
PER LA GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE, GIOVEDÌ 5 GIUGNO ALLE 18 ALL’INTERNO DEL MUSEO ARCHEOLOGICO DI SANTA SCOLASTICA A BARI, L’ASSOCIAZIONE AMBIENTEPUGLIA CONSEGNA IL “PREMIO AMBIENTEPUGLIA 2025” ALL’ARTISTA TARSHITO E ALL’AVICOLTORE GIULIO APOLLONIO.


PREVISTA ANCHE UNA PERFORMANCE MUSICALE CON IL CORO DEL FARO DIRETTO DA PAOLO LEPORE, CON AL PIANOFORTE ALESSANDRO AMATO E LA VOCALIST STEFANIA DI PIERRO.
Il 5 giugno è la Giornata Mondiale dell’Ambiente, una data importante promossa dalle Nazioni Unite per sensibilizzare e incoraggiare l’azione a favore dell’ambiente. Si tratta di un evento globale che mira a sensibilizzare il pubblico sull’importanza della protezione ambientale e a incoraggiare comportamenti più sostenibili.
Proprio in questo giorno, giovedì 5 giugno alle 18 all’interno del Museo archeologico di Santa Scolastica a Bari (via Venezia 73), l’associazione ambientalista culturale “AmbientePuglia”, presieduta dal Maestro Paolo Lepore, ha realizzato l’iniziativa “Earth Day – Riparare il nostro pianeta”, che prevede la cerimonia di consegna del “Premio Ambientepuglia 2025”.
Ad essere premiati saranno all’avicoltore Giulio Apollonio, che riceverà l’opera “The Hand” dell’artista Tarshito, e lo stesso artista, designer e architetto di fama internazionale Tarshito, al quale sarà consegnato un altro premio speciale. Nel corso della serata è previsto un concerto de Il Coro del Faro diretto da Paolo Lepore, con al pianoforte Alessandro Amato e la vocalist Stefania Di Pierro.
Artista, designer e architetto di fama internazionale, Tarshito significa in sanscrito “sete di conoscenza interiore”, il nome glielo diede nel ‘79 il maestro Osho, nel suo primo viaggio in India. Da allora ha fatto mostre in tutto il mondo esponendo le sue opere tra l’altro alla Biennale di Venezia e al Padiglione Italia nel mondo all’Istituto Italiano di Cultura di New Delhi. Negli anni Novanta insegna al Futurarium, la scuola sperimentale fondata da Alessandro Guerriero, e all’Accademia di Bari, introducendo la meditazione come metodo di indagine e progetto.
Nel 1998 fonda a Milano Speciale Terra, che definisce “luogo di vita e lavoro condiviso” e si dedica al rapporto con l’artigianato dell’India, dalla terracotta al metallo, alle pitture. Il risultato è la lunga serie dei Vasi, su carta, tessuto o in sculture di grandi dimensioni. La mano che rappresenta il Premio AmbientePuglia è una sua creazione. Non appartiene a correnti, è un outsider delle tendenze e un insider di quel flusso di ispirazione e sollecitazioni che, detto secondo le sue modalità, dal Cielo scende sulla Terra. Adotta materiali e simboli che appartengono a tradizioni e culture antiche, ma il suo lavoro aderisce al presente e vuole contribuire a costruire il futuro.
Nel “Villaggio Speciale Tarshito”, situato a Bari, l’arte e la meditazione si fondono dando origine a nuove esperienze creative dal forte carattere spirituale da condividere con gli ospiti durante gli incontri, le mostre e i corsi che si svolgono all’interno di questo complesso di architetture.
Il progetto “Uovo Perfetto” dell’avicoltore pugliese Giulio Apollonio, offre un’alternativa etica e sostenibile all’allevamento intensivo delle galline ovaiole, creando un ecosistema dove gli animali possono vivere liberamente dopo essere stati salvati dalla macellazione. In questo parco, le galline riacquistano istinti naturali come la ricerca del cibo e la nidificazione. La biodiversità è un elemento chiave, ospitando galline di diverse razze per migliorare la resistenza alle malattie e l’adattabilità ambientale.
I pulcini che nascono nel parco sono frutto di incroci spontanei, aumentando la robustezza. A differenza dell’industria, il parco mantiene sia galline che galli, creando un equilibrio sociale e producendo uova fecondate. Il modello promuove il recupero degli istinti naturali, con galline che tornano a covare spontaneamente e sviluppano una qualità superiore, nonostante la minore produttività. Inoltre, viene affrontato il problema dell’antibiotico-resistenza, favorendo una resistenza naturale alle infezioni grazie all’assenza di trattamenti antibiotici. L’habitat è una food forest, che fornisce risorse alimentari e mantiene un equilibrio ecologico. L’obiettivo del progetto non è solo produrre uova, ma anche creare un ecosistema sostenibile, rispettando la natura e il benessere animale, e dimostrando che etica e produttività possono coesistere.