
Per la prima volta in Italia, a Bari, la cerimonia di consegna del Premio Europeo della Stampa: il 28 maggio l’annuncio dei vincitori delle cinque categorie e il 29 maggio il Focus sul giornalismo
A Bari più di cento giornalisti da tutta Europa e il“Focus sul giornalismo: diritto di cronaca, dovere di denuncia” con ospiti internazionali tra cui Wael Al-Dahdouh, caporedattore
di Al Jazeera a Gaza City
Giovedì 29 maggio ore 15.30 consegna delle chiavi della città di Bari da parte del sindaco Vito Leccese a Wael Al-Dahdouh
28-29 maggio, Teatro Kursaal Santalucia – Bari |INGRESSO LIBERO




La città di Bari si prepara ad ospitare l’European Press Prize Award Ceremony 2025, la cerimonia di consegna del Premio Europeo della Stampa, promosso dall’omonima fondazione olandese e che ogni anno viene ospitato da una diversa città europea. L’appuntamento, co-organizzato a Bari daCime con il sostegno della Regione Puglia e di Puglia Culture e la collaborazione del Comune di Bari e dell’Ordine dei Giornalisti di Puglia, si svolgerà mercoledì 28 maggio nel Teatro Kursaal Santalucia e accoglierà più di cento tra le più prestigiose firme del giornalismo indipendente, provenienti dall’Italia e da tutti i paesi dell’Europa, insieme a importanti stakeholder e membri della comunità giornalistica locale.
Durante la serata di mercoledì 28 maggio saranno annunciati i vincitori dell’edizione 2025 del premio, selezionati da una giuria qualificata tra una shortlist di 25 candidati, 5 per ognuna delle categorie di concorso: Distinguished Reporting Award (miglior reportage), Innovation Award(premio per l’innovazione), Investigative Reporting Award (premio per il giornalismo investigativo), Public Discourse Award (miglior discorso/dibattito pubblico), Migration Journalism Award (premio per il giornalismo sul tema della migrazione). Ad aprire la serata, la performance di giornalismo realizzata dal collettivo FADA e il discorso di Alan Rusbridger, caporedattore del quotidiano britannico The Guardian per 20 anni e oggi direttore di Prospect Magazine, presidente della Giuria del premio dal 2020 e presidente del Reuters Institute for the Study of Journalism.
La premiazione sarà accompagnata dapanel ed eventi anch’essi aperti al pubblico e alla stampa sui temi legati al mondo dei media e dell’informazione: dalle storie che fanno la differenza, alle prospettive del sud Italia in campo giornalistico. Tra gli ospiti, Marilù Mastrogiovanni, ideatrice del Forum of Mediterranean Women Journalists e Victòria Oliveres, giornalista per elDiario.es. Sarà possibile, inoltre, partecipare gratuitamente, giovedì 29 maggio, al Focus sul giornalismo: diritto di cronaca, dovere di denucia, un momento di approfondimento con ospiti di richiamo tra cui Wael Al-Dahdouh, giornalista palestinese e caporedattore di Al Jazeera a Gaza City, Ed Vulliamy, scrittore e giornalista per The Guardian e molte altre prestigiose firme internazionali. Il focus sarà preceduto, alle 15.30 nella Sala Consiliare del Comune di Bari, dal momento solenne della consegna delle chiavi della città di Bari da parte del sindaco Vito Leccese al giornalista palestinese Wael Al-Dahdouh.
Ogni anno la Cerimonia di premiazione si sposta in una diversa città europea, in coerenza con la mission della Fondazione European Press Prize volta al sostegno del giornalismo di qualità in tutto il continente. La scelta di quest’anno è ricaduta sul capoluogo pugliese dopo ben dodici edizioni in cui protagoniste sono state città capitali europee: prima di Bari, infatti, il Premio si è svolto ad Amsterdam, Londra, Copenaghen, Praga, Budapest, Varsavia, Berlino, Madrid e Tbilisi. Una decisione, questa, con cui la fondazione European Press Prize ha riconosciuto il ruolo fondamentale che la regione Puglia e il suo capoluogo rivestono in Europa e nel bacino del Mediterraneo dal punto di vista geopolitico, culturale e sociale. Da qui la partnership con Cime, realtà pugliese attiva da anni nell’organizzazione di eventi di respiro internazionale, tra cui l’ultra-decennale edizione barese della World Press Photo Exhibition e che quest’anno porterà a Bari uno tra i più importanti eventi internazionali del settore giornalistico e culturale.
Giunto alla sua tredicesima edizione, l’European Press Prize celebra l’eccellenza giornalistica internazionale promuovendo una cultura basata sulla consapevolezza della responsabilità fondamentale di questa professione a livello sociale. Attraverso le sue annuali attività, inoltre, la fondazione si pone come connettore capace di creare spazi condivisi tra giornalisti provenienti da tutta Europa, permettendo il networking, l’incontro di valori, l’attivazione di dibattiti e di nuove idee.
«Portare l’European Press Prize in Italia, e in particolare a Bari, rappresenta per CIME una scelta coerente con la nostra visione ed il nostro impegno – spiega Vito Cramarossa, direttore di Cime –. Da oltre dieci anni lavoriamo per costruire, attraverso le storie e i suoi testimoni, spazi di consapevolezza, confronto e crescita collettiva. Abbiamo voluto che Bari fosse il palcoscenico di questo importante riconoscimento al giornalismo europeo per ribadire che anche dal Sud Europa – da una città di confine, aperta al Mediterraneo e crocevia di culture – può partire un segnale forte a favore della libertà di stampa, della responsabilità dell’informazione e del dialogo democratico. Scegliere Bari significa anche valorizzare un territorio capace di accogliere le sfide culturali del nostro tempo. Significa offrire a giornalisti, cittadini, istituzioni e giovani uno spazio di incontro con le grandi storie dell’attualità raccontate con rigore, passione e coraggio».
Autori e lavori finalisti per le cinque categorie di concorso dell’edizione 2025:
PROGRAMMA EUROPEAN PRESS PRIZE E FOCUS SUL GIORNALISMO “IL DIRITTO DI CRONACA, IL DOVERE DI DENUNCIA”
28 MAGGIO | EUROPEAN PRESS PRIZE – Teatro Kursaal Santalucia, Bari
14:00 – 15:15 | Il potere dell’impatto: storie che fanno la differenza
Modera: Antonella Napolitano, Impact Manager di IrpiMedia
Questo panel esplorerà cosa accade dopo la pubblicazione di un’inchiesta e mostrerà l’impatto che progetti giornalistici importanti possono avere. Raffaele Angius di IrpiMedia aprirà la sessione con una storia locale dalla Sicilia. A seguire, sarà dato spazio all’impatto generato da tre progetti finalisti dell’edizione 2025 dell’European Press Prize: le giornaliste Măriuta Nistor e Natalia Zaharescu di Ziarul de Garda (Moldavia), Victòria Oliveres di elDiario.es (Spagna), e Mark Townsend di The Guardian (Regno Unito) presenteranno i loro lavori e ne racconteranno gli effetti concreti nei rispettivi Paesi.
15:30 – 16:30 | Per lavorare nei media dobbiamo andarcene? Prospettive dal Sud Italia
Modera: Teresa O’Connell, direttrice editoriale di Are We Europe
Questa sessione esplorerà un sentimento comune tra i (giovani) giornalisti del Sud Italia: la sensazione di dover lasciare la propria terra per poter vivere di giornalismo. Ascolteremo tre testimonianze personali, molto diverse tra loro: quella di Teresa O’Connell, che ha lasciato Napoli per trasferirsi a Berlino; quella di Marilù Mastrogiovanni (fondatrice del Forum delle Giornaliste del Mediterraneo), cresciuta a Casarano, trasferitasi a Milano e poi tornata nel Sud; e quella di Pierluigi Bizzini (giornalista freelance e membro del collettivo FADA), che vive ancora nella sua Sicilia.
16:45 – 17:45 | Giornalismo e informazione in Italia: sfide e opportunità
Modera: Piero Ricci, consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti
Questo panel offrirà una panoramica sulle sfide e le opportunità che il giornalismo e l’informazione affrontano oggi in Italia, dal giornalismo di inchiesta tradizionale a quello digitale, passando per le nuove forme di denuncia sui social. Si parlerà anche di minacce alla libertà di stampa, come nel caso Paragon. Con Giuliano Foschini, Ciro Pellegrino e Charlotte Matteini.
19:30 – 21:00 | Performance & Award Ceremony
Performance di giornalismo realizzata dal collettivo FADA e cerimonia di consegna dei premi per le cinque categorie dell’European Press Prize 2025. Introdotta da Alan Rusbridger e condotta da Sara Manisera.
29 MAGGIO | CONSEGNA DELLE CHIAVI DELLA CITTA’ DI BARI A WAEL AL DAHDOUH. A SEGUIRE, FOCUS SUL GIORNALISMO: DIRITTO DI CRONACA, DOVERE DI DENUNCIA – Palazzo di Città e Teatro Kursaal Santalucia, Bari
Dal 7 ottobre 2023, oltre 210 giornalisti sono stati uccisi nella striscia di Gaza, che è divenuta il luogo più letale al mondo per la stampa. Mentre si consuma un genocidio e altri conflitti infuriano – dall’Ucraina al Sudan, dal Congo alla Siria – questo evento vuole essere un momento di riflessione collettiva sull’importanza insostituibile della testimonianza giornalistica nel documentare crimini di guerra. Due incontri, organizzati da Cime, per parlare di chi rischia la vita per raccontare la verità e denunciare violenze, soprusi, ingiustizie. Voci autorevoli da contesti diversi, unite da un impegno comune: informare, resistere, testimoniare.
15.30 – 17.00 | Il sindaco di Bari Vito Leccese consegnerà le chiavi della città a Wael Al Dahdouh nella Sala Consiliare del Comune
17.30 – 18.30 | Dalla Bosnia all’Ucraina: documentare i crimini di guerra
Ospite: Ed Vulliamy – giornalista investigativo britannico
Intervistato da: Christian Raimo – scrittore, insegnante e attivista
Ed Vulliamy è tra i più autorevoli giornalisti degli ultimi decenni. Ha attraversato le principali crisi internazionali del nostro tempo, testimoniando conflitti, genocidi, ingiustizie e verità scomode. Nel 1992 è tra i primi reporter occidentali a documentare i campi di concentramento in Bosnia – Omarska e Trnopolje – durante la guerra nei Balcani. Le sue inchieste contribuirono in modo determinante alla nascita del Tribunale Penale Internazionale per l’ex Jugoslavia all’Aia. È stato uno dei pochi giornalisti a opporsi apertamente all’intervento in Iraq del 2003, denunciando fin da subito la manipolazione delle prove sulle armi di distruzione di massa. La sua esperienza offre una prospettiva storica e comparativa sul ruolo del giornalismo nei teatri di guerra e sulle difficoltà nella pubblicazione nei media di contenuti e reportage investigativi.
19.15 – 21.00 | La voce che resiste: informare da Gaza
Ospite: Wael Al Dahdouh – capo dell’ufficio di Al Jazeera a Gaza
Intervistato da:Francesca Borri – giornalista esperta in Medio Oriente
Capo dell’ufficio di Al Jazeera a Gaza, Al Dahdouh incarna il coraggio e la resilienza del giornalismo sotto assedio. Dopo aver perso la moglie, due figli e numerosi parenti in attacchi israeliani, e nonostante sia stato ferito in servizio, ha continuato a raccontare la realtà sul campo. Il 7 gennaio 2024, suo figlio Hamza, anch’egli giornalista, è stato ucciso in un raid aereo. Al Dahdouh ha dichiarato: “A Gaza, fare il giornalista vuol dire camminare con la morte”.
Info
Fb: EuropeanPressPrize – Cime.puglia
Ig: Europeanpressprize – Cime_eventi