Bari – CORSO “MAMME, AMORE E FORNELLI”: CONSEGNA DEGLI ATTESTATI

Si svolgerà giovedì 16 marzo, alle ore 17, nel Redentore di Bari la consegna degli attestati del corso “Mamme, amore e fornelli”, l’iniziativa dedicata al sociale in collaborazione tra pubblico e privato, ideata dalla F. Divella S.p.A in collaborazione con l’Oratorio Redentore di Bari e Mobilturi e patrocinato dal Comune di Bari. Sarà presente l’assessore alle politiche giovanili e istruzione del Comune di Bari Paola Romano. Un corso gratuito dedicato alle donne che hanno deciso di avvicinarsi al mondo della cucina in modo professionale e soprattutto imprenditoriale. 100 le signore baresi che si sono iscritte immergendosi in un percorso durato 5 mesi (20 ore di teoria e 40 di pratica) durante il quale hanno acquisito competenze tecniche a partire dall’abc della cucina fino ad arrivare all’arte della panificazione e alla lavorazione del cioccolato. A consegnare gli attestati, il Corporate Chef della F. Divella S.p.A Donato Carra che ha trasmesso alle donne piccoli e grandi segreti per diventare lady chef. Non sono mancate anche le lezioni speciali. Come ad esempio quella del 3 novembre scorso dedicata ad un focus sulla IAD, impresa alimentare domestica e un approfondimento sulla lavorazione del cioccolato, il 22 novembre scorso, con la presenza del maître chocolatier e docente dell’istituto alberghiero “Tommaso Fiore” di Grumo Appula: Giuseppe Galena. Un corso impegnativo e al tempo stesso innovativo che ha entusiasmato le donne che, a partire da subito potranno concretamente lanciarsi nel mondo del lavoro utilizzando i fornelli di casa che si trasformeranno in una vera e propria attività imprenditoriale. “E’ stata una bellissima esperienza – spiega il Corporate Chef della Divella Donato Carra – perché si è creata una grande squadra di lavoro. In quattro mesi abbiamo condiviso storie, progetti futuri, ambizioni. La consegna degli attestati rappresenta un passaggio dalla teoria alla pratica, ovvero a ciò che concretamente queste donne potranno realizzare. Mi auguro che ciascuna di loro possa, attraverso la cucina, dare vita ai propri sogni e desideri. Ora sono nelle condizioni di farlo”.