ENSEMBLE ORFEO FUTURO – Il 27 e 28 giugno trasferta in Finlandia su invito delle Helsinki Baroque Orchestra e dell’Istituto Italiano di Cultura a Helsinki

Il 27 e 28 giugno due concerti promossi dall’Istituto italiano di cultura a Helsinki

Ensemble Orfeo Futuro, trasferta in Finlandia

col barocco musicale di «scuola napoletana»

Nuova tappa all’estero per la formazione pugliese esperta di repertorio antico

La Puglia che esporta cultura stavolta fa tappa in Finlandia, dove venerdì 27 e sabato 28 giugno, rispettivamente a Loviisa, nel maniero di Stor-Sarvlaks, e nella St. Lawrence Church di Janakkala, l’Ensemble di musica antica Orfeo Futuro terrà due diversi concerti su invito della Helsinki Baroque Orchestra con il contributo dell’Istituto Italiano di Cultura a Helsinki. Ensemble a geometria variabile, dal quartetto all’orchestra, l’ensemble Orfeo Futuro diretto all’organo da Pierfrancesco Borrelli e affiancato dalle voci del soprano Carmela Osato e del contralto Sara Mingardo, presenterà un programma incentrano sulla doppia natura del musicista barocco, capace di incantare con i suoi virtuosismi e al tempo stesso di muovere gli animi con affetti.

Una dualità legata all’idea di arte come espressione «naturale» dei sentimenti umani e come realtà «soprannaturale» che eleva lo spettacolo oltre la natura dentro un’armonia universale, facendosi eco della musica stessa. E gli autori di «scuola napoletana» che vengono presentati in questi doppio appuntamento nel Paese scandinavo, incarnano perfettamente il binomio virtuosismo-emozione, a partire da Nicola Fiorenza, compositore e violinista napoletano del quale si ascolterà la Sinfonia in sol maggiore. Vissuto sino a poco oltre la prima metà del Settecento, Fiorenza si dimostrò capace di fondere elementi stilistici della sua epoca con tecniche violinistiche avanzate, portando un notevole contributo «meridionale» alla musica d’orchestra italiana.

La musica barocca verrà, quindi, esplorata anche sul versante sacro con uno dei suoi esempi più sublimi, lo «Stabat Mater» di Giovanni Battista Pergolesi. Musicato sulla preghiera con la quale Jacopone da Todi descrive il dolore della Vergine mentre assiste alla morte del figlio, lo «Stabat Mater» venne composto da Pergolesi nel 1735, qualche mese prima di morire a soli ventisei anni, e rappresenta un vertice assoluto, mai raggiunto da nessun altro autore, nel rendere in musica il mistero doloroso della Madonna ai piedi della croce.

Tra i progetti realizzati da Orfeo Futuro, ensemble in residence del Festival Anima Mea che nel 2019 ha debuttato con la formazione vocale Spirito di Lione alla Biennale Musica di Venezia, si segnalano «Around the Ground», «L’Eredità di Arcangelo», «Dancing Bass» e «Amada Esquina», nel quale le musiche del Siglo de Oro spagnolo s’incrociano con la canzone latinoamericana del primo Novecento, oltre a «Insight Lucrezia», opera teatrale da camera con Nunzia Antonino e la regia di Carlo Bruni su un testo originale di Antonella Cilento e musiche elettroniche di Gianvincenzo Cresta.