
Un confronto per approfondire i lavori della Commissione per lo studio e l’approfondimento delle problematiche relative alla colpa professionale medica col presidente, Consigliere Dott. Adelchi d’Ippolito, che ne ha guidato l’azione e che lo scorso anno ha consegnato il documento conclusivo nelle mani del ministro Nordio. Appuntamento il 7 febbraio, con il patrocinio della Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni (SIMLA) che sarà presente col presidente prof. Francesco Introna, a Bari nell’Aula De Benedictis della Scuola di Medicina Università degli Studi di Bari. Il convegno, organizzato e promosso dall’Associazione Appulo Lucana di Medicina Legale e delle Assicurazioni e dalla Scuola di Medicina Università degli Studi di Bari, avrà come titolo “Relazione introduttiva: metodo e merito della riforma” e si svilupperà attraverso il confronto con il Presidente Adelchi d’Ippolito.
“L’impegno della Commissione – evidenzia il magistrato Adelchi d’Ippolito delineando le coordinate del documento conclusivo – è stato rivolto e indirizzato a costruire le condizioni perché i medici possano operare con assoluta serenità lasciando ai cittadini una piena tutela giuridica”. Secondo il presidente d’Ippolito, la denuncia “deve essere un momento di assunzione di responsabilità, non si può usare il processo in modo improprio, va quindi punita la temerarietà della lite”.
L’importante momento di confronto sarà aperto dai saluti istituzionali di Stefano Bronzini, Magnifico Rettore Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Filippo Anelli, presidente FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri e Salvatore D’Aluiso, presidente Ordine degli Avocati di Bari. Moderazione affidata al professori Alessandro Dell’Erba, ordinario Medicina Legale Università di Bari, presidente Scuola di Medicina, e Aldo Di Fazio, direttore Medicina Legale AOR “San Carlo” Potenza e Presidente AALMLA.
“La necessità di una revisione della Legge 24 è ineludibile – sottolinea il professore Dell’Erba -. Troppe sono le criticità anche interpretative che essa ha, nel tempo, prodotto. In questo senso la riflessione dovrebbe vertere non tanto ovvero non solo sull’articolato, quanto anche sulla stessa ratio che è alla base della Legge, contemperando le tutele dei cittadini ma restituendo serenità, anche sotto il profilo civilistico e di svolgimento del contenzioso, ai professionisti sanitari ed alle Aziende. Più in generale l’idea dovrebbe essere quella di una sorta di soft law che lasci maggior spazio interpretativo rispetto alle caratteristiche del caso concreto, superando i modelli teorici di corretto adempimento che hanno dimostrato ampi limiti applicativi“.
“Personalmente vorrei concentrarmi – sottolinea il professore Di Fazio – sulla questione della colpa grave e sull’articolo 13 della Gelli-Bianco che obbliga compagnie e struttura sanitarie a comunicare al personale sanitario coinvolto le eventuali denunce derivate da responsabilità professionale, sappiamo che la commissione ha lavorato a lungo su questi temi, ma ovviamente sono molto interessato anche a quanto emergerà dalle altre suggestioni dei presenti“.
L’iniziativa pugliese si colloca nell’ambito di una serie di incontri che il presidente d’Ippolito sta svolgendo in tutta Italia, a partire dai presidenti degli ordini, per comunicare i risultati della Commissione dopo oltre un anno di lavori che hanno coinvolto alcuni tra i massimi e qualificati esperti della materia a livello nazionale.