Bari – POLIBA, CAMPAGNA IMMATRICOLAZIONI “ANTROPOCHIP” PODCAST CON TECH INFLUENCER PER UMANIZZARE LE STEM E UN NUOVO CORSO TRIENNALE CHE GUARDA ALL’EUROPA

Dopo il record di immatricolazioni per il 24/25 al via podcast con Fjona Cakalli, Pezzi, Vittori, Fartade e altri volti dell’innovazione

Bari – Le nuove immatricolazioni per il prossimo anno accademico al Politecnico di Bari si aprono all’insegna di un messaggio forte e visionario: la tecnologia, da sola, non basta. Serve riconnettere l’innovazione con l’umano. È questo il cuore di “Antropochip”, la nuova campagna di immatricolazioni 2025/26 a mezzo podcast, presentata oggi nell’Aula Magna del PoliBa, alla presenza del Rettore Francesco Cupertino e di ospiti d’eccezione come Fjona Cakalli, Andrea Pezzi, Adrian Fartade, Roberto Vittori, Giovanni Pizzigoni e molti altri. Influencer che “cubano”, insieme, circa 10 milioni di follower sui social.

Con 3.340 nuove immatricolazioni, l’anno accademico 2024/25 di PoliBa ha segnato un record assoluto nella storia del Politecnico: dopo il +9% già registrato nei corsi di laurea triennale, Poliba ha ottenuto un ulteriore +15% nei corsi di laurea magistrale. Il Rapporto Almalaurea 2025 ha inoltre designato il Politecnico di Bari il secondo miglior ateneo statale italiano, con il 91% dei laureati magistrali e l’80,5% dei laureati triennali che trova lavoro entro un anno dalla laurea; di cui il 73% lo trova al Sud. L’obiettivo di PoliBa è migliorare ancora questi risultati.

Da qui parte una campagna di immatricolazioni che non si limita a orientare, ma invita le nuove generazioni a interrogarsi su un principio fondamentale: “Che impatto vuoi avere sul mondo?”. Dopo aver superato ansie, paure e stereotipi nella campagna 2023/24 Il Politecnico che ci piace con Vincenzo Schettini, e celebrato il dubbio e il pensiero analitico nella campagna 2024/25 Cogito Ergo STEM con Rick DuFer e Ingegneria Italia, il Poliba arriva oggi a una nuova consapevolezza: la tecnologia, da sola, non basta. In un’epoca in cui la corsa tecnologica sembra travolgere l’essere umano, il Politecnico rilancia un’idea di formazione come spazio di connessione tra STEM, creatività e responsabilità etica.

«Abbiamo bisogno di competenze nuove – commenta il rettore Cupertino – ma anche di visioni nuove. Come Politecnico, sentiamo la responsabilità e l’urgenza di riavvicinare le materie scientifiche con quelle umanistiche, perché il progresso tecnologico sia a misura d’uomo. Di fronte alle grandi sfide del nostro tempo, abbiamo il dovere di formare ingegneri, architetti e designer eccellenti sul piano professionale, ma soprattutto motivati a migliorare, con il loro lavoro, la vita delle persone e della società. C’è tanto da fare nei prossimi anni, ma siamo sulla strada giusta e i dati di Almalaurea lo confermano».

Il podcast. Al centro della campagna 2025/26 c’è un podcast in cinque puntate, che esplora il lato umano dell’innovazione. Il titolo, “Antropochip”, fonde il termine greco “ánthrōpos” con “chip”, evocando l’incontro tra umanità e tecnologia. A condurlo, la tech creator Fjona Cakalli, affiancata dal Rettore Cupertino e da ospiti come Andrea Pezzi, Pasquale D’Anna, Carmen Panepinto Zayati, Adrian Fartade, Roberto Vittori, Riccardo “Breccia” Cambò, Daniele Corsaro, GioPizzi e Enkk.

Ogni puntata si apre con una domanda provocatoria – da “Chi progetta chi?” a “Houston, abbiamo un’anima” – e alterna momenti narrativi, divulgativi e ironici. Tra i format interni, “Polibytes”, che diffonde dati e numeri sull’eccellenza del Poliba, “Tech Away”, una rubrica su innovazioni tech da portare a casa, e “C’è un ChatGPT per te”, che ribalta le dinamiche delle interviste con domande generate dall’intelligenza artificiale.

“Mai come in quest’epoca l’innovazione digitale in generale, e l’IA in particolare, pongono la sfida della sostenibilità umana, cioè a essere veramente al servizio dell’uomo anziché a ridurre l’utente ai loro schemi. Gli innovatori, le università, le aziende, e le istituzioni sono chiamate a sviluppare soluzioni che potenzino la creatività dell’uomo anziché sostituirla. Attraverso questo podcast intendiamo offrire a questo percorso verso l’umanizzazione del digitale un contributo fatto di esperienze e di pensiero”, afferma Fjona Cakalli, tech reporter.

Le novità accademiche. Per il nuovo anno accademico, il Politecnico introduce proposte formative di livello, in grado di rispondere con efficacia alle esigenze dell’innovazione. L’offerta formativa prevede 32 corsi di laurea (13 triennali, 18 magistrali biennali e 1 magistrale a ciclo unico) e 10 dottorati di ricerca. Tra i corsi di laurea triennale si segnala l’attivazione, per il prossimo anno accademico, del nuovo corso in Management Engineering for Innovation, in convenzione con la Technical University of Applied Sciences di Würzburg-Schweinfurt (Germania) e la University of Technology di Poznan (Polonia). Il corso, che si affianca all’innovativo Ingegneria della Creatività Digitale, partito lo scorso anno con ottimi risultati di frequenza, ha l’obiettivo di formare ingegneri gestionali con competenze multidisciplinari nell’area economico-manageriale e dell’ingegneria industriale, per progettare, pianificare e gestire l’innovazione dei sistemi industriali e dei processi produttivi e organizzativi, in imprese e organizzazioni pubbliche e private. Si tratta di una figura di raccordo tra tecnici e manager, che progetta interventi di innovazione in una o più aree dell’azienda in cui opera, per spingerla verso il raggiungimento delle “best practice”. Il corso di studi ha una struttura flessibile e prevede un periodo di studio in un’università partner, con il rilascio di un titolo multiplo, valido in entrambe le università.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito orientami.poliba.it.