COP30: i deputati vogliono che la politica climatica dell’UE mantenga un alto grado di ambizione

  • Necessità di un obiettivo climatico dell’UE per il 2040 basato su dati scientifici
  • Stabilire un calendario chiaro per l’eliminazione graduale delle sovvenzioni ai combustibili fossili
  • Affrontare l’impatto climatico dei conflitti

Lunedì sera, la Commissione per l’ambiente, il clima e la sicurezza alimentare ha adottato le sue richieste politiche per la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP30.

La risoluzione, adottata con 57 voti a favore, 23 contrari e quattro astensioni, afferma che l’UE dovrebbe rimanere un leader nei negoziati internazionali sul clima e invita tutti i paesi a contribuire equamente alla fornitura di adeguati finanziamenti per il clima.

I deputati sottolineano la necessità che la politica climatica dell’UE “mantenga un’elevata ambizione in linea con gli obiettivi concordati e dia priorità nelle sue azioni all’efficacia dei costi, alla competitività dell’economia europea, all’inclusione sociale e a un elevato livello di protezione ambientale”. Esortano il Consiglio ad adottare quanto prima l’impegno dell’UE in materia di clima per il 2035 e si rammaricano del fatto che l’UE non abbia presentato in tempo il suo contributo determinato a livello nazionale (NDC) aggiornato all’accordo di Parigi.

Il testo sottolinea inoltre la necessità di adottare un obiettivo climatico dell’UE per il 2040 basato su dati scientifici, conformemente alla legge europea sul clima.

Porre fine alla dipendenza dell’UE dai combustibili fossili ed eliminare gradualmente le sovvenzioni

I deputati ribadiscono l’urgente necessità di porre fine alla dipendenza dell’UE dai combustibili fossili e di accelerare la sua transizione energetica. Ribadiscono la necessità che la Commissione e i paesi dell’UE fissino un termine per l’eliminazione graduale delle sovvenzioni ai combustibili fossili.

Affrontare i rischi per la pace e la sicurezza legati al clima

Il rapporto afferma che il cambiamento climatico può portare a scarsità di risorse naturali, carenza di cibo, aumento delle tensioni nelle relazioni internazionali, conflitti per le risorse naturali ed è responsabile di disastri naturali. La comunità internazionale dovrebbe prestare maggiore attenzione all’impatto climatico dei conflitti, aggiungono i deputati, sottolineando al contempo la spaventosa portata dei danni ambientali causati in Ucraina e Gaza.

I deputati vogliono inoltre che il settore della difesa contribuisca ad affrontare il cambiamento climatico riducendo l’intensità delle emissioni e accelerando la decarbonizzazione del settore.

Tutti i settori devono contribuire al conseguimento della neutralità climatica

La risoluzione sostiene l’aumento degli sforzi globali per ridurre le emissioni e affrontare l’impatto climatico in tutti i settori, tra cui metano, trasporto stradale, spedizioni internazionali, agricoltura, tessile e turismo.

Passaggi successivi

La risoluzione sarà sottoposta al voto della Camera durante la sessione plenaria del 20-23 ottobre.

Sfondo

La 30ª conferenza delle Nazioni Unite sul clima si terrà dal 10 al 21 novembre 2025 a Belém, in Brasile. Una delegazione del Parlamento guidata dalla presidente Lídia Pereira (PPE, PT) e dal vicepresidente Mohammed Chahim (S&D, NL) parteciperà alla COP30 dal 17 al 21 novembre.

La COP30 si concentrerà sugli sforzi necessari per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5°C, sulla presentazione di nuovi piani d’azione nazionali (attraverso “contributi determinati a livello nazionale” o NDC) e sui progressi rispetto agli impegni finanziari assunti alla COP29.