
BALAFON FESTIVAL
ARTE E CULTURA AFRICANA E DELLA
DIASPORA NERA
XXXIII EDIZIONE
15-18 Novembre 2023
Cinema Esedra
Largo Monsignor Curi, 17
Bari
SCHEDE DEI FILM
SEZIONE FUORI CONCORSO
TOUTE LA NUIT di Fayçal Hammoum (Algeria, 2021)
Sceneggiatura: Fayçal Hammoum
Montaggio: Nina Khada
Fotografia: Hassen Ferhani
Suono: Mohamed Amine Teggar
Interpreti: Djalila Kadi Hanifi, Abdellah Aggoune, Mina Lachter, Brahim Derris, Khierredine Morsli
Durata: 17’
Versione originale: arabo, francese
Produzione: Thala Films
Distribuzione: Thala Films
Sinossi
Mentre cala la notte su Algeri, una donna sulla cinquantina, Louisa, appare all’uscita di una stazione ferroviaria del centro. Cammina affiggendo locandine di un ricercato e si tuffa, spettrale, nelle strade buie della città. Inizia così una lunga notte di vagabondaggio per le vie della capitale.
Regista
Nato ad Algeri nel 1981, Fayçal Hammoum si diploma e subito dopo si trasferisce a Parigi per studiare giurisprudenza (ASSAS Paris 2) e poi cinema al CLCLF, dove ottiene un doppio diploma di aiuto regia e montaggio. Nel 2009 torna in Algeria per unirsi alla società di produzione Thala Films. Da allora produce diversi corti di finzione e due documentari. Nel 2011 e 2012 vince il titolo di “Miglior produttore del mondo arabo” all’Abu Dhabi International Film Festival. Nel 2014 dirige il documentario Vote Off e nel 2019 produce Abou Leila di Amin Sidi-Boumédiène, presentato in anteprima alla Semaine de la Critique di Cannes.
Filmografia
2021 – Toute la Nuit, cm / 2017 – Vote Off, lm doc / 2015 – Prochain Arrêt, cm doc
ALOE VERA di Peter Sedufia (Ghana, 2020)
Sceneggiatura: Peter Sedufia
Fotografia: Richard Kelly Doe Isaac A. Mensah
Montaggio: Afra Marley, Peter Sedufia
Musica: Reynolds Addow
Interpreti: Aaron Datsi, Alexandra Ayirebi-Acquah
Durata: 107’
Produzione: Manaa Abdallah, Anny Araba, Adams
Distribuzione: OldFilm Productions
Sinossi
Due gruppi di persone vivono nello stesso villaggio, le Aloe e le Veras. C’è una dura rivalità tra loro che dura da molto tempo e si riflette su tutti: dagli adulti ai bambini. II villaggio è diviso in due parti ben distinte, ciascuna contrassegnata dal proprio colore. Quando i figli dei capi della città, Aloewin e Veraline, si innamorano devono trovare il modo per riunire le due comunità nonostante l’animosità e gli sforzi delle loro famiglie per tenerli separati. Alla fine diventano la ragione per cui la comunità diventa di nuovo una cosa sola.
Regista
Peter Sedufia, regista e produttore ghanese. Formatosi al NAFTI (Istituto Nazionale di Cinema e Televisione, Accra) con una laurea in regia, ha anche conseguito un diploma ICM in gestione e amministrazione aziendale. È anche uno scrittore creativo per hobby e professione. Ha diretto diversi cortometraggi e lungometraggi che hanno vinto numerosi premi, tra cui al FESPACO (Burkina Faso).
Filmografia
2020 – Aloe Vera, lm / 2018 – Sidechic Gang, lm / 2017 – Keteke, lm / 2016 – Master and 3 Maids, cm /2014 – The Traveller
LUSALA di Mugambi Nthiga (Kenia, 2019)
Sceneggiatura: Wanjeri Gakuru, Silas Miami, Oprah Oyugi
Montaggio: Kevin Wang’ombe
Fotografia: Emma Nzioka
Suono: Florian Beck, Josephine Obudo
Interpreti: Brian Ogola, Stycie Waweru, Alyce Wangari, Mkamzee Mwatela, Alan Oyugi
Durata: 61’
Versione originale: swahili, inglese
Produzione: One Fine Day Films, Ginger Ink Films
Distribuzione: Rushlake Media
Premi: 2020 – Les Rimbaud du Cinéma (Francia): Premio della Giuria (Coup de Coeur du Jury)
Sinossi
Lusala è un giovane che ha vissuto la sua infanzia in un’abitazione abusiva nella zona nord di Nairobi. Da ragazzino viene adottato da una famiglia benestante della città, ma, raggiunta la maturità, gli viene imposto di lasciare la casa e iniziare la propria vita da solo. Positivo e determinato in un primo momento, egli sfrutta al meglio questa opportunità, fino a quando i demoni del suo passato non tornano ed è costretto ad affrontarli da solo.
Regista
Mugambi Nthiga inizia la sua carriera come attore a Nairobi nei primi anni 2000, partecipando a spettacoli teatrali e musical e ottenendo ruoli importanti in fiction televisive network panafricano M-Net. Mugambi partecipa anche a “Because you said so” uno show tv di improvvisazione comica, che ogni due mesi propone spettacoli da tutto esaurito. Dal 2016 Mugambi Nthiga si dedica alla sceneggiatura e alla regia.
Filmografia
2019 – Lusala, lm
NON CONOSCI PAPICHA di Mounia Meddour (Francia/Belgio/Algeria/Qatar, 2019)
Sceneggiatura: Fadette Drouard, Mounia Meddour Gens
Fotografia: Lèo Lefèvre,
Montaggio: Damien Keyeux
Musica: Robin Coudert
Interpreti: Lyna Khoudri, Marwan Zeghbib, Shirine Boutella, Amira Hilda Douaouda
Formato: video
Durata: 105’
Produzione: The Ink Connection, High Sea Production & Tayda Film
Distribuzione: Teodora Film
Premi: 2019 – Cesar per Miglior Opera prima al Festival di Cannes
Sinossi
Opera ambientata ad Algeri nel 1997, un anno di quel periodo storico denominato “Decennio Nero” quando la guerra civile ha fatto più di centocinquantamila morti. La protagonista è una ragazza di vent’anni, studentessa universitaria che sogna di sfondare nel mondo della moda.
Il suo soprannome, “Papicha”, dice tutto del suo carattere, indipendente e leader. Nella situazione politica in balia degli integralisti musulmani le più colpite sono le donne e Papicha con il suo coraggio e la sua determinazione diventa il simbolo di un’indomita e drammatica battaglia per la libertà.
Regista
Mounia Meddour è una regista, sceneggiatrice e produttrice algerina. All’età di diciotto anni si è trasferita in Francia con tutta la famiglia a causa delle minacce di morte ricevute durante la Guerra civile algerina. Ha studiato giornalismo e ottiene un diploma al Cefpf – European Centre Of Training Production Film. A seguire ha preso parte a un programma estivo sulla regia a La Fèmis, a Parigi. Il suo primo cortometraggio, Edwige, è stato mostrato e premiato in diversi festival internazionali. Non conosci Papicha è il suo lungometraggio d’esordio.
Filmografia
2022 – Houria lm / 2019 – Non conosci Papicha lm / 2012 – Edwige, cm
CORTOMETRAGGI IN CONCORSO
THE TOWN di Lindiwe Makgalemele (Sudafrica, 2021)
Sceneggiatura: Lindiwe Makgalemele
Montaggio: Petrus van Staden
Fotografia: Frances Kroon
Interpreti: Teboho Lerato Bahula, Mamarumo Marokane Reginah Makgoga
Durata: 15’
Versione originale: sotho, tswana
Produzione: Brown Flamingo Productions, Shore Scripts
Sinossi
Lesedi passa le sue giornate lanciando pietre contro le auto di passaggio e sperando che accada qualcosa. Inaspettatamente, la portiera di una vettura si rompe e Lesedi teme sia colpa sua.
Regista
Lindiwe Makgalemele è una regista sudafricana, nata in Botswana. È laureata all’Università di Harvard e attualmente sta completando un master all’Università di Oxford. The Town è il suo primo lavoro cinematografico. Lindiwe è interessata alle storie che celebrano i piccoli momenti intimi e spettacolari che compongono la vita delle persone, in particolare quelle delle donne nere e africane.
Filmografia
2021 – The Town, cm
TWIN LAKES HAVEN di Philbert Aimé Mbabazi Sharangabo (Rwanda, 2022)
Sceneggiatura: Philbert Aimé Mbabazi Sharangabo
Montaggio: Philbert Aimé Mbabazi Sharangabo
Fotografia: Louis Udahemuka
Suono: Moise Mutangana, Vincent Niyigaba
Interpreti: Rebecca Mucyo Uwamahoro, Aline Amike, Moise Mutangana
Durata: 23’
Versione originale: kinyaruanda, inglese
Produzione: Imitana Productions
Distribuzione: Sudu Connexion
Premi: 2022 – Festival International du Film de Bruxelles: Grand Prix / FNC Festival du Nouveau Cinéma di Montreal, Canada: Menzione Speciale della Giuria
Sinossi
In una casa isolata tra i due laghi gemelli del nord Rwanda, una misteriosa giovane donna passa qualche giorno con una coppia. Durante il suo breve soggiorno i legami con uno di loro si infittiscono e lentamente li uniranno.
Regista
Philbert Aimé Mbabazi Sharangabo è un regista e produttore ruandese che vive tra il Rwanda e la Svizzera. Nel 2017 si è laureato con lode presso La Haute École d’Art et de Design di Ginevra, nel Dipartimento di Cinema. Il suo precedente cortometraggio I Got My Things And Left ha vinto il Gran Premio all’Oberhausen International Short Film Festival nel 2019 (con qualificazione all’Oscar) ed è stato proiettato in più di 25 festival internazionali. Attualmente Philbert sta preparando il suo primo lungometraggio Spectrum, The End Can Wait, ambientato a Ginevra, la cui sceneggiatura ha fatto parte del Torino Script Lab 2020. Dirige anche Imitana Productions, una società di produzione con sede in Rwanda che produce i suoi lavori e quelli del vibrante panorama di giovani registi di Kigali.
Filmografia
2022 – Twin Lakes Haven, cm / 2018 – I Got My Things And Left, cm / 2017 – The Liberators, cm / 2016 – Versus, cm.
YOUNG MAN RUMBLE di Karima Elba (Belgio, 2022)
Sceneggiatura: George Adindu
Montaggio: Belal Abhar
Fotografia: Sebastiaan Beysen
Suono: Vincent Struelens
Interpreti: George Adindu, Gabrielle Phillipot, Akram Saibari, Damian Mascoi, Nele Hardiman
Durata: 19’
Versione originale: tedesco
Sinossi
La carriera di un pugile si interrompe quando qualcuno di molto importante per lui ritorna nella sua vita dopo una lunga assenza. Attraverso i consigli della famiglia e degli amici egli trova il coraggio di darsi delle risposte.
ZAFFA di Ahmed Samir (Egitto, 2022)
Sceneggiatura: Ahmed Samir
Montaggio: Youhana Nagy
Fotografia: Mahmoud Youssef
Suono: Sameh Nabil
Interpreti: Omar Sruji, Marwa El Sawy, Sameh Hagag, Fadwa Tayeh
Durata: 14’
Versione originale: arabo
Produzione: I Am A Film
Distribuzione: I Am A Film
Premi: 2022 – Zanzibar International Film Festival: Premio “Sembene Ousmane” al Miglior Corto / Utsav International Film Festival – Mumbay, India: Premio Miglior Attore a Omar Sruji
Sinossi
È il giorno del matrimonio di Sherif. Non sembra molto entusiasta e tutti sospettano che nasconda qualcosa. Tuttavia, quando diventa chiaro che la sposa non gli piace, l’evento prende una piega diversa…
Regista
Ahmed Samir è nato ad Alessandria d’Egitto nel 1998. Dopo il diploma conseguito nel 2020 presso la Scuola dei Gesuiti, si è trasferito al Cairo per lavorare nel mondo dell’industria cinematografica come aiuto regista in diversi progetti. Nel 2021 ha scritto e realizzato il suo primo cortometraggio Zaffa – Big Day e attualmente sta lavorando ad un nuovo cortometraggio intitolato Mirah, ambientato a Berlino.
Filmografia
2022 – Zaffa, cm.
LUNGOMETRAGGI IN CONCORSO
BORGA di York-Fabian Raabe (Ghana/Germania, 2021)
Sceneggiatura: Eugene Boateng, York-Fabian Raabe, Toks Körner
Montaggio: Bobby Good, Kaya Inan
Fotografia: Tobias von dem Borne
Interpreti: Eugene Boateng, Christiane Paul, Thelma Buabeng, Ibrahima Sanogo, Prince Kuhlmann, Jerry Kwarteng, Helgi Schmid
Durata: 107′
Versione originale: tedesco, twi, fante, ghanese, inglese
Produzione: Chromosom Film GmbH, East End Film, SWR – Südwestrundfunk, ARTE Deutschland, Deal Real Productions
Premi: 2021 – Bavarian Movie Awards: Miglior Regista Esordiente / Washington DC Black Film Festival: Miglior Film Internazionale / Festival Baden-Wurttemberg: Miglior Lungometraggio / Neisse Film Festival: Premio del Pubblico / Achtung Berlin – New Berlin Film Award: Miglio Regista / Heimat Europa Film Festival: Miglior Film
Sinossi
Borga è un termine che designa un ghanese che ha raggiunto il benessere all’estero. Il film racconta la storia di due fratelli, Kojo e Kofi, che crescono nei pressi di una discarica di rifiuti elettronici ad Accra, capitale del Ghana. Assieme al loro padre, si guadagnano da vivere recuperando i metalli dai rifiuti elettronici provenienti dall’Occidente. Un giorno Kojo incontra un borga che vive in Germania e che cambierà la sua vita per sempre.
Quando dieci anni più tardi si presenta l’opportunità di andare in Germania, Kojo abbandona la famiglia e inizia un’odissea che dura cinque anni attraverso i continenti. Arrivato in Germania però, il suo sogno si infrange. Nessuno lo riceve a braccia aperte. Tuttavia il ritorno in Ghana è fuori questione! Kojo cerca di realizzare ciò che tutti si aspettano da lui: che diventi un Borga.
L’unico raggio di speranza sarà l’incontro con Lina.
Regista
L’interesse di York-Fabian Raabe (nato nel 1979) per le culture straniere risale alla sua prima infanzia quando la madre lo portava con sé nei viaggi all’estero. A 23 anni, dopo aver completato gli studi di economia, si dedica alla passione per il cinema studiando al DFFB (l’Accademia tedesca di Cinema e Televisione), a Berlino. Con i suoi cortometraggi, per lo più ambientati in contesti africani, York-Fabian vince vari premi. Dopo anni di ricerca e sviluppo in Ghana, compreso un documentario di preparazione ai temi del film, nel 2021 esce Borga, il suo primo lungometraggio di fiction.
Filmografia
2021 – Borga, lm / 2013 – Children of Sodom, doc / 2010 – Zwischen Himmel und Erde, cm;
JUWAA di Nganji Mutiri (Belgio, 2021)
Sceneggiatura: Nganji Mutiri
Montaggio: Jerome Guiot, Xavier Vincké
Fotografia: Quentin Devillers
Interpreti: Edson Anibal, Babetida Sadjo, Francisco Yvan Luzemo, Senso Nzuzi, Adl Batista, Claudio Dos Santos, Benjamin Boutboul, Mireille Mbayoko-Yaba
Durata: 85’
Versione originale: francese
Produzione: Dancing Dog Productions
Distribuzione:
Premi: 2022 – Afrika Filmfestival (Leuven, Svizzera): Premio del Pubblico / Festival Internazionale di Cinema (Kinshasa, RDC): Migliore Regia e Miglior Attrice Protagonista / Durban International Film Festival (Durban, Sudafrica): Miglior Attrice non protagonista / Athens Marathon International Film Festival (Atene, Grecia): Miglior Attore non protagonista, Menzione Speciale al Film e al Regista
Sinossi
Amani all’età di 10 anni vive a Kinshasa con i genitori ma in seguito a fatti violenti accaduti nella città, rimane solo. Il padre muore e la madre Riziki, una giornalista politica, è costretta a fuggire in Europa. Dieci anni dopo, il ragazzo si trasferisce a Bruxelles per proseguire gli studi e per ritrovarla. Amani è ossessionato dal passato ed è impossibile per lui cancellare gli anni di assenza della madre, vissuti come un abbandono. Da parte sua Riziki evita di parlarne anche perché ora vive una nuova relazione con Rafael. Amani abbandona gli studi, fugge di casa e nel tormento di non riuscire a ritrovare sé stesso intreccia relazioni pericolose e comincia a perdersi.
Regista
Nganji Mutiri è un artista pluripremiato nato a Bukavu, nella Repubblica Democratica del Congo, e attualmente vive in Belgio. Lavora per il teatro, cinema, poesia e fotografia, sempre alla ricerca di connessioni e prospettive tra il singolare e l’universale. Juwaa è il suo primo lungometraggio come sceneggiatore/regista.
Filmografia
2021 – Juwaa, lm / 2016 – Le Soleil Dans Les Yeux, cm / 2016 – Joy Power, cm / 2014 – Gni Ts Ac, cm / 2012 – Condamné, cm-
THE LAST SHELTER di Ousmane Zoromé Samassékou (Francia/Mali/Sud Africa, 2021)
Sceneggiatura: Ousmane Zoromé Samassékou
Montaggio: Céline Ducreux
Fotografia: Ousmane Zoromé Samassékou, Amath Niane, Mahamad Rajel
Suono: Adama Diarra, Jean-Marc Schick
Durata: 85’
Versione originale: francese, inglese, hausa, susu, waama, moore, bambara, fula
Produzione: Point Du Jour – Les Films Du Balibari, Ds Productions, Steps
Distribuzione: Steps (South Africa)
Premi: 2021 – Encounters South African International Documentary Film Festival: Miglior Lungometraggio Africano
Sinossi
The Last Shelter (Casa dei Migranti) a Gao in Mali è un rifugio situato nell’estremità meridionale del deserto del Sahara. Accoglie sia coloro che si dirigono verso l’Algeria a nord sia coloro che ritornano indietro dopo aver tentato invano di raggiungere l’Europa. Esther e Kady, due adolescenti originarie del Burkina Faso, giunte alla Casa dei Migranti per recuperare le forze e continuare il loro viaggio, fanno amicizia con Natacha, una donna migrante sulla quarantina la cui memoria era venuta meno nel corso degli anni, insieme alle sue speranze di riavere la sua casa. Le tre amiche ritrovano una parvenza di vita familiare, condividendo momenti di gioia, speranza e dolcezza. Loro non abbandonano mai il sogno di un futuro all’estero, neanche quando il loro viaggio si scontra con coloro che sono tornati indietro afflitti dal fallimento e dai traumi. La casa, come un bastione
Regista
Dopo la laurea in economia e commercio, Ousmane Zoromé Samassékou ha continuato gli studi presso il Conservatorio delle Arti Multimediali e dell’Artigianato a Bamako. Successivamente ha conseguito una laurea magistrale in montaggio e produzione di documentari presso la Gaston Berger University a Saint Louis in Senegal. Ousmane è socio della DS Production a Bamako, dove lavora come produttore, regista, direttore della fotografia ed editor. Nel 2015 ha realizzato il suo primo lungometraggio sui lati oscuri dell’istruzione e della formazione nel Mali: “Les héritiers de la colline”, prodotto da Label Vidéo (Francia) e DS Production (Mali), che ha vinto il Grand Prix du Jury nel festival di Agadir e una menzione speciale da parte della giuria agli AMAA Awards.
Filmografia
2021 – The Last Shelter, lm / 2015 – Les Héritiers de la Colline, lm
UNDER THE FIG TREES di Erige Sehiri (Tunisia/Francia/Svizzera/Germania/Qatar, 2022)
Sceneggiatura: Erige Sehiri, Ghalya Lacroix, Peggy Hamann
Montaggio: Ghalya Lacroix, Hafedh Laaridhi, Malek Kamounn
Fotografia: Frida Marzouk
Interpreti: Fide Fdhili, Feten Fdhili, Ameni Fdhili, Samar Sifi, Leila Ouhebi, Hneya Ben Elhedi Sbahi, Gaith Mendassi, Abdelhak Mrabti, Fedi Ben Achour, Firas Amri
Durata: 90’
Versione originale: arabo
Produzione: Henia Production, Maneki Films
Distribuzione: Jour2fête, Trent Film, Atalante
Premi: 2022 – Festival of Tübingen-Stuttgart, Grand Prize; Festival International du Film Francophone de Namur, Bayard d’Or per Miglior Film; Carthage Film Festival, Tanit d’argent.
Sinossi
Alla fine dell’estate, in un frutteto nel Nord-Ovest della Tunisia un gruppo di donne lavora per raccogliere i fichi. Sotto lo sguardo di lavoratori uomini, giovani e anziani, le donne flirtano, si prendono in giro, discutono e litigano. Nel corso di una giornata, il frutteto diventa teatro di emozioni ma anche microcosmo in cui si scatenano le dinamiche di potere, le prevaricazioni del lavoro stagionale e le contraddizioni della società tunisina.
Regista
Erige Sehiri è una regista e produttrice franco-tunisina. Inizialmente è giornalista, poi documentarista: sono gli anni in cui è fondatrice della webzine Inkyfada e diventa membro del ICIJ (International Consortium of Investigative Journalists). Il suo primo documentario lungo Railway Men è premiato a Visions du réel e selezionato all’IDFA 2018. In seguito fonda la sua casa di produzione, con cui nel 2022 produce, scrive e realizza il suo lungometraggio d’esordio Under the Fig Trees, premiato come work in progress a Final Cut in Venice 2021, presentato in prima mondiale alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes 2022 e poi in molti festival internazionali.
Filmografia
2022 – Under the Fig Trees, lm / 2018 – Railway Men, lm / 2012 – My Father’s Facebook, cm.
SEZIONE SCUOLA
ALOE VERA di Peter Sedufia (Ghana, 2020)
Sceneggiatura: Peter Sedufia
Fotografia: Richard Kelly Doe Isaac A. Mensah
Montaggio: Afra Marley, Peter Sedufia
Musica: Reynolds Addow
Interpreti: Aaron Datsi, Alexandra Ayirebi-Acquah
Durata: 107’
Produzione: Manaa Abdallah, Anny Araba, Adams
Distribuzione: OldFilm Productions
Sinossi
Due gruppi di persone vivono nello stesso villaggio, le Aloe e le Veras. C’è una dura rivalità tra loro che dura da molto tempo e si riflette su tutti: dagli adulti ai bambini. II villaggio è diviso in due parti ben distinte, ciascuna contrassegnata dal proprio colore. Quando i figli dei capi della città, Aloewin e Veraline, si innamorano devono trovare il modo per riunire le due comunità nonostante l’animosità e gli sforzi delle loro famiglie per tenerli separati. Alla fine diventano la ragione per cui la comunità diventa di nuovo una cosa sola.
Regista
Peter Sedufia, regista e produttore ghanese. Formatosi al NAFTI (Istituto Nazionale di Cinema e Televisione, Accra) con una laurea in regia, ha anche conseguito un diploma ICM in gestione e amministrazione aziendale. È anche uno scrittore creativo per hobby e professione. Ha diretto diversi cortometraggi e lungometraggi che hanno vinto numerosi premi, tra cui al FESPACO (Burkina Faso).
Filmografia
2020 – Aloe Vera, lm / 2018 – Sidechic Gang, lm / 2017 – Keteke, lm / 2016 – Master and 3 Maids, cm /2014 – The Traveller
NON CONOSCI PAPICHA di Mounia Meddour (Francia/Belgio/Algeria/Qatar, 2019)
Sceneggiatura: Fadette Drouard, Mounia Meddour Gens
Fotografia: Lèo Lefèvre,
Montaggio: Damien Keyeux
Musica: Robin Coudert
Interpreti: Lyna Khoudri, Marwan Zeghbib, Shirine Boutella, Amira Hilda Douaouda
Formato: video
Durata: 105’
Produzione: The Ink Connection, High Sea Production & Tayda Film
Distribuzione: Teodora Film
Premi: 2019 – Cesar per Miglior Opera prima al Festival di Cannes
Sinossi
Opera ambientata ad Algeri nel 1997, un anno di quel periodo storico denominato “Decennio Nero” quando la guerra civile ha fatto più di centocinquantamila morti. La protagonista è una ragazza di vent’anni, studentessa universitaria che sogna di sfondare nel mondo della moda.
Il suo soprannome, “Papicha”, dice tutto del suo carattere, indipendente e leader. Nella situazione politica in balia degli integralisti musulmani le più colpite sono le donne e Papicha con il suo coraggio e la sua determinazione diventa il simbolo di un’indomita e drammatica battaglia per la libertà.
Regista
Mounia Meddour è una regista, sceneggiatrice e produttrice algerina. All’età di diciotto anni si è trasferita in Francia con tutta la famiglia a causa delle minacce di morte ricevute durante la Guerra civile algerina. Ha studiato giornalismo e ottiene un diploma al Cefpf – European Centre Of Training Production Film. A seguire ha preso parte a un programma estivo sulla regia a La Fèmis, a Parigi. Il suo primo cortometraggio, Edwige, è stato mostrato e premiato in diversi festival internazionali. Non conosci Papicha è il suo lungometraggio d’esordio.
Filmografia
2022 – Houria lm / 2019 – Non conosci Papicha lm / 2012 – Edwige, cm









