Bari – Immaginare, disegnare, realizzare, archiviare. Gli archivi di architettura – Tavola rotonda organizzata dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Puglia

Sabato 27 settembre presso la sala conferenze della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Puglia (strada Sagges, 3 – Bari), per celebrare le Giornate Europee del Patrimonio 2025, si terrà la tavola rotonda dal titolo Immaginare, disegnare, realizzare, archiviare. Gli archivi di architettura, dedicata agli archivi di architettura come testimoni e narratori dell’identità culturale, della creatività e dell’innovazione. L’obiettivo è quello di sottolineare il valore culturale, educativo e progettuale degli archivi di architettura, attraverso le voci di Dino Borri (professore emerito di Ingegneria Civile presso il Politecnico di Bari e associato di ricerca presso il Laboratorio di Ontologia Applicata di Trento del Consiglio Nazionale delle Ricerche), Francesco Maggiore (ingegnere, dottore di ricerca presso l’Università degli Studi della Basilicata, dove insegna Storia del Paesaggio e Storia dell’Architettura e dell’Arte contemporanea, docente a contratto presso l’Università di San Marino e presso l’Istituto del Design di Matera, presidente della Fondazione Gianfranco Dioguardi), Caterina Alma Iudice (storica dell’arte e dottoranda presso il Politecnico di Bari, nel corso Progetto per il Patrimonio: Conoscenza, Tradizione e Innovazione, curriculum Gli archivi degli architetti del Novecento in Puglia e la digitalizzazione della documentazione) e Elisabetta Reale (attualmente Ispettore archivistico onorario della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio, ha prestato per oltre 40 anni servizio nell’attuale Ministero della Cultura come documentalista, poi funzionario Archivista di Stato, infine dirigente di livello non generale). 

L’ingresso è libero su prenotazione al seguente link: http://bit.ly/4gtRIfA 

A partire da esperienze maturate in Puglia, si offrirà uno spazio di confronto tra studiosi, istituzioni e professionisti sugli archivi di architettura, evidenziandone l’importanza della gestione, valorizzazione e promozione. 

Gli archivi degli architetti, infatti, costituiscono un particolare punto di accesso alla storia dell’architettura, del paesaggio, delle città e delle infrastrutture, e permettono di osservare trasformazioni e vicende del passato, con informazioni di prima mano, per ripensare e riprogettare il futuro. L’architettura, infatti, va oltre la funzione degli spazi: è memoria, identità, racconto collettivo; riflette istanze civiche, sociali e religiose.  

L’incontro propone un approfondimento sull’esperienza del portale Archivi degli architetti, il progetto incentrato sugli archivi di architettura, promosso dalla Direzione generale Archivi alla fine degli anni 90, nato per garantirne la conservazione, la conoscenza e la fruizione, ricostruire l’attività dei progettisti, loro opere e, quindi, le vicende relative alla trasformazione del territorio e del costruito, e avere un corretto riferimento per gli interventi di restauro. 

In questo ambito le Soprintendenze, tra i loro compiti, oltre a censire e individuare gli archivi di architetti, hanno attivato una serie di misure per la loro tutela e valorizzazione: dichiarazione di interesse storico (che conferisce agli archivi privati lo status di bene culturale), interventi di riordino ed inventariazione (indispensabili per rendere fruibili i complessi archivistici), progetti di digitalizzazione (per consentire una migliore conservazione degli originali ed una più ampia fruizione delle immagini, inserendole in banche dati consultabili anche in rete) e restauro; infine individuazione di idonee sedi di conservazione, favorendo in molti casi l’acquisizione da parte di Archivi di Stato.  

Contestualmente si presenteranno le iniziative promosse dagli Archivi di Stato pugliesi che, insieme a questo Istituto hanno dato vita, per l’occasione, ad una rete sperimentale di condivisione delle proprie proposte intitolata Oltre la pietra: l’architettura documentata in Puglia

L’incontro si inserisce all’interno del fitto programma di iniziative organizzate in occasione delle GEP – Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), che quest’anno in Italia si terranno sabato 27 e domenica 28 settembre con tema Architetture: l’arte di costruire, con il coordinamento del Ministero della Cultura. 

Nelle due giornate, tutti i luoghi della cultura pubblici e privati, gli enti, le istituzioni e le associazioni culturali del territorio nazionale organizzeranno incontri, aperture straordinarie ed eventi volti a far conoscere e a promuovere il patrimonio culturale.  

Il tema è un invito a esplorare il ricco e variegato paesaggio architettonico che ci circonda: il plurale “Architetture” richiama la molteplicità di tipologie e funzioni del patrimonio costruito, dai monumenti celebri delle città d’arte agli edifici meno noti delle aree rurali e industriali; “l’arte di costruire” invita a riscoprire la varietà di stili, materiali e saperi che hanno modellato l’ambiente costruito europeo, guardando al presente: alle soluzioni innovative legate alla sostenibilità e all’accessibilità fisica, sensoriale e cognitiva.   

Le Giornate europee del patrimonio 2025 offrono così l’occasione per riscoprire l’architettura come espressione viva della storia, della cultura e delle aspirazioni delle comunità, italiane ed europee.  

Intervengono 

Dino Borri, L’archivio degli architetti: valori ed esperienze in Puglia 

Il focus è sulle architetture e i progettisti in Puglia per il secolo XX, con piccoli sconfinamenti nella storia passata vicina (sec. XIX) e piccolissimi nella storia contemporanea ancora tutta da farsi (sec. XXI), sulle istituzioni deliberative, educative, sugli insediamenti umani in un territorio vasto e diversificato, sulle culture, i progetti e gli spiriti di comunità. 

Partendo dagli archivi dei progetti di architettura e conseguentemente delle vite professionali di ingegneri e architetti che hanno operato nella città di Bari, si toccano altri esempi sparsi nella nostra regione, tra cui il lungomare di Taranto, il “polo della chimica” di Brindisi, la casa Starace progettata da Marcello Piacentini a Campi Salentina (LE), il progetto di restauro della cattedrale e della chiesa Teutonica di Barletta, il grande insediamento turistico Eni a Pugnochiuso di Vieste (FG). 

Francesco Maggiore, Il senso di un archivio di architettura: l’esempio del Fondo dell’architetto Saverio Dioguardi  

L’archivio dell’architetto Saverio Dioguardi, conservato presso la Fondazione Gianfranco Dioguardi, costituisce un fondo documentario di rilevante interesse storico-scientifico. Comprende disegni autografi, riproduzioni cianografiche, documenti e materiale fotografico, rappresentando una fonte primaria per lo studio dell’evoluzione architettonica e urbana di Bari e del contesto nazionale tra il 1910 e il 1960. In un territorio caratterizzato da frequenti demolizioni e cancellazioni della memoria storica, l’archivio si configura come presidio conoscitivo e laboratorio di ricerca, e offre strumenti indispensabili per approfondire le relazioni tra linguaggi architettonici, contesto politico-sociale e trasformazioni urbane.  

Caterina Alma Iudice, La memoria del progetto. L’Archivio dell’architetto Biagio Accolti Gil, Conversano (BA) 

La ricerca dottorale si inserisce nell’ambito del progetto di collaborazione scientifica tra il Politecnico di Bari e la Fondazione Biagio Accolti Gil (1930–1981), e si concentra sull’omonimo archivio di architettura conservato a Conversano (BA). L’intervento si propone di restituire un quadro della storia archivistica e delle peculiarità del fondo, prendendo in considerazione non solo le presenze documentarie, ma anche le lacune e i vuoti emersi nel corso delle ricerche. Si affronta il tema della difficile fruibilità della documentazione, attualmente priva di un ordinamento fondato su corretti criteri archivistici e sprovvista di strumenti di corredo. Il fondo è inoltre in attesa di un processo di digitalizzazione, indispensabile per garantirne la valorizzazione e l’accessibilità. 

Elisabetta Reale, Archivi di architettura: un patrimonio da tutelare e valorizzare. L’esperienza del progetto nazionale 

Un quadro complessivo delle attività realizzate dalla fine degli anni ’90 da parte dall’amministrazione archivistica del Ministero della Cultura per la tutela e valorizzazione degli archivi di architettura, che illustra in particolare la genesi e lo sviluppo del progetto nazionale promosso dalla Direzione generale Archivi.  

Vengono delineate le varie azioni previste: dai censimenti attivati sul territorio, agli interventi curati per i fondi individuati, ai sistemi informativi dedicati, in cui sono confluiti gli esiti del progetto: il percorso tematico del Sistema informativo unificato delle Soprintendenze archivistiche – SIUSA e il Portale degli archivi degli architetti del Sistema archivistico nazionale – SAN. 

I risultati raggiunti devono essere rivisti nell’attuale scenario dei nuovi sistemi informativi archivistici, in particolare quelli relativi alle opere architettoniche, in una prospettiva di visione sempre più completa e integrata del patrimonio culturale.