CASAMASSELLA (LE) – Dal 25 al 27 luglio, la seconda edizione del Caloma Festival

TRA GLI OSPITI MUSICALI:

DANIELE SEPE. CALIBRO 35, MAURO TRE E ANTONIO CASTRIGNANÒ 


Un filo tra terra e mare, tra arte, paesaggio e comunità

Dal 25 al 27 luglio 2025, il borgo di Casamassella ospita la seconda edizione del Caloma Festival, una rassegna che intreccia arti visive, spettacolo dal vivo, musica, paesaggio e relazioni di comunità. Un appuntamento nato per valorizzare l’identità del territorio e trasformarlo in uno spazio di immaginazione condivisa, tra installazioni, performance, laboratori e concerti. Il festival si sviluppa tra le piazze del borgo e i sentieri della Fondazione Le Costantine, sotto la direzione artistica di Katia Manca e Francesca Guida.

Il programma si apre il 24 luglio con un’anteprima alle ore 20, presso la Red Lab Gallery con l’artista Claudia Losi che propone un incontro dal titolo Tutti i punti che siamo / Studi preparatori

Il 25 luglio, alle 19, si apre ufficialmente il festival con una presentazione in piazza Vittorio Emanuele II, mentre nel borgo prendono vita i primi interventi artistici: in via Marconi 4, ECCOM presenta Scuciture. Interventi artistici, un omaggio alla vita fatta di grandi cose e piccole realtà, attraverso il lavoro fotografico di Alessia Rollo che parte dal mondo immaginato e disegnato di Grazia Cariddi e il lavoro di Juan Sandoval, Limmu biografico, che raccoglie dati, nomi e memorie legate alle pratiche rituali – religiose e sociali – della comunità locale, restituendo una narrazione stratificata. Sempre in via G. Marconi 4, si inaugura Selvatica. Visioni di paesaggio, a cura dell’associazione Oikos con opere e contributi di Grazia Cariddi, Enrica Ciurli e Marta Valiani. Il lavoro si inserisce nel percorso di ricerca sviluppato dalla stessa associazione attraverso la mappa di paesaggio e di comunità di Casamassella: uno strumento visivo e narrativo che restituisce lo spazio fisico, sociale e culturale del territorio.  Tra i contributi in mostra quelli di Grazia Cariddi, novant’anni, che ha vissuto la vita come si tesse una tela e per la prima volta le sue opere escono dalla dimensione privata per incontrare il pubblico.

Tra gli appuntamenti anche lo spettacolo teatrale “Digiunando davanti al mare” con la regia di Fabrizio Saccomanno per Principio Attivo Teatro e “Mascarimirì cantano li Ucci, concerto a cura di Arra Produzioni che rilegge in chiave contemporanea il patrimonio della musica tradizionale salentina. A chiudere la prima giornata, alle ore 22 in Piazza Vittorio Emanuele II, prima il concerto di Daniele Sepe, uno dei più geniali musicisti della scena italiana, e a seguire quello di Antonio Castrignanò, tra le voci più autorevoli e visionarie della scena musicale del Sud Italia. Due interpreti d’eccezione del dialogo tra suoni popolari e ibridazioni contemporanee in un evento a cura di Oikos

Sabato 26 luglio, la seconda giornata del Caloma Festival si svolge interamente presso la Fondazione Le Costantine, tra boschi, agrumeti, apiari e luoghi di memoria e lavoro. È qui che il festival costruisce una delle sue esperienze più intime e stratificate, in un susseguirsi di azioni artistiche, spettacoli itineranti, installazioni e performance a cielo aperto.

Si comincia alle 19.00 con La voce degli alberi, spettacolo itinerante a cura di Principio Attivo Teatro, pensato per famiglie e bambini dai 5 anni in su, che invita a scoprire il paesaggio come spazio narrante e abitato. Contemporaneamente, nel Bosco Piccolo, prende vita Scattacore, performance sonora di Arra ProduzioniconGiovanni AmatieMatteo Scatigna, un omaggio rituale al tamburo nella pizzica della Murgia.

Alle 19.30, Scuciture, a cura di ECCOM, apre il percorso artistico diffuso, una vera e propria mostra en plein air che attraversa gli spazi della fondazione. Tra le opere in dialogo con il paesaggio: Nel dubbio della sera, la mostra fotografica di Claudia Pajewski, nel bosco Giorni Felici di Giuseppe De Mattia, una riflessione sull’arte tessitoria e sui corredi familiari parcellizzati, un lavoro che unisce diversi pezzi e crea una tovaglia, ispirata alle tradizionali tavole di San Giuseppe, per attivare un convivio di comunità, Numine le sculture e la proiezioni video, dal titolo Campionario da cui emergono diverse immagini dell’Archivio storico De Viti De Marco, di Raffaele Fiorella presso la Casa Di Ora, e Cantico dell’assenza, installazione di Alice Padovani che abita l’agrumeto e l’apiario come luoghi di soglia tra il visibile e l’invisibile.

Alle 20.45, alle spalle del Laboratorio della Fondazione, Claudia Losi presenta la performance Tutti i punti che siamo, azione poetica che parte da alcuni disegni e riflette sui legami, la memoria corale e il ricucire collettivamente gli strappi.

A chiudere la giornata, alle 21.30, un concerto che riunisce musicisti e musiciste provenienti da percorsi diversi ma capaci di fondersi in un’unica trama sonora. In apertura Samuel Mele insieme a Clara BlavetFabio Moschettini e a seguire Mauro TreStefano RielliMarco Girardo e Anna Cinzia Villani. Una formazione aperta, multiforme, che unisce strumenti, voci, elettronica e tradizione, dando vita a un set originale, vibrante, a tratti improvvisato, che restituisce la ricchezza e la libertà espressiva dell’intera giornata.

Domenica 27 luglio, il Caloma Festival si diffonde per l’intero borgo di Casamassella e ritorna alla Fondazione Le Costantine, costruendo una geografia mobile fatta di cammini, installazioni, spettacoli, restituzioni collettive e musica. Alle 18.30, nella quiete della Fondazione, si apre Movimento Arcaico, azione guidata da Francesca Portone che unisce corpo, respiro e ascolto nella relazione con il paesaggio. A seguire, alle 19.00, il reading teatrale itinerante Nel vento del tempo, con Alessandra CroccoeAlessandro Miele per Ultimi Fuochi Teatro e Principio Attivo Teatro, invita il pubblico a camminare tra gli alberi, restituendo parola e voce ai luoghi, agli istanti, alle memorie.

Alle 19.30, nel borgo presso la Red Lab Gallery, prosegue il lavoro di Claudia Losi con Tutti i punti che siamo / Studi preparatori, mentre alle 20.00 tornano Scuciture, gli interventi artistici a cura di ECCOM con Alessia Rollo e Juan Sandoval, e Selvatica. Visioni di paesaggio, mostra collettiva a cura di Oikos che restituisce l’esito della mappatura partecipativa del territorio, con i contributi di Grazia CariddiEnrica Ciurli e Marta Valiani.

Alle 20.15, in Piazza Emanuele Vittorio II, va in scena Casamassella: nel paese che ti somiglia, documentario partecipato a cura di Teresia Film, con il coinvolgimento di Gianni De BlasiDavide BarlettiCorrado Punzì e Paolo Pisanelli, esito di un workshop che ha coinvolto abitanti, sguardi esterni, archivi domestici e piccoli racconti quotidiani. Alle 21.00in via Madonna della Scala, prende forma Suck My Iperuranio, spettacolo di Giovanni Onoratocon la regia e drammaturgia di Riccardo Fazi, a cura di Index, che mescola parola, visione e ironia distopica in una performance dirompente e disarmante.

A concludere la serata e l’intero festival, alle 22.00, il grande concerto finale sempre in Piazza Vittorio Emanuele II con i Calibro 35, riconosciuti a livello internazionale come uno dei progetti più potenti della scena alternativa italiana, composto da Tommaso Colliva, Massimo Martellotta, Enrico Gabrielli e Fabio Rondanini e a seguire i Mundial. I primi presentano il loro nuovo EP Jazzploitation, un’irruzione spregiudicata e geniale nel mondo del jazz rivisitato alla maniera Calibro. I secondi, trio pugliese composto da Carmine TundoRoberto Mangialardo e Alberto Manco, danno vita a un set coinvolgente dove suoni ancestrali, storie popolari e campionamenti elettronici si fondono in una narrazione musicale che parla di radici e visioni future.

Parallelamente all’aspetto musicale, grande rilievo è riservato anche alla ricerca artistica e visiva, con installazioni e opere site-specific capaci di dialogare con i luoghi e attivare nuovi sguardi sul territorio. Tra gli artisti coinvolti in Scuciture, a cura di ECCOM, figurano nomi di rilievo nazionale e internazionale come Giuseppe De Mattia, Raffaele Fiorella, Sead Kazanxhiu, Claudia Losi, Alice Padovani, Claudia Pajewski, Alessia Rollo e Juan Sandoval: un nucleo variegato di autori e autrici che attraversano linguaggi e tecniche diverse — dalla fotografia all’installazione, dall’archivio alla scultura — restituendo una visione stratificata e partecipata del contemporaneo su cui riflettono, lavorano da quasi un anno.

Durante tutte le giornate del festival, sarà possibile inoltre visitare il Mercato Agricolo e Artigianale a cura di Salento Km0, degustare i prodotti dell’Orto del Borgo a cura delle Cooperative San Gaetano e Karadrà, esplorare le proposte di street food del Comitato Cittadino Santi Medici e scoprire una selezione di vini e birre artigianali curata da Bluebeat Lecce.

Dichiara il sindaco di Uggiano La Chiesa, Andrea De Paola: “Un festival che vuole dare spazio all’incontro, alla partecipazione e alla creatività, con attività culturali e ricreative che uniscono le persone e fanno nascere nuove connessioni. Il festival nasce con l’obiettivo di promuovere l’incontro, la partecipazione e la creatività, attraverso un ricco programma di attività culturali e ricreative pensate per favorire la coesione sociale, valorizzare le diversità e rafforzare il senso di comunità. L’evento si inserisce nel più ampio progetto “Casamassella – Borgo delle Tessitrici”, finanziato nell’ambito del PNRR – Attrattività dei Borghi Storici, volto alla rigenerazione culturale, sociale ed economica del territorio, attraverso la valorizzazione del patrimonio immateriale e delle tradizioni locali”.