Dalla prevenzione della fragilità al nastro blu: AIFI protagonista della Giornata Mondiale della Fisioterapia

Per l’edizione 2025, l’Associazione Italiana di Fisioterapia, propone un ricco calendario di eventi diffusi in tutta Italia
 
  ROMA – Anche quest’anno l’Associazione Italiana di Fisioterapia (AIFI) celebra la Giornata Mondiale della Fisioterapia, come ogni anno l’8 settembre, in qualità di Member Organization della World Physiotherapy.
  ‘The role of physiotherapy and physical activity in healthy ageing, with a focused look at preventing frailty and falls’, ovvero come la fisioterapia possa contribuire all’invecchiamento sano e attivo, con un focus sulla prevenzione della fragilità e delle cadute, è il tema proposto quest’anno dalla World Physiotherapy, che dal 1996 ha istituito questo importante appuntamento.
  Per l’edizione 2025, l’Associazione Italiana di Fisioterapia, tramite tutti i suoi livelli associativi (Gruppi di Interesse Specialistico, Network di Interesse Scientifico e le Sezioni Territoriali) propone un ricco calendario di eventi diffusi in tutta Italia, rivolti a cittadinanza, professionisti e istituzioni.
  https://AIFI.net/world-pt-day-2025-eventi-territoriali-AIFI/   IL PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE
  Il programma delle iniziative, che hanno preso il via ieri, sabato 6 settembre, è in continuo aggiornamento e può essere seguito al seguente link: https://AIFI.net/world-pt-day-2025-eventi-territoriali-AIFI/
  La Giornata Mondiale della Fisioterapia non appartiene solo ai fisioterapisti, ma a tutti i cittadini: è infatti l’occasione per ricordare che muoversi è salute e che la fisioterapia è al fianco delle persone in ogni luogo e fase della loro vita. È per questo motivo che il Gruppo di Interesse Specialistico AIFI nella Fisioterapia nell’Anziano e nell’Invecchiamento Attivo, il GIS FAIA, ha tradotto in italiano il materiale della World Physiotherapy e realizzato una brochure pratica di 8 pagine, graficamente curata e accessibile (https://AIFI.net/wp-content/uploads/2025/09/brochure-AIFI-faia.pdf)
  Il documento dedicato alla prevenzione della fragilità e delle cadute propone, suddivisi per livello di difficoltà, esercizi semplici ed efficaci per favorire un invecchiamento sano e attivo, migliorare forza ed equilibrio e ridurre il rischio di cadute, una delle principali cause di perdita di autonomia negli anziani. ‘Prevenire le cadute ti aiuta a rimanere in sicurezza e mantenere la tua qualità della vita’, si legge nella brochure. E ancora: ‘Progetta la tua sicurezza e la tua autonomia’ e ‘Consulta un fisioterapista per sapere come prevenire le cadute’.
  L’ATTIVITA’ FISICA Ampio spazio è dedicato anche all’importanza dell’attività fisica: per un esercizio efficace, raccomandano le linee guida internazionali, occorrono tra i 150 e i 300 minuti a settimana di attività aerobica moderata, oppure tra i 75 e i 150 minuti se a intensità vigorosa. Le due modalità possono essere combinate per migliorare forza, resistenza, elasticità muscolare e qualità della vita. ‘Uno dei principali ostacoli al mantenimento di un adeguato livello di attività fisica- spiega il presidente dell’Associazione Riabilitatori dell’Insufficienza Respiratoria (ArIR), Andrea Lanza– è certamente la dispnea, la sensazione di mancanza di fiato. Dati della letteratura riportano come durante una camminata in piano o in salita un soggetto su 3 oltre i 65 anni sperimenta dispnea anche in assenza di patologie. Questo fenomeno diventa esponenzialmente più frequente ed invalidante nei soggetti affetti da patologie croniche, in particolare patologie respiratorie e cardiologiche, che in Italia colpiscono circa il 40% degli over 65 e nei quali, anche dopo ottimizzazione delle terapie mediche, la dispnea può risultare talmente gravosa da limitare in modo significativo la capacità di svolgere attività fisica’.
  ‘L’esercizio fisico- dice ancora Lanza- è uno strumento di prevenzione ma anche di trattamento e riabilitazione e ha dimostrato il massimo livello di evidenza scientifica nel migliorare la dispnea, la qualità della vita e la prognosi dei soggetti con patologia respiratoria. Le competenze del fisioterapista rappresentano un elemento cruciale nella valutazione della capacità d’esercizio e dei sintomi, nell’impostazione di efficaci e sicuri programmi di allenamento e nell’educazione del paziente a nuovi stili di vita attivi’.
  La brochure propone inoltre tre domande chiave, adattate dalle linee guida internazionali: ‘Sei caduto nell’ultimo anno?’, ‘Ti senti instabile quando sei in piedi o cammini?’ e ‘Hai paura di cadere?’. E avverte: ‘Se hai risposto sì ad almeno una di queste domande- riporta il plico- potresti essere a rischio di caduta o ricaduta’.
  In Italia, nel biennio 2022-23, il 7% degli ultra 65enni coinvolti dalla sorveglianza Passi d’Argento (PdA) dell’Istituto Superiore di Sanità ha dichiarato di essere caduto nei 30 giorni precedenti l’intervista e nel 13% dei casi è stato necessario il ricovero ospedaliero. Le cadute avvengono per lo più all’interno della casa (64%) e meno frequentemente in strada (14%), in giardino (18%) o altrove (4%). PdA rileva anche le cadute avvenute nei 12 mesi precedenti l’intervista, permettendo di monitorare anche eventuali eventi ripetuti. Dai dati emerge che il 21% degli intervistati è caduto nei 12 mesi precedenti l’intervista, di cui il 15% una sola volta e il 6% due o più volte. Fra gli adulti di età compresa tra i 18 e i 69 anni risulta che nel biennio 2022-23 quasi 3 persone su 100 riferiscono di aver avuto, nei 12 mesi precedenti l’intervista, un infortunio in casa tale da richiedere il ricorso a cure mediche. Le cadute avvengono per lo più all’interno della casa (55%) e meno frequentemente in strada (19%), in giardino (22%) o altrove (4%).
  LA FRAGILITA’ E la fragilità cos’è? La brochure di AIFI la definisce come ‘una riduzione delle riserve funzionali che si verifica con l’età e che comporta una maggiore vulnerabilità alle situazioni di stress’.
  L’obiettivo di AIFI è diffondere questi strumenti ai fisioterapisti, affinché possano condividerli con assistiti, colleghi, altri professionisti sanitari e istituzioni, promuovendo così salute, prevenzione e qualità della vita in ogni contesto. Anche quest’anno AIFI celebra il World PT Day con la campagna social, partecipata e coinvolgente che da sempre accompagna tutte le socie e i soci durante la Giornata più importante della Fisioterapia. Dall’8 settembre all’8 ottobre 2025, soci, cittadini e stakeholder saranno infatti chiamati a unirsi per un mese all’insegna del movimento e della consapevolezza! Per l’occasione, torna il simbolo della Fisioterapia che negli anni è diventato caro a tutta la comunità associativa: il nastro blu, da indossare e mostrare con orgoglio con foto individuali o di gruppo. Quest’anno, però, c’è una novità: alle classiche immagini con il nastro al braccio è possibile aggiungere foto e video in movimento, per raccontare come ciascuno di noi può contribuire, con gesti semplici e quotidiani, a un invecchiamento attivo e sano. Ogni passo può fare la differenza.
  Qualche esempio? Si può scegliere cosa condividere tra: Nastro blu per la fisioterapia, partecipando alla campagna con una foto o un video in cui si indossa il nastro blu, in piena libertà. Muoversi e condividere, riprendendo la propria camminata o attività fisica, scattando una foto o registrando un breve video mentre ci si muove (a piedi, con i bastoni da cammino, da solo o in gruppo) per poi pubblicarlo sui social con gli hashtag ufficiali, indossando il nastro blu (anche in versione Sticker). Monitorando e raccontando attraverso la condivisione dei propri progressi con foto o video del report dell’attività fisica monitorata (numero di passi o di km, orologio, screenshot, ecc.), includendo, se possibile, il nastro blu, reale o digitale in versione Sticker. Per partecipare alla campagna basterà condividere sui social, taggando @aifisocial su Instagram, Facebook o LinkedIn dall’8 settembre all’8 ottobre con hashtag #aifimoving #aifisocial.
  Intanto il ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) ha pubblicato il calendario ufficiale che regola lo svolgimento delle prove in tutti gli atenei italiani, sia pubblici che privati. Proprio domani, lunedì 8 settembre 2025, si terrà la prova per l’accesso ai corsi di laurea triennale delle Professioni Sanitarie in lingua italiana. Prova che include anche Fisioterapia.
  ‘Il mio augurio- le parole del Presidente AIFI, Andrea Turolla– va a tutte le ragazze e i ragazzi che domani affronteranno la prova di accesso ai Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie, e in particolare a coloro che hanno scelto di intraprendere il percorso in Fisioterapia. Si tratta di una scelta importante, che richiede impegno, dedizione e la consapevolezza di entrare in una professione che mette al centro la persona e la sua qualità di vita. La fisioterapia è oggi più che mai un pilastro della prevenzione, della riabilitazione e della promozione della salute, in ogni fase dell’esistenza’. ‘I futuri fisioterapisti avranno il compito di accompagnare i cittadini in percorsi di cura e di autonomia, contribuendo a ridurre fragilità, disabilità e cadute. Entrare in questo mondo significa accettare una sfida affascinante e stimolante, ma anche essere pronti a un percorso di crescita continua, in un ambito in costante evoluzione scientifica e clinica. Ai candidati- afferma il presidente AIFI- dico di vivere questa giornata con serenità, determinazione e coraggio: il solo fatto di essere qui testimonia la volontà di mettersi al servizio della salute e del benessere della comunità’.
  In occasione della Giornata mondiale della fisioterapia dell’8 settembre 2025, AIRM si unisce ad AIFI e alle altre professioni sanitarie con l’obiettivo di offrire un piccolo contributo di chiarezza sulla riabilitazione della mano. ‘Troppo spesso- dichiara la presidentessa dell’Associazione Italiana Riabilitazione Mano (AIRM), Ilaria Saroglia- circolano falsi miti che generano timori o comportamenti scorretti: vogliamo aiutare i pazienti a riconoscerli e a tutelare meglio la propria salute. Ad esempio, dopo una frattura di polso trattata con gesso, è falso che le articolazioni metacarpo-falangee debbano essere immobilizzate: le dita devono rimanere libere di muoversi, altrimenti si rischiano rigidità e percorsi riabilitativi più lunghi. Allo stesso modo, è falso che la pallina sia sempre utile: il suo utilizzo è raro e solo il terapista può prescriverlo. Anche la convinzione che la riabilitazione della mano possa essere fatta esclusivamente in autonomia è errata: gli esercizi domiciliari hanno senso se integrati alle sedute guidate. Così come è falso credere che, in caso di gonfiore dopo la rimozione del gesso, sia meglio rimandare la fisioterapia: posture ed esercizi specifici servono proprio a ridurre l’edema. Infine, le cosiddette ‘formiche notturne’ non dipendono da problemi circolatori o cervicali, ma nella maggior parte dei casi da una compressione nervosa, come nella Sindrome del Tunnel Carpale, diagnosticabile da uno specialista attraverso test ed elettromiografia’. ‘Questa giornata- conclude il presidente dell’Associazione Italiana di Fisioterapia Dermatofunzionale (AIFIDER), Felice Picariello– è un invito a riconoscere l’importanza della fisioterapia in tutte le sue specializzazioni e in ogni luogo e tempo di vita, a rafforzare il dialogo tra professionisti sanitari, Istituzioni e cittadini, affinché la cultura della prevenzione e della cura sia sempre più condivisa’.