ECONOMIA: COLDIRETTI PUGLIA, AGRICOLTURA MULTIFUNZIONALE CRESCE A DUE CIFRE IN PUGLIA; CONTA IL 20% DEL PIL AGRICOLO

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Il 18 maggio 2001 l’approvazione della legge che ha rivoluzionato il settore agricolo

Dall’approvazione della Legge di Orientamento ad oggi il valore dell’agricoltura multifunzionale, tra attività connesse e di supporto, si è moltiplicato in Puglia, facendo volare il valore della multifunzionalità a quasi 1,2 miliardi di euro con le attività connesse agricole che raggiungono il 20% del PIL agricolo regionale. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti e Campagna Amica della Puglia, diffusa in occasione del ventiquattresimo anniversario dall’approvazione della legge 228 del 2001, che cade il 18 maggio.

Un dispositivo fortemente sostenuto dalla Coldiretti e concretizzato dall’allora ministro dell’Agricoltura Alfonso Pecoraro Scanio, che ha rivoluzionato l’agricoltura allargandone i confini dell’attività con nuove e creative opportunità imprenditoriali e professionali che hanno salvato oltre cinquantamila aziende agricole. Si è trattato di un’autentica svolta per il lavoro in campagna dove – sottolinea la Coldiretti – le attività vanno oggi dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili, oltre agli agriturismi che hanno reso le campagne un punto di riferimento del turismo globale.

“Un vero e proprio spartiacque  del nuovo modo di fare agricoltura senza il quale avremmo perso la caratteristica della biodiversità e non avremmo avuto il successo della vendita diretta e dei mercati contadini di Campagna Amica, divenuta oggi la più grande d’Europa – sottolinea il presidente di Terranostra Campagna Amica Dominga Cotarella -. Ma la legge di Orientamento ha soprattutto contribuito ad aprire l’agricoltura alla società riconoscendo un nuovo ruolo agli agricoltori italiani, diventati produttori di cibo”.

Ciò comporta un aumentata sensibilità verso il cibo locale del territorio, con oltre sei consumatori su dieci (64%) che hanno fatto almeno un acquisto nel 2024 in un mercato contadino, con i farmers’ market – insiste Coldiretti Puglia – diventati ormai un appuntamento fisso per la spesa dei cittadini accanto a supermercati e negozi di vicinato.

“I cittadini scelgono la vendita diretta perché questo modello risponde in pieno alle loro esigenze di sicurezza alimentare, di gusto e di contatto con la realtà. Ciò che guida la spesa del consumatore – spiega Carmelo Troccoli, direttore generale di Fondazione Campagna Amica – non è soltanto il prezzo quanto piuttosto fattori qualitativi, come ad esempio la trasparenza su provenienza e ingredienti, la tutela della salute (94%), l’eticità (83%). I prodotti a Km zero sono considerati una garanzia di cibo fresco e sicuro oltre che una soluzione per sostenere l’economia e lo sviluppo locale. Inoltre rappresentano una scelta sostenibile dal punto di vista ambientale, dove lo spreco alimentare per gli acquisti fatti direttamente dal produttore agricolo è del 15-20% contro uno spreco del 40-60% per i sistemi alimentari della grande distribuzione. Questo perché i cibi in vendita sono più freschi, durano di più e percorrono distanze più brevi per arrivare al consumatore finale, inquinando meno”, aggiunge Troccoli.

Il risultato è che il valore della vendita diretta dagli agricoltori è salito in Puglia ad oltre 900 milioni di euro e coinvolge ormai – aggiunge Coldiretti Puglia – oltre un’azienda agricola su cinque. Grazie al progetto economico di filiera corta di ‘Campagna Amica’, in Puglia è stata data una risposta alla grande attenzione dei consumatori alla tutela della salute e dell’ambiente attraverso scelte agroalimentari consapevoli, testimoniata quotidianamente dall’affluenza nei mercati contadini che contano 1.500 giornate di apertura e circa 800 produttori coinvolti.

Così nel giro di un ventennio l’agricoltura pugliese ha potuto promuovere oltre 60 cibi e vini certificati DOP e IGP, a cui si aggiungono le 4 STG nazionali e le 2 bevande spiritose IG regionali, per un totale di 66 indicazioni geografiche, oltre ai 379 prodotti pugliesi riconosciuti tradizionali dal Masaf vengono coltivati, allevati e trasformati, in quelli che rappresentano veri e propri scrigni della biodiversità. Ma anche la  superficie agricola destinata a biologico raggiunge i 311mila ettari, confermando la Puglia al top della classifica nazionale per l’agricoltura biologica e con Campagna Amica, la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori.