COMUNI DI PACE IN CAMMINO, IL 27 SETTEMBRE UNA GRANDE MARCIA STORICA PER LA PACE CON CAPURSO, CELLAMARE, NOICATTARO, RUTIGLIANO, TRIGGIANO E VALENZANO.

27 settembre – ore 16.00, Capurso
partenza dal Pala Padovano e arrivo al Sagrato della Basilica della Madonna del Pozzo

Per la prima volta nella storia recente sei Comuni dell’area metropolitana di Bari – Capurso, Cellamare, Noicattaro, Rutigliano, Triggiano e Valenzano – cammineranno insieme in un’unica marcia per la pace. L’appuntamento è per sabato 27 settembre alle 16 a Capurso dove si terrà la prima edizione della Marcia per la pace. Ci si incontrerà al Pala Padovano per percorrere tutti insieme il percorso che culminerà con l’arrivo sul Sagrato della Basilica della Madonna del Pozzo.

La Marcia della Pace 2025 non è una semplice manifestazione ma un atto dimostrativo storico che vuole segnare l’inizio di un percorso comune, destinato a ripetersi ogni anno a rotazione nei diversi Comuni aderenti, in collaborazione con la sezione ANPI ” Giò Kasongo” Capurso – Valenzano, promotrice della proposta Marcia della Pace presentata ai comuni Capurso e Valenzano.

In un tempo attraversato da guerre e violenze, non possiamo tacere di fronte alla tragedia che sta devastando Gaza. Oggi siamo di fronte a un genocidio che ha già spezzato quasi 70.000 vite, di cui 20.000 bambini e bambine, e ha condannato 450.000 minori a rischiare la morte per fame. Non sono solo numeri, ma persone, famiglie, intere comunità strappate alla vita.

Gaza è la ferita aperta dell’umanità che ci interpella tutti e tutte e che non possiamo più ignorare senza diventare complici del silenzio.

Mentre Gaza ci interroga con forza con la sua ferita aperta, anche altri conflitti insanguinano il nostro tempo: la guerra in Ucraina, il conflitto civile in Sudan, la crisi infinita nello Yemen, la Siria martoriata da oltre un decennio. Ovunque il prezzo più alto lo pagano i civili, soprattutto i bambini e le bambine, le donne, gli anziani.

La Global Sumud Flotilla, considerata la più grande spedizione umanitaria mai organizzata dalla società civile, con a bordo cittadini e cittadine, attivisti e attiviste, giornalisti, medici, avvocati – tra cui anche nostri conterranei come Tony La Picciriella – sta già testimoniando che la società civile internazionale può davvero sfidare assedi e muri.

Per questo anche noi siamo chiamati e chiamate a non restare in silenzio e i nostri Comuni scelgono di mettersi in cammino in nome della pace e di alzare la voce, insieme, per tutte le vittime innocenti, con uno sguardo che parte da Gaza aprendosi al mondo intero.

Mentre intere popolazioni muoiono sotto le bombe, i governi del mondo continuano a investire miliardi nel riarmo, alimentando la follia delle armi e delle guerre infinite. Gino Strada ci ha ricordato che “Se uno dice che è contro la guerra ma è favorevole alla fabbricazione delle armi, non è credibile”. Sono parole che oggi risuonano con ancora più forza. Non basta curare le vittime: dobbiamo impedire che se ne producano di nuove.

“La Marcia della Pace 2025 vuole essere la risposta delle nostre comunità a questo scenario. Sei Comuni che scelgono di camminare insieme, unendo cittadini, cittadine, associazioni, scuole, famiglie, comunità civili e religiose, per dire basta alla logica della guerra e dell’odio e per testimoniare che la pace è una scelta possibile e doverosa. Invitiamo la cittadinanza tutta a partecipare numerosa: camminare insieme è un gesto semplice, ma potentissimo. Significa schierarsi dalla parte della vita, della giustizia, della solidarietà, significa ribadire con chiarezza che non accettiamo più un futuro di guerre, muri e silenzi, ma abbiamo il diritto di costruire una società fondata sulla pace, sulla convivenza civile dei popoli e sulla salvaguardia del bene più prezioso: la vita umana – dicono i sindaci dei sei comuni coinvolti Michele Laricchia (Capurso), Gianluca Vurchio (Cellamare), Raimondo Innamorato (Noicattaro), Giuseppe Valenzano (Rutigliano), Pino Toscano (Triggiano) e Gianpaolo Romanazzi (Valenzano). I nostri comuni diventano Comuni di Pace in Cammino. È l’inizio di un percorso che continuerà ogni anno, più forte, più largo, più condiviso. La pace non è un’utopia ma una responsabilità collettiva che abbiamo il dovere di assumerci. Questo è solo il primo passo del nostro lungo cammino”.