papparicotta, subito dopo abbandonate a se stesse, di conseguenza tante piante sono morte per la mancanza di manutenzione. Si intende fare lo stesso con quegli ulivi il cui destino vorremmo sapere quale realmente sia stato? Esiste anche un Regolamento comunale del verde ma la distrazione di taluni in un contesto di grande incertezza e di improvvisazione potrebbe aver causato la dimenticanza anche di questo.