
La XXIII edizione del Multiculturita Summer Festival si è conclusa in bellezza con la straordinaria esibizione di Cristiano De André, figlio d’arte e custode sensibile della memoria musicale del padre, Fabrizio De André. Nel piccolo ma vibrante comune di Capurso, alle porte di Bari, si è celebrata una serata dove musica, parole e emozioni hanno attraversato generazioni.
Accompagnato da una formazione d’eccezione — Osvaldo di Dio alle chitarre, Davide Pezzin al basso, Luciano Luisi alle tastiere e Ivano Zanotti alla batteria — Cristiano ha offerto un concerto che è molto più di un tributo: è stato un viaggio, una confessione, un racconto personale e universale. Polistrumentista raffinato, ha suonato chitarra acustica e classica, bouzouki, pianoforte e violino, immergendo il pubblico nella poesia del padre.










photo credit Egidio Magnani – Puglialive.net
Il repertorio ha attraversato capolavori come Megu, Ho visto Nina volare, Don Raffae, Smisurata preghiera, accompagnati da riflessioni intime sull’infanzia e il rapporto complesso con il padre. Cristiano ha condiviso pensieri e ricordi con autenticità, sottolineando come i temi di denuncia sociale nei testi del padre siano ancora attuali, se non addirittura peggiorati.




Brani come Disamistade, Il testamento di Tito, La Collina hanno dato voce alle ferite della storia e alla forza del pensiero deandreiano, mentre Volta la carta, Quello che non ho, Fiume San Creek hanno concluso la scaletta ufficiale con vibrazioni profonde.
Quando sembrava tutto finito, il pubblico — commosso e rapito — ha invocato con forza il ritorno sul palco. Cristiano ha regalato tre perle finali: Creuza, Il pescatore e Canzone dell’amore perduto. Due ore e mezza di spettacolo, tra poesia, intensità e rispetto, in cui l’anima di Fabrizio ha rivissuto nella voce e negli strumenti del figlio.
Cristiano De André ha dimostrato ancora una volta che, seppur il patrimonio musicale del padre sia immenso, non è mai sufficiente. Il suo modo di raccontarlo, reinterpretarlo e farlo vivere sul palco è un dono prezioso per chi ama la musica come veicolo di verità e bellezza.