Dichiarazione di David McAllister sulla relazione 2024 sulla politica estera e di sicurezza comune

La risposta dell’UE all’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina non è solo un atto di solidarietà, ma un test decisivo per la nostra credibilità come attore globale, afferma il presidente della commissione per gli affari esteri.

A seguito dell’adozione della relazione annuale 2024 del Parlamento europeo sull’attuazione della politica estera e di sicurezza comune, il presidente della commissione per gli affari esteri del Parlamento europeo David McAllister (PPE, DE) ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Oggi il Parlamento europeo ha adottato la relazione annuale 2024 sull’attuazione della politica estera e di sicurezza comune (PESC), riaffermando il suo ruolo essenziale nella definizione e nel controllo della politica estera dell’UE.

Come stabilito dal trattato di Lisbona, la presente risoluzione è uno strumento fondamentale attraverso il quale il Parlamento esercita il suo diritto rafforzato di vigilanza sull’azione esterna. Non solo valuta gli sviluppi dell’ultimo anno, ma fornisce anche un orientamento strategico all’alto rappresentante e alla Commissione, stabilendo chiare priorità per l’attuale legislatura e oltre.

La prima relazione PESC di questa legislatura sottolinea l’importanza di una politica estera dell’UE determinata, disciplinata e assertiva per affrontare le principali sfide geopolitiche, prima fra tutte la guerra di aggressione russa contro l’Ucraina, i conflitti in Medio Oriente e l’aumento della competizione tra grandi potenze. L’Unione europea deve essere in grado di realizzare e difendere i propri obiettivi strategici sulla scena internazionale.

Al centro di questa relazione c’è la risposta risoluta dell’UE alla guerra in corso, illegale e brutale della Russia contro l’Ucraina. Il Parlamento europeo condanna con la massima fermezza l’escalation degli attacchi della Russia contro le infrastrutture civili, il rapimento di bambini ucraini e gli sforzi sistematici della Russia per minare il diritto internazionale. L’UE e i suoi Stati membri devono aumentare in modo significativo il sostegno umanitario, militare e finanziario all’Ucraina. Il Parlamento è stato anche chiaro nel sostenere il pieno utilizzo dei beni russi congelati per la ricostruzione dell’Ucraina. La risposta dell’UE a questa guerra non è solo un atto di solidarietà, ma è un test decisivo della nostra credibilità come attore globale impegnato a favore dell’ordine internazionale basato su regole.

La relazione accoglie inoltre con favore l’avvio dei negoziati di adesione con l’Ucraina, la Moldova e la Bosnia-Erzegovina. L’allargamento dell’UE è un investimento geostrategico che richiede un impegno costante sia da parte dell’UE che dei paesi candidati nei rispettivi percorsi di adesione. Il rapporto esprime inoltre profonda preoccupazione per la regressione democratica della Georgia e per lo svolgimento delle elezioni del 2024.

Per rafforzare la credibilità dell’UE è necessario anche una diplomazia di principio e partenariati internazionali più forti. Le relazioni con la Turchia devono continuare a essere subordinate all’allineamento con i valori dell’UE e con la PESC. Guardando all’esterno, l’UE deve intensificare l’impegno con il vicinato meridionale, approfondire i legami politici ed economici in Asia centrale e rafforzare la sua presenza nella regione indo-pacifica. Una cooperazione rafforzata con la NATO e gli altri partner rimane essenziale per proteggere gli interessi condivisi e garantire la stabilità globale.

Guardando al futuro, il Parlamento europeo stabilisce chiari obiettivi della PESC per il 2025: affrontare le conseguenze globali dell’aggressione russa, contrastare l’ascesa dell’influenza autoritaria e rafforzare la sovranità strategica dell’UE per sostenere l’ordine internazionale basato su regole. Il Parlamento articola una visione chiara, basata sui valori e lungimirante in materia di politica estera. Riafferma la nostra responsabilità di agire come attore globale efficace e di principio, difendendo con fermezza la pace, la democrazia e il multilateralismo in un mondo sempre più incerto”.