
Su iniziativa della commissione consiliare Cultura, Politiche educative e giovanili, Scuola e Università, presieduta da Francesca Bottalico, questa mattina il sindaco di Bari Vito Leccese e la commissione Cultura hanno consegnato un riconoscimento a Stefano Bronzini e Francesco Cupertino, rettori uscenti di Uniba e Poliba, per ringraziarli, a nome della città, dell’impegno profuso alla guida della comunità universitaria nel corso del mandato appena concluso.
“Questo riconoscimento è un segno di riconoscenza e gratitudine verso due personalità che hanno guidato con passione, visione e competenza le nostre istituzioni universitarie – ha detto Vito Leccese -. Sia l’Università degli Studi Aldo Moro sia il Politecnico di Bari continuano a rappresentare motori fondamentali di crescita culturale, scientifica e civile per il nostro territorio, e in questi anni hanno rafforzato il legame con la comunità cittadina contribuendo a renderla più dinamica, aperta e attrattiva. Personalmente li ringrazio perché, con il loro impegno, hanno saputo interpretare il ruolo dell’università come spazio di conoscenza, dialogo e innovazione al servizio del bene comune”.
“Ringraziamo i due rettori per il percorso condiviso e per gli anni di intenso impegno e di proficuo lavoro che hanno portato risultati importanti in termini di sinergia istituzionale e di crescita della città – ha dichiarato Francesca Bottalico -. In questi anni sono nate iniziative che hanno lasciato un segno concreto nella vita della comunità accademica e cittadina: l’apertura degli sportelli antiviolenza e contro le discriminazioni, tra i primi in Italia, i corridoi universitari per giovani palestinesi e migranti, l’accoglienza delle università a eventi culturali e sociali che le hanno rese luoghi vivi, spazi di incontro e condivisione. Le università restano un presidio fondamentale di democrazia, cultura e partecipazione civica. Ai due rettori va il nostro augurio di continuare a contribuire con il loro impegno alla crescita della comunità”.
“Mi riempie di gioia ricevere questo riconoscimento – ha detto Stefano Bronzini -. In questi anni c’è stata una collaborazione virtuosa con il Comune e con le altre istituzioni, una collaborazione che spero possa continuare anche in futuro. L’università ci ha fatto maturare nel rapporto con la città, rafforzando la consapevolezza che la conoscenza è un bene comune. La visione della città della conoscenza è l’unico futuro possibile: una città che si fonda sul pensiero critico, sulla collaborazione e sulla responsabilità collettiva di generare e condividere sapere. In questi sei anni ho avuto il privilegio di essere in un luogo in cui si elaborano soluzioni e si costruisce futuro. La bellezza dell’essere rettore sta nel sentirsi parte e bandiera di una grande comunità, vorrei che questa targa fosse dedicata all’intera comunità universitaria: docenti, studenti e personale tecnico-amministrativo. Da domani tornerò a fare lezione ai miei studenti, sono loro il vero fulcro dell’università e del futuro”.
“È una grandissima soddisfazione ricevere questo riconoscimento – ha detto Francesco Cupertino – ed è anche il segno di un lavoro svolto in questi sei anni non solo per il Politecnico ma per l’intera città di Bari che, sempre di più, sta diventando una vera città universitaria. La città nelle sue università trova interlocutori capaci di accompagnarla nei processi di trasformazione, di aiutarla a capire dove si vuole andare nel prossimo futuro. Le università sono quei luoghi che aiutano chi governa le pubbliche amministrazioni a mantenere lo sguardo lungo: è ciò che in questi anni abbiamo cercato di fare, favorendo il dialogo tra i diversi attori che costruiscono il futuro delle nostre città. Gli studenti restano la nostra prima missione, se vogliamo guardare con fiducia al futuro, dobbiamo chiederci come rendere l’università sempre più attrattiva per i giovani tra i 18 e i 25 anni, proprio nel momento in cui progettano il loro domani. Spero che questo sia per me un nuovo inizio, per continuare a contribuire ancora alla crescita della nostra terra”.