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10 aprile – ROMEO E GIULIETTA – L’AMORE È SALTIMBANCO a Ceglie Messapica
Aprile 10, 2024

10 APRILE, TEATRO COMUNALE – ORE 21.00
Il 10 aprile (inizio ore 21.00) al Teatro Comunale di Ceglie Messapica, per la stagione teatrale del Comune in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, Stivalaccio Teatro / Teatro Stabile del Veneto propone Romeo e Giulietta – L’amore è saltimbanco, una versione comica e dissacrante di Shakespeare ambientata a Venezia nel 1574 con la regia e il soggetto originale di Marco Zoppello.
Info: https://www.teatropubblicopugliese.it/comuni-rassegne/romeo-e-giulietta-lamore-e-saltimbanco/
SCHEDA SPETTACOLO
StivalaccioTeatro / Teatro Stabile del Veneto
ROMEO E GIULIETTA – L’amore è saltimbanco
soggetto originale e regia MARCO ZOPPELLO
con Anna De Franceschi, Michele Mori e Marco Zoppello
scenografia Alberto Nonnato
costumi Antonia Munaretti
maschere Roberto Maria Macchi
duelli Giorgio Sgaravatto
consulenza musicale Veronica Canale
- Venezia in subbuglio. Per calli e fondamenta circola la novella: Enrico III di Valois, diretto a Parigi per essere incoronato Re di Francia, passerà una notte nella Serenissima. Un onore immenso per il Doge e per la città lagunare. Giulio Pasquati e Girolamo Salimbeni, coppia di ciarlatani saltimbanco dai trascorsi burrascosi, vengono incaricati di dare spettacolo in onore del principe. Mica una storia qualunque, certo che no, la più grande storia d’amore che sia mai stata scritta: Romeo e Giulietta. Due ore di tempo per prepararsi ad andare in scena, provare lo spettacolo ma, soprattutto: dove trovare la “Giulietta” giusta, casta e pura, da far ammirare al principe Enrico? Ed ecco comparire nel campiello la procace Veronica Franco, poetessa e “honorata cortigiana” della Repubblica, disposta a cimentarsi nell’improbabile parte dell’illibata giovinetta. Si assiste dunque ad una “prova aperta”, alla maniera dei comici del Sogno di una notte di mezza estate, dove la celeberrima storia del Bardo prende forma e si deforma nel mescolarsi di trame, di dialetti, canti, improvvisazioni, suoni, duelli e pantomime. Shakespeare diventa, per noi, materia viva nel quale immergere le mani, per portare sul palco, attraverso il teatro popolare, le grandi passioni dell’uomo, le gelosie “Otelliane”, i pregiudizi da “Mercante”, “Tempeste” e naufragi, in una danza tra la Vita e la Morte, coltelli e veleni.