
A Manfredonia gli Apocrifi sono a lavoro per il debutto nazionale di “Canto per la città – 1620”, la nuova produzione di comunità con un coro di settanta cittadini che andrà in scena il 7, l’8 e il 9 agosto alle ore 21.00 presso il Teatro Arena del Porto Turistico.
Lo spettacolo e il progetto di coinvolgimento artistico della città che lo ha generato sono il cuore della tredicesima edizione di “Mille di queste notti“, la rassegna organizzata da Bottega degli Apocrifi e Comune di Manfredonia, supportata quest’anno anche da Marina del Gargano.
Il testo porta la firma di Stefania Marrone e Cosimo Severo, che ne cura anche la regia e il disegno luci e che mescola in un grande rito collettivo quattordici artisti e settanta cittadini di ogni età.
“Canto per la città“ è un racconto a più voci, un canto a tratti epico ma accuratamente intimo nella parola e nei sentimenti che racconta. La storia parte da una città assediata per poi spalancare le porte su un mondo ignoto: il Topkapi, il palazzo del Sultano: seguendo il viaggio di una bambina di 10 anni, rapita durante quel sacco, divenuta Sultana dell’Impero ottomano.
Uno spettacolo che affonda le sue radici nella riscrittura di un testo che ventitré anni fa ha gettato il primo seme del legame artistico fra gli Apocrifi e la comunità di Manfredonia.
E, in effetti, nasce subito dopo lo spettacolo “A un piede e mezzo dal muro”, del 2003, col coinvolgimento di una corale di sedici elementi, il progetto di stanzialità della giovane compagnia nata a Bologna.
Non è un caso che sia proprio questo lavoro a inaugurare oggi il Cantiere Apocrifi25, che per 25 mesi attraverso riallestimenti, pubblicazioni e la realizzazione di un docu-film, comporrà un lungo racconto dei primi venticinque anni di vita della Compagnia.
“Dal testo di ventitré anni fa siamo ripartiti con Stefania, dalle musiche di quello spettacolo è ripartito Fabio; ma noi siamo inevitabilmente cambiati, è cambiato il nostro modo di essere teatro, è cambiato il nostro modo di guardare a quella storia”, racconta il regista Cosimo Severo. “Ci ritroviamo dentro un lavoro che per noi ha segnato un inizio e oggi ne segna un altro, diverso, con addosso questi primi 25anni di teatro collettivo”.
Nell’agosto del 1620 la città di Manfredonia è stata saccheggiata dall’armata turca, con una violenza sproporzionata – 55 galee per un piccolo porto, seimila soldati per una popolazione di 2400 abitanti, donne, bambini, anziani, malati inclusi. Un evento spartiacque nella storia della giovane città, che all’epoca dei fatti aveva meno di quattrocento anni e che si è ritrovata assediata, rasi al suolo i suoi palazzi, spopolate le sue mura, bruciata la sua memoria. Cosa vuol dire raccontare oggi questa storia?
“A quella memoria bruciata e dispersa – conclude Severo – risponde il desiderio di questo spettacolo, non per rievocarla con nostalgia ma per rimetterla in vita, per rimettere il passato in questione nel presente, per chiederci cos’è oggi un assedio, cosa vuol dire sperare aiuti che non arrivano, sapere che la nostra casa, che abbiamo scelto e costruito, non è più il nostro luogo sicuro a cui tornare”.
I biglietti per assistere allo spettacolo sono acquistabili presso il botteghino del teatro e dello spazio/Apocrifi e online su VivaTicket.
Per informazioni: Bottega degli Apocrifi – Sede Spazio Apocrifi – Marina del Gargano (0884. 1950042); Teatro Comunale “Lucio Dalla”, Via della Croce – Manfredonia, 0884.532829 – 335.244843 – botteghino@bottegadegliapocrifi.it.
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“Canto per la città – 1620”
Scritto da Stefania Marrone e Cosimo Severo
Con Nunzia Antonino, Beatrice Cassandra, Rosalba Mondelli, Salvatore Marci, Giacomo Liva, Giovanni Salvemini, Rosa Merlino
Musiche composte da Fabio Trimigno
Suonate dal vivo da Fabio Trimigno (violino), Ilaria Guerra (violino II), Vincenzo Starace (viola), Gianni Cuciniello (violoncello), Simona D’Antuono (arpa), Matteo Fioretti (chitarre), Antonio Riccardo (sassofoni e percussioni)
Con il coro dei 70 cittadini di Manfredonia, Foggia e Monte Sant’Angelo
Guide del coro: Cosimo Severo, Rosa Merlino, Giovanni Salvemini, Fabio Trimigno, Rosalba Mondelli
Fonica e suoni: Amedeo Grasso, Domenico Grasso, Francesco Gentile
Disegno luci: Cosimo Severo, Luca Pompilio
Squadra tecnica allestimenti e macchinisti: Vincenzo Scarpiello, Pino di Criscio, Antonio Paolozza
Supporto realizzazione costumi: Salvatore Piccoli, Ercole Scanzano, Maria Prencipe, Filomena Ferri
Cura dell’organizzazione: Stefania Marrone
Segreteria organizzativa: Micaela Granatiero
Regia: Cosimo Severo