Area Marina Protetta Porto Cesareo Massiccia ed importante Operazione interforze. Rimozione ormeggi abusivi e guerra totale all’inquinamento marino. Sequestri e denunce.

Massiccia ed importante Operazione interforze. Rimozione ormeggi abusivi e guerra totale all’inquinamento marino. restituiti alla pubblica fruizione ampie aree di mare e costa. Diversi i sequestri ed i deferimenti all’autorità Giudiziaria

Giunge a conclusione l’attività di bonifica e messa in sicurezza, dì alcune baie ricadenti dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, territori di competenza sia del Comune di Porto Cesareo sia di Nardò. L’importante attività interforze, è nata di fatto dalle istituzioni che guidano la Riserva Nazionale marina Porto Cesareo, che hanno dato ascolto alle legittime richieste di bagnanti e fruitori del mare, popolazione responsabile che lamentava l’impossibilità di godere di vaste aree di spiagge occupate da unità da pesca e da diporto abusive, imbarcazioni ormeggiate a “corpi morti” fatti di ferro, cemento, plastica, catene molto pericolose per la balneazione. Tutti elementi inquinanti e naturalmente privi di autorizzazioni a norma che deturpavano un’Area Protetta molto delicata, inquinandola.

Da evidenziare che queste porzioni di territorio marino e costiero, erano state oggetto di bonifica negli anni passati, ma le cattive abitudini sono difficili da estirpare e dure a morire, tant’è che la situazione era di nuovo degenerata con decine di barche e corpi morti selvaggi e pericolosi sparsi su ampie zone del litorale ricadente nell’Amp Porto Cesareo. Diverse e tutte degne di nota, le azioni di contrasto sviluppate dalle forze dell’ordine. Attività che come detto, hanno visto impegnati in prima linea uomini e mezzi della Capitaneria di Porto di Gallipoli e soprattutto dell’Ufficio Locale Marittimo Torre Cesarea, dei Carabinieri della locale stazione, della Polizia Locale di Nardò e di Porto Cesareo. Va precisato che preventivamente le forze dell’ordine hanno provveduto a diffidare circa 65 unità allo sgombero, poi successivamente hanno provveduto sequestro di 8 unità che non avevano adempiuto alla diffida per occupazione di area demaniale marittima e deturpamento delle bellezze naturali. Ora i proprietari deli natanti oggetto di sequestro dovranno rispondere all’autorità Giudiziaria e provvedere al pagamento delle spese di bonifica che verranno imputategli.

Le operazioni hanno previsto anche una seconda fase, attività in cui sono intervenuti gli uomini del nucleo sub della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto, che hanno provveduto alla rimozione di oltre 100 “corpi morti – gavitelli abusivi”. Sono stati portati via, come dimostrano le documentazioni video e fotografiche, cemento, ferro, gomme, plastica, cime ed altri oggetti inquinanti depositati sul fondale deturpando un’area di rara bellezza. Grazie poi alle amministrazioni Comunali di Porto Cesareo e Nardò, il materiale rimosso è stato recuperato e inviato allo smaltimento.  Al termine dell’attività sono stati restituiti ai bagnanti lunghi tratti di costa, garantendo tolleranza zero verso chiunque continui ad ignorare i divieti di ormeggio in Area Protetta, anche con l’aiuto del riposizionamento delle telecamere sulle aree interessate, che quindi saranno costantemente videosorvegliate.