BARLETTA ALLA STORICA “FIERA DI SAN GIORGIO” A GRAVINA IN PUGLIA

Storia, arte e tradizione accrediteranno per la prima volta Barletta alla “Fiera di San Giorgio”, l’importante evento regionale organizzato a Gravina in Puglia e giunto al suo 729° appuntamento.

L’edizione 2023, promossa con lo slogan “Fiera è territorio” dal 21 al

25 aprile dall’Ente civico della località murgiana d’intesa con Regione Puglia, Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Città Metropolitana di Bari, Camera di Commercio e Puglia Promozione, rappresenta notoriamente una prestigiosa vetrina delle tipicità territoriali e delle eccellenza culturali, turistiche e agroalimentari pugliesi. Un autentico punto di riferimento per tantissime aziende che possono contare su un ampio potenziale di visitatori, stimato in circa trentamila presenze.

La Città di Barletta sarà presente con un suo stand di promozione culturale ed enogastronomico del nostro territorio.

Tre i momenti che collocheranno Barletta al centro della kermesse

gravinese:

– Sabato 22 aprile, alle ore 17, l’esibizione delle Associazioni storico/culturali “I coronati di Ferrante D’Aragona” e “Brancaleone”.

– Domenica 23 aprile alle ore 11, esibizione musicale della “Grande Orchestra di Fiati Città di Barletta”.

– Lunedì 24 aprile nel pomeriggio, un evento di showcooking a cura dello Chef Francesco Barbaro, promosso dalla Confcommercio.

“La decisa volontà dell’Amministrazione comunale di dare impulso all’economia locale – sostiene il Sindaco Cosimo Cannito – passa anche attraverso tutte le occasioni d’incontro che possiamo propiziare in favore degli operatori dei settori agroalimentari che saranno presenti nel nostro stand, ovvero La Cantina Sociale di Barletta, Le Cantine della Bardulia e l’Azienda Agricola Agrimaggiore.

Per l’Assessore alle Attività Produttive e vice Sindaco, Giuseppe Dileo:

“Preme ricordare che la “Città delle Disfida” non era mai stata istituzionalmente presente alla manifestazione murgiana. Scoprire nuovi orizzonti può rivelarsi una delle carte vincenti per incentivare non solo le produzioni tipiche ma anche per diffondere il “marchio Barletta”

ed ampliare le prospettive dei comparti trainanti la nostra economia”.