Bari – Tricentenario della nascita di Niccolò Piccinni: questa mattina la presentazione del percorso culturale dedicato al grande musicista barese

photo Egidio Magnani

Questa mattina, nel foyer del teatro comunale “Piccinni”, è stato presentato l’avvio del percorso culturale pensato per celebrare il più illustre artista barese, Niccolò Piccinni, in occasione del tricentenario della sua nascita (1728-1800).

Alla presentazione sono intervenuti il sindaco di Bari e presidente della Fondazione Petruzzelli, l’assessora comunale alle Culture, il regista cinematografico e televisivo Daniele Luchetti, il direttore stabile dell’orchestra del teatro Petruzzelli Stefano Montanari, Nicola Grazioso e Luigi Fuiano della Fondazione Petruzzelli e il musicologo Dinko Fabris.

L’iniziativa costituisce un’operazione del tutto inedita, in quanto tre opere di Niccolò Piccinni apriranno le prossime tre stagioni liriche del teatro Petruzzelli, in preparazione del Tricentenario della nascita dell’autore: La Cecchina (gennaio 2026), Zenobia (gennaio 2027) e Atys (gennaio 2028). A dirigere l’orchestra sarà Stefano Montanari, mentre il regista Daniele Luchetti firmerà la regia teatrale delle tre opere.

“Sarà un percorso molto interessante – ha esordito il sindaco di Bari – che ci condurrà fino al trecentesimo anniversario della nascita di Niccolò Piccinni, nato a Bari nel 1728. Certamente è un modo per ricordare l’artista barese più famoso al mondo, un eccellente musicista con una produzione straordinaria, con il quale la città di Bari intende ricostruire una relazione più intensa. Abbiamo scelto di farlo attraverso un percorso di produzione culturale ma anche di formazione della cittadinanza, e oggi sono particolarmente lieto di presentarlo assieme a Dinko Fabris, al maestro Montanari, al regista Daniele Luchetti e al management della Fondazione Petruzzelli, che ci accompagnerà lungo questi tre anni. Per noi è motivo di grande orgoglio celebrare questo grande musicista, figlio della nostra città, e allo stesso tempo fare in modo che i baresi possano conoscere la storia e approfondire le opere di questo nostro concittadino illustre”.

“Oggi presentiamo un lavoro che sarà avviato a breve e che ci condurrà fino al 2028, attraverso tre appuntamenti annuali, per celebrare uno dei nostri concittadini più noti – ha dichiarato l’assessora comunale alle Culture -. Piccinni è stato un autore capace di scrivere pagine di musica importantissime, se pensiamo che nel 1700 la Cecchina è stata l’opera più diffusa in Europa, ma anche in Cina e Giappone. Intendiamo coinvolgere l’intera città per conoscere meglio, riflettere e indagare sulla figura di Niccolò Piccinni, anche attraverso la costruzione di un comitato scientifico e la presentazione di tre opere prodotte dal teatro Piccinni che apriranno le prossime tre stagioni del teatro Petruzzelli, prodotte dalla stessa fondazione. Sulle orme di Piccinni, inoltre, costruiremo delle reti locali, ad esempio con Comuni della provincia, che hanno dato i natali ad altri compositori, e con città italiane ed europee”.

“Niccolò Piccinni rappresenta la punta di una schiera di musicisti che, dalla terra di Bari e dall’intera Puglia, andarono a studiare a Napoli, allora capitale musicale europea con i suoi Conservatori, per poi affermarsi a livello internazionale – ha spiegato Dinko Fabris -. De La Cecchina ha parlato tutto il mondo, in quanto rivoluzionò interamente il concetto di opera comica. Ma non solo, perché quando Piccinni andò a Parigi, contribuì enormemente allo sviluppo della tragedia lirica francese. Insomma, ovunque mettesse mano, nasceva un tesoro musicale. Sono tantissime le opere da riscoprire e questo può essere un bellissimo compito per la sua città d’origine. Ogni città è orgogliosa dei suoi concittadini illustri ma in questo caso parliamo di un pezzo rilevante della cultura europea, tanto è vero che si dice spesso che Mozart, senza Piccinni, forse non sarebbe stato Mozart”.

“Il compito che mi è stato assegnato è piuttosto interessante, perché Piccinni è un autore che gode di uno scarso immaginario, di cui tutti conoscono La Cecchina ma su cui, di fatto, si sa molto poco – ha concluso Daniele Luchetti -. Mi presto molto volentieri a un’operazione per me completamente nuova, quindi tenterò di restituire un po’ di freschezza a questo straordinario autore. Di sicuro Piccinni ci assomiglia molto: la sua opera ha molto di umano, è fondata sulle emozioni, sulle relazioni e sui conflitti sociali. Pertanto, sarà molto emozionante renderlo trasparente al grande pubblico in modo da trasmettere il valore dell’uomo al di là della decifrazione della sua grande musica”.