“Barocco e Neobarocco, da Rubens a Fontana”, la Grande Mostra a Castello Imperiali di Francavilla Fontana dal 21 marzo 2026.

Il dialogo plurisecolare delle ellissi, che arrivano fino alla contemporaneità: la Grande Mostra d’Arte, con valore aggiunto la location unica di Castello Imperiali a Francavilla Fontana, è stata annunciata alla stampa e all’opinione pubblica, questa mattina, nello splendido edificio sede della Municipalità, alla presenza di giornalisti e di esponenti delle associazioni culturali cittadine.

“Barocco e Neobarocco, da Rubens a Fontana”, è il titolo di questa Grande Mostra che Micexperience-Rete di Imprese, con Comune di Francavilla Fontana e Regione Puglia, accomunate dal Protocollo d’Intesa Puglia Walking Art, stanno costruendo per la Città degli Imperiali con il necessario apporto del Ministero della Cultura, coinvolto nell’evento attraverso la Direzione Regionale Musei Nazionali. 

“Si comincia il 21 marzo 2026 – ha detto Pierangelo Argentieri, presidente di Micexperience Rete d’Imprese e ideatore del Protocollo Puglia Walking Art –. Sarà una grande occasione di presentare 50 opere provenienti da musei nazionali e da collezioni di prestigio nazionali e internazionali, ma soprattutto è l’occasione di presentare alla città tutto quello che offre la storia di Francavilla da un punto di vista monumentale e culturale. Anche le aziende – ha aggiunto – avranno l’occasione di programmare insieme tutta una serie di iniziative, che caratterizzano questa mostra. Una mostra speciale – ha concluso – in una location d’eccezione, come Castello Imperiali, ma una mostra per mettere in moto tutta una serie di iniziative, che devono vedere coinvolta la comunità a più livelli: privati, associativi, imprenditoriali e istituzionali”.

Dopo gli indirizzi di saluto della dott. Carla Scaglioni, in rappresentanza dell’arch.Francesco Longobardi delegato alla Direzione regionale Musei nazionali Puglia, a spiegare l’impegno dell’Amministrazione comunale di Francavilla Fontana, è stato il sindaco della Città, Antonello Denuzzo, che ha anche la delega alla Cultura: “Abbiano voluto differire la sua inaugurazione rispetto alle previsioni – ha detto il Primo cittadino – se avessimo fatto una scelta, diciamo editoriale diversa, prendendo un pacchetto preconfezionato e portarlo qui, ricavando una figura dignitosa. Ci siamo invece appassionati, e persino divertiti all’inizio – ha aggiunto -, a concepire un’attività culturale molto più ambiziosa, con un respiro che va dal livello provinciale a quello internazionale e che avesse una connessione molto forte con la città. Da qui il titolo, e non solo il titolo, ma anche il taglio dell’iniziativa, perché questo in cui siamo è un luogo in cui il clima barocco si respira, perché questa città è una città d’arte, che esprime valori storici e architettonici barocchi. La mostra – ha ripreso Denuzzo – è stata presentata alla Bit e pensavamo che potesse essere pronta per l’estate, ma abbiamo scelto di rinviare l’inaugurazione alla primavera prossima, non a caso, perché quel momento coincide con la prossima primavera e con un periodo dell’anno che per Francavilla è molto significativo, perché proveremo a tenere dentro il periodo della mostra la Settimana Santa, che rappresenta assieme alla festa patronale l’altro momento clou della vita collettiva che si svolge a Francavilla e confidiamo di tenerla fino all’estate. Lo sforzo è notevole – ha concluso – da un punto di vista economico e organizzativo e il contributo avuto dalla Regione per lavori a castello Imperiali viene molto comodo, per poter mettere mano agli impianti e rendere quindi impeccabile, la mostra, sotto ogni profilo. Opere che ci rendono più credibili con i prestatori delle opere, pubblici e privati che siano”.

E senza anticipare i contenuti, il curatore della mostra ha svelato almeno i nomi di alcuni artisti da Lorenzo Bernini a Guido Reni, dal Guercino a…: “Una mostra importante che travalica i termini temporali classici del Barocco perché abbiamo voluto, mettere in dialogo due momenti diversi della storia dell’arte cioè il Seicento e il Novecento – ha detto il prof. Pierluigi Carofano, curatore della mostra – con opere che vanno dal grande innovatore del Barocco, Pietro da Cortona, fino a Lucio Fontana a De Chirico: una mostra del tutto nuova, che presenterà contenuti che coglieranno l’interesse dei visitatori”.