ASL Bari – Il QuoRe della sicurezza: lo Spesal Area Nord a scuola per insegnare il lavoro sano e sicuro

Il QuoRe della sicurezza: lo Spesal Area Nord

a scuola per insegnare il lavoro sano e sicuro

Cinque Istituti superiori coinvolti, quattro di Molfetta e uno di Bitonto, per far crescere la cultura della prevenzione tra le giovani generazioni, sfruttando creatività e innovazione: dalle informazioni consultabili tramite QR Code e pagine web alla speciale blusa che misura e assorbe i raggi solari

Bari, 19 maggio 2025 – Il lavoro sano e sicuro con un tocco d’innovazione: dalle informazioni consultabili tramite QR Code e pagine web, all’uso di stampanti 3D sino alla speciale blusa anti-UV che misura e assorbe i raggi solari, abbattendo il rischio da esposizione.

E’ la formula del progetto “Il QuoRe della Sicurezza”, percorso ideato dallo Spesal area Nord che quest’oggi, nell’Istituto superiore “Monsignor Antonio Bello” di Molfetta, ha vissuto il suo momento conclusivo in cui sono stati illustrati i risultati e condivisi i lavori realizzati da studenti e studentesse. All’evento finale sono intervenuti la direttrice sanitaria della ASL Bari, Rosella Squicciarini, il direttore del dipartimento di Prevenzione, Nicolò Vincenzo De Pasquale, il direttore dello Spesal Area Nord, Giorgio Di Leone, i dirigenti scolastici e i ragazzi dei cinque Istituti superiori coinvolti: “Mons. Antonio Bello”, “G. Ferraris”, “Salvemini” e “Vespucci” di Molfetta e il “Volta-De Gemmis” di Bitonto.

Il progetto “Il QuoRe della Sicurezza”, incentrato sui temi della sicurezza sui luoghi di lavoro, è stato avviato in fase preliminare a novembre 2022 e sviluppato nel periodo 2023 – 2025. In linea col tema della campagna OSHA 2023-2025, “Lavoro sano e sicuro nell’era digitale”, il programma formativo si è sviluppato mirando a sensibilizzare e informare gli studenti su come l’introduzione della digitalizzazione nel mondo globale porterebbe a cambiare il modo di lavorare e le conseguenze che ne potrebbero derivare per la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Protagonisti i ragazzi, affiancati e guidati dagli operatori dello Spesal, che all’interno dei gruppi di lavoro hanno dato libero sfogo alla creatività realizzando diversi prodotti facilmente consultabili sul sito quore.altervista.org (link). Comune denominatore è stato il QR Code, un modo innovativo e contemporaneo per rendere rapidamente disponibili nei luoghi di lavoro informazioni utili per prevenire infortuni sul lavoro (in edilizia o in metalmeccanica) e malattie professionali, a cominciare dalla prevenzione del danno attinico, causato dall’esposizione ai raggi solari, nei lavoratori impegnati all’aperto nei settori della pesca, agricoltura ed edilizia.

Di seguito le attività proposte e realizzate da ciascun Istituto:

IISS “Mons. Antonio Bello” – MOLFETTA

Gli alunni delle classi terza e quarta sez. B dell’IISS “Mons. Antonio Bello”, indirizzo Grafica e Comunicazione, hanno preparato, con tecniche grafiche digitali, una serie di pittogrammi con i protagonisti degli ambienti lavorativi edili.

I pittogrammi hanno dato vita a veri e propri racconti di incidenti sul lavoro. Questi racconti, scritti dai ragazzi, sono stati riassunti in story-board, sono stati poi generati dei QRCode che possano rendere facilmente fruibili i prodotti multimediali realizzati dai ragazzi per una reale sensibilizzazione di giovani e adulti spesso troppo superficiali circa l’approccio alle attività lavorative sui cantieri edili.

ITET “G. Salvemini” – MOLFETTA

Gli studenti sono stati coinvolti in un lavoro di illustrazione delle modalità di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi in edilizia e sui principali DPI utilizzati come strumenti di prevenzione e protezione. Il documento prodotto è stato concepito come integrazione del PIMUS (Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio dei ponteggi) e può essere utilizzato come elemento più agevole da collegare ad un QR Code di pronto utilizzo in un cantiere edile.

Il prodotto finito è quindi un QR Code che apre alla visione animata e alla descrizione parlata delle modalità di montaggio, integrata con video illustrativi di: uso ponteggi, fasi di montaggio e smontaggio ponteggi, rischi connessi e DPI necessari per prevenzione e protezione nel comparto edilizio.

IISS “Amerigo Vespucci” – MOLFETTA

La presenza storica di diverse attività di pesca e marittime nel territorio di Molfetta determina una incidenza maggiore del rischio di esposizione dai raggi UV per tutti gli operatori marittimi, costantemente esposti alla salsedine del mare ed all’esposizione alle radiazioni solari UV. È stata realizzata una blusa (maglia polo), utilizzando tessuti tecnici innovativi, capace di ridurre le radiazioni UV e quindi di diminuire il rischio di esposizione a tali raggi. Tutto il processo di creazione, confezione e testing della maglia è reso visibile selezionando un QR code inquadrato con lo smartphone, che consente di aprire una pagina web dove oltre alle informazioni citate sarà possibile anche informarsi su molti aspetti dell’indumento attraverso una etichetta “elettronica” più chiara e dettagliata delle classiche etichette oggi presenti su qualunque indumento. La possibilità di poter applicare un sensore all’interno della maglia consente di monitorare con opportuno microcontrollore i livelli di attenuazione e/o di assorbimento dei raggi UV, in modo da verificare in tempo reale la capacità schermante della maglia. Per questa linea di attività è stato necessario un contributo di un operatore economico che si è reso disponibile all’acquisto della materia prima per la realizzazione delle bluse.

IISS “Galileo Ferraris” – MOLFETTA

È stata predisposta una piattaforma Web che consenta l’archiviazione della documentazione relativa a laboratori, macchinari, attrezzature, sostanze e luoghi di lavoro pericolosi presenti negli Istituti scolastici coinvolti nel progetto. Nei documenti sono descritte le situazioni di rischio, le metodologie di prevenzione e le modalità di soccorso. I documenti sono inoltre disponibili in modalità QR Code, per far sì che possano essere stampati e posizionati nei laboratori o vicino alle postazioni di pericolo, in modo da poter essere scansionati da chiunque per informarsi sui pericoli esistenti. Inoltre, è stato progettato un sistema di indicazione luminosa delle vie di fuga in caso di emergenza con sensore a sfioro e realizzato un plastico rappresentativo con stampante 3D.

IISS “Volta – De Gemmis” – BITONTO

L’attenzione è stata rivolta agli strumenti di laboratorio con i quali gli studenti interagiscono nel corso dei loro studi, che rappresentano il punto di partenza per approfondirne l’uso e le modalità pratiche, attraverso schede informative ed esplicative sviluppate utilizzando i QR code posti nelle strette vicinanze dell’attrezzatura, ma diventano anche l’occasione attraverso cui creare una rete di intrecci narrativi e ludici. L’attenzione allo strumento e la sua approfondita conoscenza, parte dal presupposto fondante di prevenire situazioni di pericolo. Lo strumento, quindi, diventa punto di partenza per familiarizzare con la tematica del rischio e della prevenzione, in una dimensione più dinamica e vivace.