“Anna Dukic. La farfalla che voleva volare con le aquile” – Anteprima nazionale a Bassano Fotografia – dal 2026 in tour in Puglia

Bassano del Grappa, 6 settembre 2025 – Sabato 6 settembre alle ore 10.30, a Palazzo Bonaguro, si inaugura in anteprima nazionale la mostra “Anna Dukic. La farfalla che voleva volare con le aquile”, nell’ambito di Bassano Fotografia 2025. L’esposizione, curata dal giornalista freelance Vincenzo De Leonardis, rappresenta il primo omaggio monografico alla fotografa Anna Dukic (Bari, 1947 – Schiavon, 2021), figura brillante, indipendente a lungo dimenticata dalla storiografia ufficiale della fotografia italiana. Con i suoi scatti, realizzati tra gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, Dukic seppe raccontare una società in profonda trasformazione, portando uno sguardo personale e sensibile in un contesto ancora dominato dal maschilismo.

Un percorso tra ritratti e memoria

Il cuore della mostra è composto da 23 ritratti femminili in bianco e nero, tutti realizzati in studio da Anna Dukic nel 1969 e oggi restituiti al pubblico grazie alla sapiente digitalizzazione dai negativi originali di Roberto Palermo, fotografo delle Gallerie degli Uffizi di Firenze. Scatti essenziali capaci di rivelare la forza interiore delle donne ritratte e la capacità della fotografa di abbattere ogni distanza con i soggetti. Accanto ai ritratti, il percorso espositivo propone inediti materiali d’archivio: fotografie, cataloghi, libri, documenti e strumenti professionali, che raccontano i momenti più significativi della vita di Dukic e della sua attività, divisa tra Veneto e Puglia.

Tra cronaca e camera oscura

Anna Dukic non fu solo ritrattista. La sua carriera, breve ma intensa, la vide testimone, con i suoi scatti, di eventi di cronaca entrati nella storia d’Italia, come l’alluvione di Valstagna del 4 novembre 1966 quando il Brenta devastò vallata e Bassano e l’esplosione del reparto P2T della Montedison a Brindisi dell’8 dicembre 1977che provocò la morte di 3 operai e il ferimento di oltre 100 persone. La sua passione per la fotografia nasce però molto prima, grazie al padre Giovanni Dukic (Pola 1920 – Bassano del Grappa 1992), fotografo di bordo della Regia Marina e fotoreporter di grande esperienza. Fu proprio lui a trasmetterle già da bambina i segreti della camera oscura nello studio di Bitonto e successivamente a Bassano del Grappa il valore della pazienza, dell’osservazione e del rispetto per i soggetti: insegnamenti che avrebbero segnato in profondità il suo approccio fotografico. Anna Dukic poi aprì il suo primo studio fotografico nella Città di Brindisi nel 1973 dove visse fino al 1980.

La scoperta del curatore

«Ho conosciuto la storia di Anna Dukic per caso, grazie alla mia passione per le fotocamere analogiche – racconta il curatore Vincenzo De Leonardis –. Nell’estate del 2021, a un mercatino dell’antiquariato a Mesagne, acquistai da una bancarella la sua cinepresa personale, una Bolex 625 XL Super 8 con tanto di targhetta personalizzata. Cinepresa che la fotografa utilizzava sul finire degli anni ‘70 quando lavorava a Brindisi. Un dispositivo molto innovativo all’epoca e dal design ancora oggi iconico. Con le indicazioni riportate sulla targhetta è iniziata una lunga e non semplice ricerca, che mi ha permesso di riportare alla luce la figura di una donna e fotografa speciale la cui vita in alcune fasi è stata segnata da una serie di vicissitudini avverse, comprese difficoltà e malattie. Ho scoperto collaborazioni importanti quali quelle con la Rizzoli, con riviste mediche quando divenne consulente fotografica per l’ospedale di Mesagne, con la scultrice Marianne Hastianatte e sono riuscito a ricostruire il suo anno di formazione a Milano, diviso tra il lavoro presso lo studio fotografico Altimani e il praticantato presso la Zenith Press di via Monviso».

La nonna Maria Conte

Tra le figure che hanno influenzato Anna Dukic c’è anche la nonna materna Maria Conte (Cerignola, 1882 – Novara, 1977), scrittrice, studiosa delle tradizioni popolari e prima donna di Cerignola a laurearsi con il massimo dei voti e la doppia lode. Fu allieva di Luigi Pirandello, che la incoraggiò a incentrare la tesi sulle tradizioni di Cerignola. Modernissima per il suo tempo, Maria Conte fu un modello di indipendenza e cultura che Anna Dukic ereditò e portò nella sua sensibilità artistica.

Dal Veneto alla Puglia: un progetto in movimento

La scelta di aprire la mostra a Bassano del Grappa non è casuale: la città è stata crocevia fondamentale nella biografia di Dukic, sia per la famiglia e luogo dove suo padre fu il fondatore prima del “Club Anser” e poi del “Circolo Fotocinematori Bassano”. Il progetto è reso possibile grazie alla fattiva collaborazione dei figli Barbara e Davide e del marito Ferruccio Kofol, che hanno messo a disposizione del curatore materiali e ricordi custoditi con cura per decenni. Dopo l’anteprima veneta, la mostra completa intraprenderà un tour in Puglia a partire dal 2026, toccando le città più significative del percorso umano e artistico della fotografa: Bari, Brindisi, Bitonto, Cerignola, Mesagne e Polignano a Mare. Un itinerario pensato per valorizzare la sua eredità e intrecciarla con tutti i luoghi che ne hanno nutrito la storia.

Bassano del Grappa 6 Settembre 2025

Informazioni mostra

  • Titolo: “Anna Dukic. La farfalla che voleva volare con le aquile”
  • Luogo: Palazzo Bonaguro, Bassano del Grappa
  • Date: 6 settembre – 5 ottobre 2025
  • Evento: Anteprima nazionale – “Bassano Fotografia 2025”
  • Curatore: Vincenzo De Leonardis
  • Scansioni e Digitalizzazioni: Roberto Palermo
  • Ringraziamenti: Barbara e Davide Kofol