CALDO: COLDIRETTI PUGLIA, SOS ANIMALI NELLE STALLE CON TEMPERATURE FINO A 40° CON ANTICICLONE NORDAFRICANO

L’ondata di afa con temperature agostane sin da giugno, associata alla siccità perdurante da mesi, sta mandando in stress gli animali nelle stalle, dove sono già stati azionati i ventilatori e le doccette refrigeranti per dare sollievo contro caldo e solleone. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in riferimento agli effetti dell’anticiclone nordafricano che investe la Puglia con temperature fino a 40 gradi nelle zone più interne e la mancanza di acqua che sta mandando in tilt stalle e campagne.

Per le mucche – sottolinea la Coldiretti regionale – il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte, quando con le alte temperature ogni singolo animale arriva a bere fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi meno caldi. Per questo – rileva la Coldiretti Puglia – sono già scattate le contromisure anti afa nelle stalle dove sono entrati in funzione anche ventilatori e doccette refrigeranti per sopportare meglio la calura e i pasti vengono dati un po’ per volta per aiutare le mucche a nutrirsi al meglio senza appesantirsi.

A risentire è tutto il settore agricolo divenuto rovente e secco – denuncia Coldiretti Puglia – con oltre 232 milioni di metri cubi di acqua in meno rispetto alla capienza degli invasi, con i prodotti agricoli di stagione a rischio nei campi. Al calo delle produzioni di latte si aggiunge anche un aumento dei costi nelle stalle per i maggiori consumi di acqua ed energia – aggiunge Coldiretti Puglia – che gli allevatori devono sostenere per aiutare gli animali a resistere al caldo, in una situazione in cui scarseggiano i mangimi e l’acqua non c’è.

Il caldo bollente e la mancanza di acqua – precisa la Coldiretti Puglia – fanno emergere grave criticità che si registrano in tutta la regione dove con il picco delle temperature manca l’acqua necessaria ad irrigare le coltivazioni che si trovano in una situazione di stress idrico.

Una conferma dei cambiamenti climatici in atto che hanno modificato soprattutto la distribuzione temporale e geografica delle precipitazioni tanto che la siccità è diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura pugliese – conclude Coldiretti Puglia – proprio quando il timore degli agricoltori è di vivere una nuova emergenza, peggiore di quella dello scorso anno che già ha causato danni per oltre 1 miliardo di euro nelle campagne pugliesi.