Campionessa italiana di Taekwondo nominata Main Ambassador dei TipiTosti

Noemi Cazzato, 14 anni, campionessa italiana 2025 di Taekwondo categoria -51, è stata nominata Main Ambassador dei “TipiTosti”, l’ensemble ideato dal movimento giovanile nazionale Mabasta e costituito da atleti e sportivi che contribuiscono a prevenire e contrastare ogni forma di bullismo e cyberbullismo.

Ricordiamo che “TipiTosti” è un’iniziativa che coinvolge giovani sportivi di età compresa tra i 6 e i 18 anni. Questi giovani sono considerati ambasciatori di messaggi positivi contro il bullismo e il cyberbullismo e fanno parte del progetto “1000 a 0 – Sport vince Bullismo perde“. In poche parole i “TipiTosti” sono i giovani atleti che, oltre a praticare sport, sono anche studenti e quindi partecipano attivamente alla vita scolastica. Attraverso la loro passione per lo sport, vengono coinvolti nel progetto per diffondere i valori positivi dello sport e per promuovere azioni di prevenzione e contrasto al bullismo e al cyberbullismo. L’iniziativa “1000 a 0” è promossa da Mabasta, la nota e multipremiata organizzazione nazionale Noemi_Cazzato3.jpgche, operando dal basso, da parte degli studenti stessi, si occupa di contrastare ogni forma di bullismo attraverso una particolarissima, innovativa ed efficiente strategia.

Ricordiamo, inoltre, che otto anni fa, nel 2017, Noemi è stata la prima e la più piccola Ambasciatrice di Mabasta.

«Sono molto orgogliosa di entrare e soprattutto di rappresentare il gruppo dei TipiTostiha commentato la giovanissima Noemisin da piccola ho sempre guardato con molta ammirazione tutto quello che i ragazzi e le ragazze del team Mabasta facevano e fanno nelle classi in tutta Italia, ossia rendere i ragazzi stessi i maggiori protagonisti nell’evitare e nel risolvere eventuali episodi e casi di bullismo, appunto, nella loro classe. D’ora in poi il mio obiettivo sarà quello di coinvolgere quanti più giovani sportivi possibile ad entrare nel team dei TipiTosti e impegnarsi su tre diversi fronti: usare il “linguaggio” ed i valori dello sport per contrastare il bullismo, agire ed essere protagonisti contro eventuali episodi di bullismo nello sport (squadra, team o palestra) e, infine, portare il Modello Mabasta anche nella propria classe e scuola.»