
Torna nel capoluogo pugliese il Bari International Gender festival (BIG), festival multidisciplinare e transfemminista che dal 31 ottobre al 5 dicembre, porterà grandi nomi internazionali e nazionali nel campo delle arti performative, della danza e del teatro, ma soprattutto creerà momenti importanti di incontro e confronto tra le realtà locali e la scena internazionale da cui scaturiscono riflessioni sulla contemporaneità, sulle relazioni sociali e sul rapporto dell’essere umano con l’ambiente circostante. Muovendosi in questo senso, il BIG continua ad ampliare il proprio nucleo concettuale ed estende la rilevanza dei temi sulle diversità oltre l’umano, sorpassando la prospettiva privilegiata prevalentemente occidentale, suprematista e bianca, e abbracciando l’urgenza di decolonizzare la storia, le geografie e i saperi per rivolgersi all’intera bio-diversità (umana/ animale/ ambientale) con un orizzonte ecologico, intersezionale, anti-coloniale e anti-specista.
In questo scenario, l’XI edizione del BIG si apre con una domanda che è insieme politica e poetica: qual è il senso di un festival come BIG mentre a Gaza si consuma un genocidio? Qual è il senso dell’arte, della cultura e degli immaginari se non sono militanti, attenti alla realtà, capaci di prendere posizione? Il BIG nasce quest’anno dal Chaos: da un presente attraversato da contraddizioni, da una quotidianità sospesa tra cinismo e schizofrenia, fra scollamento e partecipazione, fra saturazione e desiderio di ascolto. In un mondo dove il dolore rischia di diventare merce, il festival sceglie il caos come spazio di resistenza, una scommessa collettiva per reagire alla sfiducia e alla rassegnazione.
Il disordine, per il BIG, è smarrimento ma anche speranza. È il tentativo di sovvertire l’ordine imposto, di riattivare il pensiero critico e la sensibilità politica attraverso i linguaggi dell’arte. Ogni performance diventa una protesta, ogni gesto un atto di disobbedienza estetica e civile.
“Dopo l’illusione post-covid di un possibile ritrovato umanesimo – spiegano i direttori artistici –, la ripresa in direzione turbo capitalista, la corsa al riarmo, le guerre in atto e il genocidio del popolo palestinese, ci hanno gettato nel caos. Rappresentanze politiche inadeguate, il peggioramento del tenore di vita, l’impoverimento del dibattito pubblico e del pensiero critico sempre più soggetto a censure nelle democrazie occidentali, lo stravolgimento del sistema culturale che cancella l’impegno svolto per l’integrazione, l’ecologia, l’emersione del lavoro nero e per l’uguaglianza; hanno reso la nostra agilità di movimento e il nostro ruolo di operatori culturali, più difficile e precari che mai. Nonostante questo crediamo che il caos porti con sé l’imprevisto, la germinazione di nuove forme di organizzazione, un potere generativo dirompente di cui ancora non conosciamo la portata. Ed è su questa fiducia, con tutte le nostre scoperte fragilità, che facciamo ancora resistenza”.
L’approccio del BIG (CHAOS) sarà sempre all’insegna della trasversalità dei linguaggi e della ricerca di comunicazione tra le differenti comunità, un cross road in cui esplorarsi e scoprirsi attraverso una pluralità di storie e identità, creando così una comunità aperta alla sperimentazione e al dialogo con cui ridefinire ciò che è contemporaneo. L’elemento principale da cui si diramano le riflessioni di artisti e performer che animano il BIG, è il corpo: segno che muta sotto gli stimoli della contemporaneità, uno spazio trasformativo individuale e collettivo, azione politica e poetica.

Anche quest’anno il BIG, promosso e organizzato dalla Cooperativa sociale AL.I.C.E., presenta un ricco programma di appuntamenti dedicati alla danza, al teatro, alle arti visive, alla musica e alla performance come l’ipnotico e viscerale spettacolo che aprirà l’edizione del festival: il 31 ottobre alle ore 21.00 il Teatro Kismet accoglierà, con il patrocinio dell’Ambasciata di Cipro in Italia, l’anteprima italiana del nuovo lavoro di Alexis Vassiliou dal titolo THIRAMA, una performance primordiale, un rito corporeo e acustico che indaga le origini del linguaggio, delle emozioni e dell’esperienza umana: un gruppo di giovani performer sta in piedi nudo, inerme di fronte al pubblico, lo fissa e respira. Il respiro si fa più intenso, diventa un verso, un suono, deforma i volti, accenna un ritmo, ripiega la postura, affanna il corpo e lo trasforma. Un istinto fisiologico fondamentale alla base dell’esistenza, portato all’estremo, muta le condizioni, le forme, le relazioni e si apre ad una pluralità di significati, alle associazioni, alle metafore, ai simboli e alle contrapposizioni. In questo nuovo lavoro,Alexis Vassiliou(coreografo, musicista e vicedirettore del Teatro Rialto di Madrid) prosegue la ricerca iniziata nel 2020 con la realizzazione del cortometraggio intitolato ΕGAΤΑ e con la performance SAKRA nel 2022, tentando ancora una volta di ricostruire un rituale poetico, ritmico, acustico e corporeo sulle origini del linguaggio, delle emozioni e dell’esperienza umana.
A seguire, nel Foyer del Teatro Kismet, Samanta Togni (Resident dj di Gegena Berlino) infiammerà la prima serata del BIG con i suoi set energetici, viaggiando sui generi techno e hard dance, con uno stile groovy, veloce, duro ed edificante. La Producer di origini italiane ha raggiunto le vette della musica elettronica internazionale con set nei super-club, da Tokyo a Los Angeles, fino a fondare Flesh, il primo festival LGBTQ+ di musica elettronica e campeggio nel Regno Unito, ma soprattutto Boudica progettoche punta a rivoluzionare la scena musicale elettronica e a renderla più inclusiva e accessibile alle donne, alle persone trans+ e non binarie attraverso un’etichetta discografica, un programma radiofonico, conferenze musicali, eventi in Europa e workshop. Infatti, prima dell’apertura del programma performativo del BIG, Samanta Togni condurrà alle 17.00, presso Spazio 13, un workshop gratuito rivolto a donne, persone non binarie e trans che vogliono immergersi nell’arte del DJing.
Start From Scratch è un’iniziativa di AlphaTheta Corporation che, attraverso il marchio Pioneer DJ, offre alle comunità sottorappresentate accesso gratuito all’industria del DJing.

Dopo la grande apertura, dal4 novembre al 5 dicembre, nei luoghi più importanti per la vita culturale e artistica della città di Bari, scelti traspazi espositivi, indipendenti, teatri saranno presentati più di venti appuntamenti con ospiti nazionali e internazionali tra i più importanti nel panorama dell’arte e della performance contemporanea tra cui Romeo Castellucci, regista, artista visivo e autore teatrale tra i più influenti e radicali innovatori della scena teatrale contemporanea, il collettivo di artisti con base ad Amsterdam Trevoga,il gruppo di ricerca artistica Operabianco fondato e diretto da Marta Bichisao, danzatrice e coreografa e dal regista e artista visivo Vincenzo Schino; il danzatore, musicista e modello originario del Congo YAV. Tra questi professionisti, anche i nomi della giovane ricerca performativa italiana: Claudio Larena, artista, artigiano e performer che spazia tra i linguaggi dell’installazione, della danza e della performance, Michael Incarbone artista multidisciplinare, danzatore, performer e autore, il Collettivo EFFE che esplorare l’interazione tra tecnologie e linguaggi performativi, Claudia Caldarano coreografa, regista, autrice, danzatrice, attrice, performer, il musicista e sound artist Edoardo Maria Bellucci conosciuto con il nome d’arte EDD e il DJ, sound designer Gabriele Corti aka MA\E, la coreografa, danzatrice e psicologa Marta Bellu.
Il programma completo della manifestazione è disponibile su www.bigff.it
I biglietti degli spettacoli sono in vendita su DICE (dice.fm).

