
Si è svolta stamattina a Palazzo della Città la conferenza stampa di presentazione del progetto “Sportelli di ascolto”, l’iniziativa finanziata dal Municipio II che prevede la realizzazione, all’interno degli istituti di scuola secondaria di primo e secondo grado del territorio municipale, di sportelli di ascolto dedicati a studenti, insegnanti e genitori, per la tutela della salute mentale e per la prevenzione del disagio di giovani e adolescenti, al fine di favorirne il benessere psicologico.
Il progetto è stato presentato, alla presenza dell’assessora alla Giustizia, al Benessere sociale e ai Diritti Civili Elisabetta Vaccarella, dalla presidente del Municipio II Alessandra Lopez, dal presidente della Commissione Welfare Marco Pesce e dai servizi sociali del Municipio. A illustrare il calendario delle attività è stata, inoltre, Francesca Bartolomeo, vicepresidente della cooperativa SoleLuna, che realizzerà il progetto. Alla presentazione hanno partecipato, infine, i dirigenti scolastici e i docenti delle dieci scuole coinvolte.
Il progetto “Sportelli di Ascolto”, finanziato dal Municipio II e gestito dalla cooperativa SoleLuna, pone al centro il ruolo della prevenzione, offrendo ai giovani studenti momenti di confronto e ascolto.
Gli istituti scolastici che hanno aderito all’iniziativa sono i seguenti:
· istituto comprensivo De Amicis Laterza Monte San Michele;
· I.T.T. Panetti Pitagora;
· istituto comprensivo Massari Galilei;
· istituto comprensivo Michelangelo;
· istituto comprensivo Loi Santomauro;
· liceo scientifico Fermi;
· istituto professionale alberghiero Perotti;
· istituto Margherita;
· istituto comprensivo Poggiofranco Fiore;
· istituto comprensivo Zingarelli.
Ogni istituto scolastico avrà il suo sportello dedicato, un giorno a settimana, della durata di tre ore, con l’obiettivo di offrire uno spazio di ascolto qualificato, in grado di promuovere benessere psicologico e sviluppo di competenze emotive. Tra le numerose attività programmate nell’arco della durata del progetto, peculiari saranno i laboratori esperienziali e i gruppi di parola. Per la realizzazione del progetto sono, infatti, coinvolte dieci esperte psicologhe psicoterapeute, che affronteranno con i ragazzi e le ragazze anche laboratori sulle tematiche del bullismo e cyberbullismo, ansia, isolamento sociale, amore e sessualità, mediazione e conflitti, inclusione e comunicazione efficace.
Lo sportello di ascolto sarà attivo per l’anno scolastico 2025/2026, a partire da ottobre e fino a tutto il mese aprile 2026.
“Questa iniziativa del Municipio II, in particolare della Commissione Welfare, è per me motivo di grande orgoglio – dichiara l’assessora Vaccarella – ed è soprattutto un segnale importantissimo, in considerazione di quella che sta diventando una vera emergenza nell’attuale periodo storico, e cioè il disagio degli adolescenti. Il Municipio ha compreso l’urgenza che stiamo affrontando e ha elaborato una risposta reale e concreta, che raggiunge i ragazzi e le ragazze nei luoghi da loro maggiormente frequentati ogni giorno, fornendo uno strumento prezioso anche alle scuole. Questo progetto si inserisce nella più ampia strategia dell’amministrazione comunale, che ha posto come priorità politica la tutela della salute mentale dei giovani”.

“Crescere è un percorso fatto di cambiamenti profondi, di emozioni difficili da decifrare e di silenzi che spesso pesano più delle parole – sottolineano la presidente Lopez e il presidente Pesce -. In certi momenti, esprimersi può sembrare impossibile: le emozioni sono troppo forti, le parole non si trovano, o manca il coraggio di pronunciarle. È proprio in questi spazi fragili che sentirsi ascoltati con rispetto, senza pressioni né giudizi, può fare la differenza. Da questo bisogno autentico nasce il progetto degli sportelli di ascolto scolastici, promosso dalla Commissione Welfare del Municipio II e realizzato con l’obiettivo di offrire nelle scuole un presidio di accoglienza emotiva: uno spazio riservato, protetto, in cui gli e le adolescenti possano sentirsi liberi di essere se stessi, di raccontarsi, di chiedere supporto. Il progetto non si limita all’ascolto individuale, ma propone anche laboratori esperienziali e gruppi di parola, strumenti fondamentali per aiutare i giovani e le giovani a esplorare le proprie emozioni, sviluppare consapevolezza, rafforzare l’autostima e costruire relazioni più sane e autentiche, affrontando con maggiore equilibrio le sfide del quotidiano. Come istituzioni, crediamo che la scuola debba essere non solo un luogo di formazione, ma anche uno spazio di cura e riconoscimento, capace di accompagnare ogni giovane nel proprio percorso di crescita. È da questa visione che prende forma un impegno concreto e quotidiano, pensato per non lasciare solo chi sta attraversando momenti complessi. Perché nessuno dovrebbe portare da solo il peso delle proprie emozioni. Serve una comunità che sappia guardare, accogliere, ascoltare davvero, e che costruisca con le nuove generazioni percorsi di crescita autentici e condivisi. Ascoltare, per noi, significa prendersi cura. E prendersi cura non è un gesto individuale, ma una responsabilità collettiva che ci assumiamo con convinzione e profondo senso del nostro ruolo pubblico”.

