Bari – “ Tutti i personaggi sono realmente esistiti Tutti i fatti sono realmente accaduti” così inizia il film ‘Percoco – il primo mostro d’Italia” di Pierluigi Ferrandini

photo Egidio Magnani

“ Tutti i personaggi sono realmente esistiti

Tutti i fatti sono realmente accaduti”

Questo è l’incipit con cui inizia il film ‘Percoco – il primo mostro d’Italia” di Pierluigi Ferrandini, presentato in anteprima alla stampa e in uscita nelle sale cinematografiche dal 13 aprile e con un evento speciale per i giorni 17 18 e 19 aprile.

Un film che ha bisogno di essere compreso  e abbracciato,  ed è tratto  dal romanzo ‘ Percoco’ del barese Marcello Introna ,   che  racconta  una storia vera accaduta a Bari nella primavera del 1956  tra il 26 e 27 maggio.

E’ un film  che racconta la società e la cultura  del dopoguerra che sta  cambiando. 

E’un  film ambizioso,  e Ferrandini  con maestria ed eleganza, trasferisce lo spettatore, all’opacità di un’epoca che  si sta affacciando  al periodo del boom economico  (come l’apertura dei negozi che vendono  i primi apparecchi televisivi  e  frigoriferi) ,  con una cura quasi maniacale dei particolari , differenziandosi dal solito horror, perché  superata la vicenda di cronaca nera, quanto tale, si riesce a leggere tutta un’altra serie di sfumature.

Lo spiega lo stesso regista che ha voluto realizzare la ricostruzione della casa di Franco Percoco, avvalendosi delle foto della scientifica.  Pertanto suppellettili, porcellane, arredi, tendaggi  pavimenti  sono stati riprodotti fedelmente.

 “Si potrebbe dire che sono soldi buttati ma per me sono stati soldi ben spesi,  perché  sono il marchio di qualità di un artista e di un prodotto”  chiarisce Ferrandini e continua spiegando “Il film è un film che cerca di osare sia nella colonna sonora , che per me ha un pensiero dietro, come il suono del trombone, poiché  rappresenta la voce interiore del protagonista , o come anche  di  non voler fornire alcuna spiegazione  finale o nel prologo con lo scopo  di rendere un film aperto e coinvolgere lo spettatore in maniera attiva”. 

Il film è avvolto da una atmosfera “mortifera”  dove non ci sono molti dialoghi  ma emerge in maniera predominante il volto del protagonista, Gianluca Vicari,  che ha spiegato  che per interpretare il personaggio di Percoco,  ha voluto non dare espressività al suo viso , rendendo immobile  la parte alta  del suo volto, come la fronte e gli occhi proprio come una maschera, perché nella sua mente era ben visibile  il massacro che aveva compiuto (l’uccisione del padre , della madre e del fratello minore); mentre la parte mobile, quella della mandibola, era libera di raccontare  bugie.

Ma chi era Franco e perché ha fatto tanto scalpore il massacro che ha commesso?

Franco era un ragazzo di 26 anni, un fuori corso universitario , che viveva ancora nella casa dei suoi genitori, in Via Celentano n.12. Il padre Vincenzo era un ex ispettore delle ferrovie in pensione, mentre la madre Eresviva, una casalinga. 

La famiglia era composta anche da due fratelli. Il maggiore Vittorio,  durante l’eccidio,  si trovava in carcere per furto, il minore Giulio, chiamato Giulietto, era affetto dalla sindrome di Down e condivideva la stanza da letto con Franco.

Franco aveva un ragazza, Tina (Rebecca Meycalf) sorella del suo migliore amico Enzo Bellomo (Giuseppe Scoditti)  a sua volta fidanzato  con Angela (Federica Pagliaroli).

Franco per un anno ha frequentato Maria (Laura Gigante), una prostituta napoletana (forse è la donna che ha amato realmente) e che lo ha lasciato per raggiungere la madre ammalata.

Solo e circondata dalle bugie che raccontava ai suoi, come gli esami superati all’università, decide di uccidere la sua famiglia con un coltello, rinchiudendo i corpi nella camera da letto dei suoi e continuando a vivere in quella casa  per 10 giorni con  le vittime come se nulla fosse accaduto.

Il film è stato prodotto dal pugliese Cesare Fragnelli per Altre Storie con Rai Cinema, con il contributo di Regione Puglia e Apulia Film Commission.

Photo gallery Egidio Magnani copyright

Gli attori,

Gianluca Vicari, Giuseppe Scoditti, Rebecca Metcalf, Federica Pagliaroli, 

Laura Gigante, Francesca Antonaci, Fabrizio Traversa, Antonio Monsellato, Pinuccio Sinisi, Raffaele Braia, Pietro Naglieri, Elisabetta Aloia, Tiziana Schiavarelli, con la partecipazione di Chiara Scelsi Elena Cantarone,  

con la straordinaria partecipazione di Michele Mirabella 

Anna De Marzo