
È in corso, nel Palazzo dell’Acqua di via Cognetti, l’incontro dal titolo “La cultura per la città: reti e sinergie della Cultura e della creatività”, il terzo incontro tematico degli Stati generali della Rigenerazione urbana, il percorso di partecipazione civica voluto dall’amministrazione comunale per rilanciare il dibattito pubblico sulla trasformazione della città e costruire una visione condivisa del suo futuro.
La discussione verte essenzialmente sull’individuazione e condivisione degli interventi ritenuti prioritari ai fini della valorizzazione e del miglioramento della fruizione del patrimonio culturale (storico, architettonico, paesaggistico, materiale e immateriale) cittadino, sulle modalità utili a garantire alla comunità la disponibilità di luoghi culturali che siano accessibili e inclusivi anche in chiave intergenerazionale e sul riconoscimento dei luoghi e dei beni culturali sui quali puntare mettendo in campo politiche mirate anche in via sperimentale.
La cultura è oggi diffusamente considerata un motore dello sviluppo urbano: il settore culturale e l’industria creativa sono generalmente valutati quali ambiti strategici tanto per la crescita economica delle città quanto per il miglioramento della qualità della vita della comunità cittadina.
Il vivere in città, infatti, non ha a che fare solamente con il risiedere in uno spazio caratterizzato da elevata densità insediativa ma si riferisce anche all’accedere e allo sperimentare un determinato stile di vita, contraddistinto da specifici ritmi, simboli, pratiche sociali e culturali.
Sotto tale profilo va considerato il duplice ruolo della cultura: quello riguardante l’appartenenza, che è alla base del vero senso della cittadinanza, e quello di offrire possibilità di riscatto facendosi strumento di uguaglianza.
In altri termini, l’accesso alla cultura è uno dei fondamentali strumenti attraverso cui rimuovere gli ostacoli allo sviluppo della personalità degli individui e, dunque, le politiche pubbliche alle diverse scale hanno un dovere costituzionale di creare le condizioni di accesso e fruizione quotidiana e universale ai servizi culturali.
“Uno degli obiettivi del PUG che ci accingiamo a elaborare, anche attraverso i contributi emersi e che emergeranno in questo percorso partecipativo, riguarda le azioni finalizzate alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio culturale diffuso sul territorio urbano – ha spiegato la vicesindaca e assessora alla Rigenerazione urbana – inteso non semplicemente come un elenco di monumenti o emergenze storico- architettoniche ma nella sua accezione più ampia, che comprende anche i beni culturali “ordinari” e ambientali, legati cioè alla morfologia del paesaggio urbano.
In questo senso il nostro impegno andrà nella direzione della rigenerazione del patrimonio esistente, con l’obiettivo di salvaguardare e potenziare i caratteri identitari dei quartieri consolidati, e di valorizzare il patrimonio paesaggistico – costiero, ambientale, agricolo e rupestre – attraverso l’utilizzo di tutti gli strumenti giuridici e amministrativi su cui la politica può contare, come per esempio la legge regionale sulla tutela e valorizzazione delle opere di architettura contemporanea, e i progetti che consentano la tutela e la fruizione in chiave sostenibile del patrimonio paesaggistico.
Parallelamente lavoreremo per rigenerare e connettere, attraverso lo spazio pubblico, luoghi strategici per la cultura a scala metropolitana, quali il Miglio dei Teatri, i Musei e il Polo del Contemporaneo, la Public Library della Rossani, e per aprire alla cultura spazi che negli ultimi anni sono stati interessati, o saranno interessati a breve, da ingenti processi di riqualificazione e rifunzionalizzazione come nel caso del Parco delle Arti nella ex Rossani, della ex Manifattura Tabacchi e della Caserma Magrone, che ospiterà, oltre a uno studentato, un grande parco che si integrerà perfettamente nel contesto urbano e sarà fruibile dal quartiere e dalla città.
Un altro aspetto qualificante dell’approccio che ci guida riguarda l’elaborazione di progetti integrati per mettere a valore la costa passando, da nord a sud, per il waterfront di Santo Spirito, il Parco del Faro a San Cataldo, il Parco del Castello, il Lungomare e i moli della città vecchia per finire a Costasud”.
“La rigenerazione urbana della città – ha detto l’assessora alle Culture – passa necessariamente dalla valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale esistente, e questo è un obiettivo strategico della nostra amministrazione che va di pari passo con l’ulteriore obiettivo che ci siamo posti, quello di lavorare affinché la cultura sia, veramente, di tutti. I dati dell’Istat, purtroppo, ci dicono che un italiano su due non ha mai partecipato a nessuna attività culturale: ebbene noi vogliamo, da un lato che il più ampio numero possibile di persone abbia accesso e possa partecipare alle attività culturali, dall’altro che i cittadini possano progressivamente sviluppare legami con il proprio territorio a partire proprio dal patrimonio e dalle peculiarità dei diversi quartieri che compongono il tessuto urbano. Il sentimento identitario, il senso di appartenenza sono dunque elementi fondamentali della nostra strategia.
Perché ciò accada guardiamo sicuramente al modello della città dei 15 minuti di Carlos Moreno, proseguendo nella direzione tracciata dalla precedente amministrazione per dotare tutti i quartieri di biblioteche di comunità, spazi culturali e hub di innovazione sociale in cui supportare esperienze di partecipazione e di costruzione dal basso, senza trascurare una contestuale azione di mappatura dei luoghi ancora inutilizzati o sottoutilizzati che, attraverso interventi mirati di rigenerazione, possono diventare nuovi spazi culturali e sociali di prossimità. Dunque, intendiamo moltiplicare i luoghi della cultura all’interno dei quartieri e valorizzare lo spazio pubblico quale palcoscenico culturale, sostenendo questo percorso con azioni quali ad esempio pedonalizzazioni mirate, riqualificazioni fisiche degli spazi, valorizzazione delle piazze scolastiche.
Al contempo punteremo su un’offerta culturale diffusa, riservando una speciale attenzione alle periferie con l’obiettivo sia di intercettare nuovi potenziali fruitori al di fuori dei circuiti tradizionali, sia di coinvolgere in un’alleanza strategica gli operatori culturali che crediamo siano interlocutori fondamentali per il cambio di passo auspicato”.
L’incontro, la cui diretta streaming è disponibile sulla pagina FB dell’Urban center, proseguirà con gli interventi di Maria Piccarreta, Segretariato regionale del Ministero della Cultura per la Puglia, Annamaria Candela, dirigente Tutela e Valorizzazione dei patrimoni culturali, Regione Puglia, Giancarlo Visitilli, Cooperativa i Bambini di Truffaut – Biblioteca Lombardi rete Colibrì, Costanza Sorrenti, funzionaria Ufficio di Piano e Urban Center, Luciana Cazzolla, direttrice Ripartizione Culture, Religioni, Pari opportunità, Comunicazione, Marketing territoriale e Sport.
I documenti relativi ai precedenti appuntamenti degli Stati generali della Rigenerazione urbana (19 marzo – Presentazione del percorso; 6 marzo – Il diritto alla mobilità; 3 aprile – La città per l’ambiente), insieme alle registrazioni integrali degli incontri, sono disponibili sul sito dell’Urban center al link https://www.urbancenterbari.it/progetti/stati-generali-della-rigenerazione-urbana/.