
Bari, 18 Settembre 2025 – Quattro anni fa lanciavamo un promo della nostra associazione di categoria che salutava il rientro in classe degli studenti di tutta la Puglia prospettandogli quella che nel frattempo – grazie alle politiche regionali sull’audiovisivo e alle professionalità del territorio – era diventata una reale possibilità occupazionale.
Era un promo che raccontava questa nuova prospettiva valorizzando le competenze e i mestieri più tecnici, e spesso sconosciuti, che contribuiscono con il loro sapere specifico alla realizzazione di quello straordinario lavoro collettivo che è alla base di ogni prodotto cinematografico e audiovisivo.
Erano tempi di grande slancio produttivo, in cui il governo regionale investiva su un settore che era diventato un po’ alla volta strategico anche e soprattutto dal punto di vista economico.
La nostra associazione suggeriva all’epoca alla Regione di allargare e diversificare gli strumenti di supporto alle imprese, di promuovere un lavoro di concertazione tra gli assessorati alla Cultura, allo Sviluppo Economico e alla Formazione, di lavorare sullo sviluppo del comparto audiovisivo pugliese valorizzando la sua capacità di produrre contenuti originali, e non solo di attrarre produzioni sul territorio.
Era un periodo di grande slancio complessivo, e la Regione Puglia era considerata un’eccellenza nazionale per visione e progettualità in ambito cinematografico.
Oggi CNA Cinema e Audiovisivo Puglia ha deciso di rilanciare questo promo in occasione del ritorno a scuola dei nostri ragazzi perché a differenza di quel periodo fa il settore audiovisivo vive enormi difficoltà che non possono più essere ignorate.
A distanza di quattro anni la situazione è profondamente cambiata, e a regnare è l’incertezza e la sensazione di una volontà politica meno attenta alle dinamiche del nostro settore. Dal febbraio 2024 non è stato pubblicato alcun nuovo avviso e si preannuncia uno stallo anche per le annualità 2025/2026.
Questo immobilismo sta comportando gravi conseguenze. La Puglia rischia di perdere credibilità agli occhi dei player nazionali e internazionali, compromettendo l’autorevolezza conquistata negli anni. Si perdono al tempo stesso opportunità economiche significative: basti ricordare che ogni euro investito nella filiera dell’audiovisivo genera un ritorno di circa quattro volte sul territorio. A tutto questo si aggiunge la dispersione di un tessuto professionale costruito con fatica, con molti lavoratori costretti a cambiare mestiere o a trasferirsi altrove per poter continuare il proprio percorso.
CNA Cinema e audiovisivo Puglia ribadisce con forza la necessità di pubblicare – prima che le attività amministrative entrino nella fase preelettorale – un nuovo avviso pubblico sulla base del bando già esistente utilizzando le risorse finanziarie già individuate, così da dare finalmente un segnale concreto agli operatori nazionali e internazionali da troppo tempo in attesa ed evitare che siano costretti a guardare altrove. È indispensabile restituire stabilità al settore, garantendo capacità di programmazione, trasparenza ed efficienza nella gestione delle risorse.
Garantiamo come sempre tutto il supporto della nostra associazione di categoria nel riformulare un nuovo bando per il 2026, ma nel frattempo riteniamo urgente procedere all’apertura del nuovo avviso sulla base del vecchio bando per non correre il rischio di un 2026 di ulteriore sofferenza per il settore.
La politica regionale deve lanciare un segnale chiaro non solo agli operatori, ma anche agli studenti che stanno iniziando oggi il loro percorso cinematografico. Giovani che fino a pochi anni fa potevano immaginare di costruire il proprio futuro professionale in Puglia, certi di trovare opportunità sul territorio.
La Puglia non può permettersi di disperdere il capitale umano ed economico accumulato: è tempo di ridare prospettive, continuità e visione.