Convegno medico dedicato alle lesioni del cavo orale in pazienti colpiti da Covid, organizzato da ANDI e Clinica Odontoiatrica dell’Università di Bari

C’è una faccia nascosta della pandemia da Covid-19, poco nota ma non per questo meno importante e dolorosa. Si tratta delle lesioni della mucosa orale riscontrate nei pazienti colpiti da Covid 19. Gli studiosi si sono posti la domanda se tali lesioni siano da attribuire direttamente al virus o si debbano considerare manifestazioni secondarie alle condizioni generali dell’ammalato o conseguenti alle terapie intraprese. Stiamo parlando di afte, ulcere, erosioni, bolle, edemi che coinvolgono per lo più la lingua, la mucosa labiale, il palato. Sarà questo uno dei temi trattati il 4 febbraio prossimo a partire dalle ore 9 a Bari (Nicolaus Hotel) in un incontro organizzato da Andi (Associazione nazionale dentisti italiani) Bari-Bat, in collaborazione con la Clinica Odontostomatologica dell’Università degli Studi di Bari, diretta dal professor Gianfranco Favia.
Oltre a Covid e cavo orale, si parlerà anche di carcinomi orali e nuove alte tecnologie di intervento e diagnosi precoce. L’appuntamento del 4 febbraio “Patologia, medicina e chirurgia maxillo-facciale: uptodate e prospettive future” è il primo di quest’anno organizzato da Andi Bari-Bat, dopo un 2022 che ha visto l’Associazione impegnata in una serie di iniziative. «Il 2022 si è concluso sicuramente in maniera positiva – dichiara Fabio De Pascalis, presidente di Andi Bari-Bat – sia per l’incremento di numero di soci, che per le attività svolte dall’Associazione nazionale dentisti italiani, attività inerenti alla formazione di carattere culturale nel territorio con numerose manifestazioni culminate nel Deltalevante 2022. In quell’occasione abbiamo registrato più di 500 presenze tra professionisti del settore, sviluppando un argomento di grande interesse: l’introduzione nel mondo del lavoro dei giovani colleghi». Il 2023 come si prospetta? «Il 2023 inizia positivamente – afferma il dottor De Pascalis – con le prospettive di voler far crescere l’associazione, non solo in termini di associati, ma anche in termini di attività da svolgere nel territorio, di carattere culturale e sociale. Interverremo con iniziative di volontariato o di raccolta fondi che possano aiutare le associazioni del territorio di Bari e Bat e contribuiremo a far conoscere il lavoro che l’Università degli Studi di Bari, in particolare la Clinica Odontoiatrica, sta portando avanti sia con le scuole di specializzazione in Ortodonzia, Chirurgia orale, Odontoiatria pediatrica, che le attività ospedaliere dirette al pubblico. Stiamo parlando di prevenzione, per esempio del carcinoma del cavo orale e trattamento dei pazienti oncologici affetti da tumore del cavo orale. La prospettiva per il 2023 è questa: un arricchimento totale della professione odontoiatrica sia nell’ambito privato che come collaborazione fra pubblico e privato, per sviluppare percorsi di prevenzione nella patologia odontoiatrica, in particolare quella oncologica». L’Andi non trascura il suo impegno per l’accesso alle cure odontoiatriche per i meno abbienti, esiste un progetto già presentato alle forze politiche. «Noi vogliamo una odontoiatria che si sviluppi a 360 gradi che non veda solo l’emergenza-urgenza – sottolinea De Pascalis –  vogliamo anche una medicina odontoiatrica che si sviluppi diretta al pubblico per la prevenzione e la cura». Dopo il 4 febbraio, prossimo appuntamento è fissato all’11 febbraio, festa di Sant’Apollonia, patrona degli odontoiatri. Giornata di studio organizzata da Andi Bari-Bat dove si parlerà di nuove tecnologie, sviluppo dei nuovi materiali, odontoiatria restaurativa, implantologia e altre tematiche del settore.