
A Bari incontro su vigilanza, legislazione e responsabilità
L’uso improprio di psicofarmaci e antidolorifici con metodi fraudolenti è un fenomeno in continua crescita, soprattutto tra i giovani. Falsificazione di ricette, furti di ricettari e tentativi di approvvigionamento illecito alimentano un mercato sommerso di oppioidi, anabolizzanti e sostanze ad alto rischio. Il giro di vite delle autorità sui canali di vendita online, e i brillanti risultati ottenuti dalle forze dell’ordine per arginare l’approvvigionamento illegale di farmaci sul web, stanno determinando un’ondata di tentativi di ottenere medicinali direttamente nelle farmacie, con ricette false rilasciate a nome di medici ignari o insistenti. Il fenomeno mette i farmacisti di fronte a un’escalation di richieste sospette, documenti alterati, comportamenti legati a dipendenze e a situazioni di crescente disagio sociale. Questi i temi al centro del convegno promosso dall’Ordine dei Farmacisti di Bari e Bat, tenutosi questa mattina a Bari su “Farmaci d’abuso, uso improprio e falsificazione delle prescrizioni. Psicofarmaci, antidolorifici e oppioidi – Vigilanza, legislazione e responsabilità”. Il confronto ha messo in evidenza, tra l’altro, la tendenza diffusa tra i giovani a sottrarre farmaci in ambito familiare per un uso improprio, spesso combinandoli con alcol per ottenere effetti euforici. Parallelamente, la criminalità ha fiutato un business milionario e adotta strategie sempre più sofisticate per aggirare le rigorose norme che disciplinano la prescrizione e la dispensazione, impegnando il legislatore, le forze dell’ordine e i professionisti sanitari nella ricerca di misure per porre argine all’uso di strumenti tecnologici da parte della malavita.
In questo scenario, la risposta dei farmacisti non si è fatta attendere, grazie alla rafforzata collaborazione con le istituzioni e, in particolare, con i Carabinieri del NAS. Una sinergia indispensabile per smantellare reti criminali capaci di provocare gravi danni alla salute, in particolare delle nuove generazioni, le più esposte, tra l’altro, alle suggestioni del doping e di sostanze euforizzanti.
Nel corso dei lavori è stato, inoltre, elaborato un decalogo che, nei prossimi giorni, sarà diffuso a tutti i farmacisti per fornire strumenti concreti nel contrastare l’abuso e l’uso improprio di farmaci, oltre a garantire la sicurezza degli operatori nelle situazioni più delicate.
Ai lavori di questa mattina hanno preso parte, l’onorevole Marcello Gemmato, sottosegretario di Stato alla Salute, il generale Raffaele Covetti, comandante dei Carabinieri per la Tutela della Salute, la prof.ssa Anna Maria De Luca, ordinario di Farmacologia, il col Maruska Strappatelli comandante dei Carabinieri per la Tutela della Salute presso l’Agenzia Italiana del Farmaco, il Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Bari e Bat, sen. Luigi D’Ambrosio Lettieri, il Presidente di Federfarma Puglia dott. Vito Novielli, il Gen. B. Gianluca Trombetti, Comandante Provinciale Carabinieri Bari, il col. Massimiliano Galasso, Comandante Provinciale Carabinieri BAT e il dott. Michele Dalfino Spinelli, presidente della Fondazione Ruggieri.
“Farmacisti e farmacie – ha dichiarato l’on. Marcello Gemmato – rappresentano un presidio fondamentale per prevenire e contrastare l’utilizzo improprio di alcuni medicinali, scongiurando il rischio che vengano utilizzati per finalità non terapeutiche con conseguenti fenomeni di dipendenza. Le farmacie possono e devono essere un punto di riferimento sicuro ed è fondamentale la loro stretta collaborazione con le autorità di vigilanza e, in particolare con i Carabinieri del NAS, che svolgono una funzione essenziale sia nel controllo, sia nell’attività investigativa”.
“In Italia il fenomeno dell’approvvigionamento fraudolento di medicinali – ha commentato il sen Luigi D’Ambrosio Lettieri– desta un vero e proprio allarme sociale, soprattutto per quanto riguarda i farmaci ad azione stupefacente o psicotropa. La sua diffusione a livello nazionale è probabilmente anche l’effetto dell’efficace azione di contrasto svolta dalle forze di polizia giudiziaria con l’oscuramento di moltissimi siti che vendono medicinali online, in modo illegittimo. Ci troviamo, talvolta, di fronte a prescrizioni mediche formalmente regolari ma rilasciate a nome di medici inesistenti o ignari attraverso le quali, organizzazioni criminali attive sul territorio nazionale, si procurano o tentano di procurarsi farmaci complessi, destinati non certo a scopi terapeutici. L’obiettivo di questo incontro è sensibilizzare la comunità professionale. Il farmacista non è un investigatore, ma ha sviluppato una particolare capacità di riconoscere situazioni sospette e può dare un supporto determinante alle forze dell’ordine, in particolare ai Carabinieri del NAS, che svolgono da sempre un’efficace e costante azione di vigilanza su tutto il territorio nazionale”.