DA UN’IDEA DEL GIORNALISTA E ATTIVISTA SAVINO MONTARULI UNA RIVOLUZIONE CULTURALE PER LA CITTA’ FEDERICIANA.
Inaugurato il 14 settembre 2006 dall’allora sindaco della città di Andria, avv. Vincenzo Zaccaro, e consegnato alla fruizione dei residenti nel Quartiere Europa, il Parco Giovanni Paolo II rappresenta ancora oggi un punto di riferimento per l’intera città. Gestito per molti anni dal Comitato Quartiere Europa, che ne ha curato immagine ed iniziative fino a renderlo il più attrattivo della città, al suo interno contiene un manufatto dapprima destinato ad attività di somministrazione di alimenti e bevande ma mai entrato in funzione, anche a causa dell’assenza di agibilità per tale scopo. Un chiosco attualmente in disuso quindi non accessibile agli estranei, con nel retro i servizi igienici pubblici, del quale torna a parlare l’Attivista Sociale, Presidente dell’Associazione di Impegno Civico “Io Ci Sono!”, Coordinatore del Comitato Quartiere Europa e Giornalista Savino Montaruli che lancia la sua ennesima idea al servizio della città. Un Progetto a costo zero per l’amministrazione comunale e per le casse pubbliche, autogestito ed inclusivo.
E’ stato lo stesso Savino Montaruli ad affermare: “quel chiosco inutilizzato ed inutilizzabile per l’attività di somministrazione di alimenti e bevande, peraltro in passato addirittura oggetto di contesa giudiziaria, oggi deve diventare il simbolo della Cultura nel nostro Quartiere abbandonato dalle Istituzioni e dimenticato dalla politica gestionale della città. Quel chiosco deve diventare una Biblioteca di Quartiere ed Info-Point. Un progetto che deve coinvolgere la Biblioteca comunale e quella Diocesana per una sinergia che dia risalto a processi aggregativi e di positivo protagonismo delle giovani generazioni, soprattutto come Osservatorio Territoriale. Un Osservatorio che sia operativo ed efficiente per azioni che favoriscano la conoscenza delle biblioteche presenti in città ma che diventi esso stesso biblioteca al servizio del Quartiere, con annessi servizi digitali, multimediali e connessioni di rete. Un percorso di utilità sociale aperto a tutti, soprattutto agli Istituti Scolastici del Quartiere che devono avere ruolo fondamentale ed inclusivo, oltre che operativo. Un ruolo didattico di primaria importanza con fortissima connotazione identitaria. Sono convinto – prosegue Montaruli – che quel chiosco possa altresì diventare un vero Info-Point di Quartiere che sia polo informativo per le molteplici attività da tenersi nel Parco Giovanni Paolo II, peraltro già da noi poste in essere nei decenni, come il cineforum all’aperto ogni giovedì sera o le serate Karaoke del lunedì, mercoledì e venerdì.
Un’opera di fortissima valorizzazione del territorio in un’ottica di sviluppo culturale ed aggregativo. Una sinergia istituzionale importante che sono sicuro troverà interesse immediato da parte dell’Amministrazione comunale guidata dall’amica Giovanna Bruno e dai suoi validi collaboratori, molto sensibile a processi culturali virtuosi. Peraltro di fronte ad un progetto chiavi in mano, a costo zero, inclusivo, all’avanguardia, richiesto, atteso, lungimirante e coinvolgente solo un pregiudizio o peggio un disinteresse potrebbe negarne valenza ed accettazione. Restiamo in attesa di sapere cosa ne pensino da Palazzo San Francesco” – ha concluso l’Attivista Sociale Montaruli.