Bari – ventiduesimo anniversario dell’omicidio di Gaetano Marchitelli: oggi l’assessore Grasso alla cerimonia in ricordo della giovane vittima innocente di mafia in piazza Umberto a Carbonara

Questa mattina, nel ventiduesimo anniversario dell’omicidio di Gaetano Marchitelli, l’assessore alla Legalità, Trasparenza e Antimafia sociale Nicola Grasso è intervenuto alla cerimonia promossa dall’amministrazione comunale in ricordo della giovane vittima innocente di mafia, nel corso della quale una corona di fiori è stata deposta presso la lapide in piazza Umberto I, a Carbonara.

Alla cerimonia, alla presenza dei familiari di Gaetano Marchitelli, hanno partecipato, tragli altri, l’assessora regionale all’Ambiente Serena Triggiani, la presidente del Municipio IV Maria Chiara Addabbo, il presidente della Fondazione di antimafia sociale Stefano Fumarulo Angelo Pansini e don Angelo Cassano, referente di Libera Puglia.

“Oggi siamo qui, come ogni anno, per rendere omaggio alla memoria di Gaetano Marchitelli – ha detto Nicola Grasso -, un bravo ragazzo di soli 15 anni che avrebbe voluto studiare ingegneria elettronica, al quale, in una serata di ottobre, al termine del suo turno di lavoro in pizzeria, la criminalità organizzata ha rubato i sogni e le speranze che dovrebbero caratterizzare la vita dei nostri giovani.

Da allora l’amministrazione comunale si è fatta interprete dei sentimenti della comunità di Carbonara e dell’intera cittadinanza barese nel mantenere viva la memoria di un evento che 22 anni fa ha ferito al cuore la nostra città e nel rinnovare l’impegno condiviso a diffondere la cultura dell’antimafia sociale, per evitare che eventi tragici come questo si ripetano.

Siamo qui per testimoniare a Vito e Francesca (il padre e la madre di Gaetano) la massima vicinanza da parte delle istituzioni, in un giorno per loro delicatissimo, che rievoca un episodio tragico e che ci richiama tutti a un fortissimo senso di responsabilità per garantire una società dove ogni ragazzo o ragazza possa coltivare i propri sogni senza correre il rischio di perdere la vita a causa di dinamiche criminali”.

Il 2 ottobre del 2003 il quindicenne Gaetano Marchitelli stava lavorando in pizzeria, come tutte le sere, per non dover gravare sulla famiglia, per mantenersi agli studi e coltivare le sue passioni quando all’improvviso, intorno alle 23, un commando criminale a bordo di un’auto iniziò a sparare all’impazzata contro un gruppo di ragazzi fermi davanti alla pizzeria. Gaetano venne colpito alla schiena da uno di quei colpi, destinati ad altri, e morì sul colpo.