BARLETTA teatro: “ZIO VANJA” DAL 17 AL 19 FEBBRAIO IN SCENA AL TEATRO CURCI. IL 18 FEBBRAIO LA COMPAGNIA INCONTRA IL PUBBLICO.

ph Ilaria Costanzo

COMUNE DI BARLETTA

TEATRO PUBBLICO PUGLIESE

 

Stagione Teatrale di Barletta 2022/2023

 

Dal 17 al 19 febbraio in scena al Teatro Curci

“ZIO VANJA”

di Anton Čechov – Adattamento e regia di Roberto Valerio


Il 18 febbraio la compagnia incontra il pubblico nel foyer del teatro (ore 18.00)

La stagione 2022/2023 organizzata dal Comune di Barletta in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese prosegue. Dal 17 al 19 febbraio, sul palco del Teatro Curci, va in scena “Zio Vanja” di Anton Čechov per l’adattamento e la regia di Roberto Valerio e con (in ordine alfabetico) Pietro Bontempo, Mimosa Campironi, Giuseppe Cederna, Massimo Grigò, Alberto Mancioppi, Caterina Misasi, Elisabetta Piccolomini. Sipario: venerdì e sabato alle ore 21.15 e domenica alle ore 18.30.

Inoltre, sabato 18 febbraio alle ore 18.00, nel Foyer del Teatro Curci, la compagnia incontra il pubblico. A dialogare con attori e regista, Floriana Tolve. Interviene Oronzo Cilli – Assessore alla Cultura Comune di Barletta.

In una tenuta di campagna c’è una tavola apparecchiata per il tè sotto ad un vecchio pioppo.  Poco più in là, dondola un’altalena. L’atmosfera tranquilla e serena non rispecchia il tumulto disordinato dei cuori. La vita quotidiana e monotona che Vanja, sua nipote Sonja, l’anziana maman Marija, Telegin e il dottor Astrov, conducono in quella residenza di proprietà del professor Serebrjakov, viene stravolta dall’arrivo dello stesso illustre accademico e dalla sua bellissima seconda moglie Elena.

Questi personaggi non sono eroi o eroine, ma persone semplici che ci raccontano il semplice flusso della vita. Della vita di tutti noi. Ed è per questo che ci sentiamo così vicini ed empatici a queste anime smarrite.

Le loro passioni sono le nostre passioni, i loro slanci, le loro delusioni sono le stesse emozioni che accompagnano la nostra vita. Ogni personaggio insegue un proprio pensiero, una propria ispirazione. Ognuno declama i propri sogni, le proprie sofferenze, che non si incontrano però mai con quelle degli altri personaggi.

Info: www.teatropubblicopugliese.it