ASL Bari – All’ospedale San Paolo di Bari attivato un Baby Pit stop con l’UNICEF: il primo all’interno di un reparto ospedaliero in Puglia

Nella rinnovata Pediatria-Neonatologia del presidio ospedaliero della ASL è stata allestita un’area a sostegno dell’allattamento, uno spazio protetto e accogliente per le mamme e per i papà, dove prendersi cura dei propri bambini e delle proprie bambine. Stamattina il taglio del nastro con il direttore generale Luigi Fruscio e la referente dell’UNICEF Italia Stefania Solare

Bari, 30 settembre 2025 – All’ospedale San Paolo è stato attivato un Baby Pit stop con l’UNICEF, uno spazio protetto e accogliente per le mamme che allattano e per i papà che possono prendersi cura dei propri bambini e delle proprie bambine, in tutta tranquillità. Quello del San Paolo, allestito nella rinnovata Pediatria-Neonatologia, è il primo Baby Pit stop realizzato con l’UNICEF in Puglia che trova spazio all’interno di un reparto ospedaliero.

Oggi il taglio del nastro con il direttore generale Luigi Fruscio, la referente dell’UNICEF Italia Stefania Solare, la responsabile della Neonatologia, Flavia Petrillo e il direttore della UOC Pediatria, Mariano Manzionna.

“Il progetto Unicef in Puglia – ha detto il presidente della Regione Michele Emiliano– è il segno tangibile dell’attenzione particolare delle nostre strutture sanitarie verso le famiglie e i bambini, che devono essere protetti sempre. Questa iniziativa si inserisce nell’ambito di un impegno più generale da parte della Regione per la promozione e il sostegno dell’allattamento materno che ci auguriamo possa essere esteso in tutto il territorio regionale.»

“Siamo lieti di ospitare UNICEF nel nostro ospedale – ha detto il direttore generale Luigi Fruscio –che permetta ai nostri operatori e alle nostre operatrici di fare formazione e allinearsi alle linee guida internazionali OMS/UNICEF sull’allattamento e la genitorialità responsiva”.

Il Baby Pit stop, dotato di poltrona e fasciatoio, è stato allestito al terzo piano del presidio ospedaliero, dove hanno sede i reparti di Ostetricia e Ginecologia, la sala parto, e gli ambienti della Pediatria e Neonatologia. Si tratta di una stanza ben distanziata dalla sala d’attesa e, dove si ricrea un ambiente confortevole per le famiglie, anche grazie ai colori e ai disegni che abbelliscono le pareti.

“Il Baby Pit Stop (BPS) è tra le iniziative realizzate dall’UNICEF in Italia per garantire i diritti sanciti dalla Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, in particolare l’art. 24 che tutela il diritto alla salute; si inserisce nell’ambito del Programma UNICEF “Ospedali&Comunità Amici dei Bambini e delle Bambine. Siamo felici dell’inaugurazione di questo nuovo Baby Pit Stop nell’Ospedale San Paolo di Bari, il primo in un reparto ospedaliero in tutta la Puglia– ha dichiarato Nicola Graziano, Presidente dell’UNICEF Italia.  “Ad oggi fanno parte del programma oltre 1.100 BPS, molti realizzati anche in Musei e Biblioteche su tutto il territorio nazionale. La creazione di questi spazi protetti soddisfa la raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dell’UNICEF di incentivare ambienti accoglienti per promuovere e sostenere l’allattamento.”

Per il responsabile della Pediatria, Manzionna: “il pit stop è un atto concreto per dare valore alla genitorialità e all’allattamento, un gesto semplice e naturale che tutte le mamme dovrebbero poter fare ovunque. Le madri sono così messe nelle condizioni di allattare ogni volta che lo richiedono, anche in ospedale, in attesa di una visita e durante i controlli periodici”.

La Neonatologia del San Paolo, oggi guidata dalla dott.ssa Flavia Petrillo, con un curriculum solido e orientato alla cura personalizzata del neonato e della famiglia, promuove un modello di assistenza che mette al centro il contatto precoce tra neonato e genitori, il supporto all’allattamento e la formazione continua del personale.

“La Neonatologia del San Paolo che oggi è in stretta connessione organizzativa con la Pediatria e la Ostetricia e Ginecologia – ha spiegato Petrillo -è fortemente impegnata nella promozione dell’allattamento anche attraverso, una formazione specifica per tutto il personale del percorso nascita: pediatri, infermiere, ostetriche, ginecologi, anestesisti, infermieri di sala operatoria, Operatori sociosanitari. La formazione mira ad attuare una serie di protocolli e procedure per allineare tutte le figure professionali”.

L’allattamento è una pratica preziosa, raccomandata dalle società scientifiche nazionali e internazionali, almeno per i primi due anni di vita. I benefici dell’allattamento sono numerosi e fondamentali per garantire uno sviluppo psicofisico ottimale. Alcuni vantaggi derivano direttamente dalla pratica stessa dell’allattamento, come il rafforzamento del legame affettivo tra genitore e bambino; altri sono legati alle straordinarie proprietà del latte materno, che non è un semplice alimento, ma un vero e proprio tessuto biologico vivo, ricco di cellule e sostanze protettive che contribuiscono a difendere il neonato dalle infezioni e a favorire una crescita sana di organi e apparati. La Neonatologia ha istituto anche un ambulatorio di supporto alle mamme che allattano e che sono in difficoltà, con cadenza settimanale.

Nel blocco unico: Pediatria, Neonatologia, Ostetricia e Ginecologia, viene dato ampio spazio alla figura paterna: il padre e/o secondo genitore prende in braccio il neonato fin dalla sala parto, anche nei casi di parti con taglio cesareo, si predilige il contatto pelle-pelle. Vengono offerte consulenze, oltre alla possibilità di incontri individuali (previo appuntamento) presso l’ambulatorio di Neonatologia o nei consultori di quartiere che collaborano con l’unità operativa.