Bari – Firmato il protocollo di intesa tra Regione Puglia e Regione Ecclesiastica Puglia della CEI

È stato firmato questa mattina dall’assessora al Welfare della Regione Puglia Rosa Barone e da monsignor Leonardo D’Ascenzo, in qualità di vescovo delegato per la Pastorale Giovanile della Conferenza Episcopale Pugliese, il protocollo di intesa tra Regione Puglia e Regione Ecclesiastica Puglia della CEI. La firma è avvenuta alla presenza della direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia Valentina Romano e di Don Davide Abascià, responsabile del progetto.

Il protocollo, per cui sono stati stanziati 375.000 euro, è finalizzato ad incentivare l’attuazione di iniziative innovative e sperimentali da parte degli oratori e a sostenere attività socio-educative e di animazione sociale che contribuiscano al contrasto del fenomeno del bullismo, della devianza minorile, di fenomeni di discriminazione e di marginalità sociale dei minori.

“Abbiamo voluto rinnovare – dichiara l’assessora Rosa Barone – il protocollo con Regione Ecclesiastica Puglia della CEI, puntando, di intesa, sulla diffusione di attività culturali finalizzate a diventare veicolo educativo di integrazione e interazione, oltre che stimolo per lo sviluppo delle capacità artistiche di ragazze e ragazzi che frequentano gli oratori. Crediamo fortemente che iniziative come questa possano favorire la promozione, il sostegno e il supporto alle famiglie, ai giovani, alle persone con disabilità, nell’ottica di una armonica e totale inclusione sociale”.

“Come Regione Ecclesiastica Puglia, insieme con la Regione Puglia – afferma monsignor Leonardo D’Ascenzo – condividiamo un obiettivo e un servizio molto importante a beneficio dei ragazzi. Mi preme sottolineare come queste due istituzioni si propongano insieme. Quando questo accade, quando più soggetti impegnati nell’ambito educativo lavorano insieme il risultato delle attività e dell’impegno non è solo la somma di quello che ciascuno avrebbe potuto fare nel proprio ambito ma è un risultato che viene amplificato. Ciò è vero a maggior ragione nell’ambito educativo, nel quale la collaborazione di più soggetti è già, di per sé, una vittoria e una testimonianza a favore dei più giovani”.