Bisceglie – 3 OTTOBRE INSIEME AL CARDINALE ZUPPI A BISCEGLIE: PERCORSI DI CURA IN SICUREZZA NELLE RSA

“LA RELAZIONE TRA UMANIZZAZIONE E SICUREZZA NELLE RSA

INNOVAZIONE E SICUREZZA DELLE CURE” 

VENERDI’ 3 OTTOBRE 2025 ORE 9.00 – BISCEGLIE (BT)

L’introduzione di parametri biopsicosociali e di tecnologie mirate può aumentare la sicurezza degli ospiti nelle RSA e consentire agli operatori di dedicare più tempo a ciascuno di loro? E qual è l’impatto sulla salute del benessere fisico ed emotivo che ne deriva?

Queste sono le domande alla base dell’evento: LA RELAZIONE TRA UMANIZZAZIONE E SICUREZZA IN RSA INNOVAZIONE E SICUREZZA DELLE CURE: “IL SISTEMA PHOENIX 5.0 DI SIGERIS” del prossimo venerdì 3 ottobre 2025 – dalle ore 9:00 presso l’Hotel Salsello Via Vito Siciliani, 42 Bisceglie (BT). TRA I PARTECIPANTI IL CARDINALE MATTEO ZUPPI – VV. PROGRAMMA ALLEGATO.

L’evento è organizzato in collaborazione con la Società Italiana Gestori del Rischio in Sanità (SIGeRIS) e con il “Centro Anziani Silvestro e Aurelia Storelli” e si concentra sul rapporto tra benessere psicofisico e il miglioramento delle condizioni sociosanitarie, al fine di prevenire e ritardare l’insorgere della non-autosufficienza.

Secondo il format della rete B-Sanità, l’appuntamento vedrà un ampio panel di esperti ed esperte confrontarsi su buone pratiche come il monitoraggio radar per la prevenzione delle cadute – che moltiplica la capacità degli operatori di reagire in maniera tempestiva e pro-attiva sul rischio, nel pieno rispetto della privacy –;  l’introduzione dei parametri biopsicosociali con il sistema di gestione del rischio A.S.R Phoenix 5.0; o i modi per creare una relazione positiva con l’ospite, riducendo parallelamente il rischio di depressione e degenerazione cognitiva – al fine di migliorare la risposta alla sfida epocale dell’invecchiamento e dell’assistenza agli anziani.

In Italia secondo l’ISTAT 3,8 milioni di anziani non sono autosufficienti. Di questi, circa 2,9 milioni hanno limitazioni nelle attività della vita quotidiana e 1,5 milioni si trovano in condizioni di non autosufficienza grave. L’invecchiamento della popolazione e l’incremento nel bisogno di assistenza pongono una sfida esistenziale al nostro modello di assistenza, mettendo a dura prova la forza finanziaria e le risorse umane di famiglie e sistema del welfare. È una sfida che la comunità sociosanitaria può vincere solo se i diversi attori e attrici della filiera concorrono a sviluppare nuovi modelli di gestione.