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12 e 13 agosto – La musica antica spagnola di Eduardo Paniagua a Suoni della Murgia. – Altamura

Agosto 12 - Agosto 13

La musica antica spagnola di Eduardo Paniagua a Suoni della Murgia. Martedì 12 e mercoledì 13 agosto il ricercatore e interprete madrileno propone a Santeramo e Altamura il ricco repertorio di cantigas medievali apprezzate dagli appassionati di world music ma anche i brani di altre tradizioni. In programma anche i concerti di Maria Moramarco (“Cilla Cilla”) e del duo Fiorenza Calogero e Marcello Vitale (“Il Canto della Sirena”).

“Ci sono persone che potrebbero pensare: che cosa mi dirà una melodia del XIII secolo nel XXI secolo? E invece si scopre che ci dice qualcosa, ci commuove dentro, ci diverte”. Così Eduardo Paniagua, architetto e musicista spagnolo, di Madrid, tra i maggiori interpreti e studiosi del repertorio medievale iberico, presenta il suo spettacolo di Musica Antigua intitolato “I trovatori delle 3 culture ai tempi di Alfonso X il Saggio”, che metterà in scena in duo con César Carazo, martedì 12 agosto alle 21.45 nell’atrio del palazzo Marchesale di Santeramo in Colle e mercoledì 13 agosto sempre alle 21.45 nella Tenuta Sabini Boscosauro di Altamura per la XXIV edizione della rassegna di world music e musica popolare “Suoni della Murgia”, uno dei festival più longevi in Puglia. Il brillante repertorio è composto dalle cantigas di Alfonso X “Il Saggio”, da brani andalusi e gharnesi e canzoni sefardite. Trovatori delle tre culture in perfetta armonia e sincronia. Paniagua e i suoi straordinari musicisti (l’ensemble è stato fondato nel 1994) portano gli spettatori indietro nel tempo fino al Medioevo, ma senza lasciare la penisola. Questo spettacolo, ricco di magia, poesia, rigore e stimolante energia, è stato presentato al Festival Internazionale di Musica Gharnati di Oujda (Marocco), con il supporto dell’Istituto Cervantes e con un grande riscontro da parte del pubblico e dei media del paese maghrebino. I brani sono cantati in spagnolo, galiziano-portoghese, arabo e ladino o giudeo-spagnolo. “Le cantigas sono una sorta di forziere di monete d’oro che a volte sono chiuse e non hanno mai visto la luce: si deve tirare fuori la moneta, pulirla, darle una lucidata e vedere che è una cosa preziosa, cantiga dopo cantiga”, racconta Paniagua. Il suo interesse e la sua specializzazione nella musica medievale spagnola sono iniziati negli anni Sessanta, “molto giovane, ancora bambino”, ispirato dal fratello maggiore, Gregorio Paniagua, fondatore del gruppo Atrium Musicae e pioniere del genere. “Tutto un po’ da autodidatta, perché nei conservatori non si studiano il salterio, la cetra o la tromba marina”, dice.

Con 54 registrazioni delle Cantigas de Santa María già alle spalle e con l’obiettivo di completare per la prima volta la registrazione integrale di questi oltre 400 gioielli letterari e musicali del XIII secolo. Paniagua ha fondato una propria etichetta discografica: Pneuma. L’ultimo disco pubblicato è “Cantigas del Este de Francia de Alfonso X El Sabio: Provenzae Alvernia”, che comprende cantigas “dedicate alle lodi o ai miracoli della Vergine Maria i cui santuari, monasteri o luoghi si trovano in queste località”, spiega Paniagua.

Quello letterario è solo uno degli aspetti che spiegano il valore artistico, culturale e storico delle cantigas. “I codici sono molto ricchi di miniature, raccontano in modo visivo, come un fumetto, parallelamente al testo che viene cantato: in questo senso è molto audiovisivo, molto contemporaneo ci sono le immagini, la musica e la poesia”, ha dichiarato Paniagua. Scritte otto secoli fa, ma trascritte fedelmente a metà del XX secolo, le cantigas sono oggi apprezzate da “un pubblico giovane appassionato di world music e di musica etnica, a cui questo tipo di sonorità non è poi così distante”, ma anche da altri “che si avvicinano a questa musica perché interessati alla letteratura, alla storia o al cinema, o che hanno studiato un po’ sull’argomento e si divertono il doppio”. Il duo è formato da Eduardo Paniagua Calderón (direttore, flauti, salterio, percussioni, voce) e da César Carazo (cantante, viola).

Prima di Paniagua, martedì a Santeramo, alle 20.30, il concerto di Maria Moramarco, cantante autrice e ricercatrice del repertorio tradizionale dell’Alta Murgia, che proporrà “Cilla Cilla” dal disco omonimo dedicato alle canzoncine, rime e filastrocche, che accompagnavano i giochi dei bambini nella civiltà contadina e pastorale, Un patrimonio di memoria collettiva da salvaguardare, senza nessuna nostalgia, perché il contesto è cambiato, ma con la consapevolezza che quei “racconti incantati”, quelle storie, quei motti, quei giochi di parole vanno studiati e approfonditi per capire da quale mondo veniamo. Un materiale di tradizione orale in dialetto raccolto ad Altamura da Moramarco a partire dalla metà degli anni settanta, che crea un piccolo affresco di memoria relativo al mondo dell’infanzia di quel tempo e restituisce soprattutto la socialità e la fisicità del momento del gioco. Si tratta di un affresco variegato, delicato, fatto di immagini divertenti, paradossali, leggere, ma anche attraversato da temi cupi e tinte fosche, quando esprime una fanciullezza di breve durata, presto negata e affogata nella miseria e nella povertà di tanti. Cilla Cilla è il capoverso di una cantilena che ritmava saltelli eseguiti in coppia a braccia incrociate. Nel frattempo è diventato anche un libro. Ad accompagnare la splendida voce di Maria Moramarco, ci saranno Luigi Bolognese alla chitarra e Francesco Marcello Sette alle percussioni etniche. Il trio parteciperà come ospite anche al concerto di Paniagua.

Serata in collaborazione con il comune di Santeramo, ingresso libero.

Mercoledì 13 agosto il concerto di Eduardo Paniagua si terrà sempre alle 21,45 nella Tenuta Sabini Boscosauro, nel territorio di Altamura, lungo la statale 96 per Bari. Verrà preceduto alle 20.30 da “Il Canto della Sirena” un raffinato progetto nato nel 2018 dall’incontro tra due straordinarie sensibilità artistiche: Fiorenza Calogero, una delle voci più intense e riconoscibili della tradizione musicale del Sud Italia, e Marcello Vitale, massimo esperto e virtuoso mondiale della chitarra battente. Da oltre trent’anni, entrambi gli artisti portano avanti un lavoro di ricerca, recupero e diffusione delle musiche popolari dell’Italia meridionale, con un’attenzione particolare al patrimonio campano. Il repertorio proposto in questo progetto spazia dalla villanella cinquecentesca ai capolavori della scuola napoletana classica e contemporanea, in un viaggio musicale che attraversa secoli di storia, restituendo nuova vita a melodie e testi che rappresentano l’anima più profonda di Napoli e del Sud. Vitale è riconosciuto a livello internazionale per aver riportato in auge la chitarra battente, strumento della tradizione contadina e colta del Sud. Grazie al suo lavoro iniziato nei primi anni ’80, lo strumento è tornato protagonista nelle scene musicali più importanti. “Il Canto della Sirena” è un percorso emozionante tra suggestioni arcaiche e sensibilità contemporanee, dove la voce profonda e appassionata di Fiorenza si intreccia con la forza evocativa delle corde di Marcello, in un dialogo musicale che riporta alla luce la bellezza autentica e vibrante del Sud. Ingresso 6 euro.

In allegato comunicato e foto, schede su artisti, il programma di Suoni della Murgia.

Il programma di Suoni della Murgia si avvia all’epilogo. La serata conclusiva si terrà il 21 agosto a Dimora “Cagnazzi” con il concerto “Pietrafonie”, un progetto musicale protrattosi per tre anni che nasce dall’incontro tra il duo Francesco Savoretti (percussioni)-Fabio Mina (flauto) con la cantante, autrice e ricercatrice del repertorio tradizionale dell’Alta Murgia, Maria Moramarco e la visione artistica dello scultore Vito Maiullari (a cui ha dato il suo contributo come ospite speciale Markus Stockhausen, celebre tromba solista e improvvisatore). In quella occasione verrà presentato ed eseguito dal vivo il disco omonimo, pubblicato nei mesi scorsi. E’ proprio la pietra, come elemento fisico e naturale del territorio dell’Alta Murgia, caratteristico delle locations prescelte, e come fulcro del progetto musicale, “Pietrafonie”, uno dei temi portanti della kermesse di quest’anno. Peraltro la pietra è alla base del progetto visuale e grafico della rassegna, insieme arguto e stimolante, curato da Domenico Dambrosio.

Nell’ultima serata a Dimora Cagnazzi a partire dalle 19.30, prima di Pietrafonie, spazio anche al cinema con un programma (“Sud e magia”) di quattro cortometraggi del regista Luigi Di Gianni, uno dei più apprezzati del genere documentario, girati in Puglia, Basilicata e Abruzzo tra il 1958 e il 1967. Le proiezioni, curate dal Cineclub Formiche Verdi e rese possibili dalla collaborazione con la Cineteca di Bologna, saranno introdotte dal critico cinematografico e saggista Valerio Monacò.

La rassegna ha riscontrato una grande partecipazione di pubblico, l’apprezzamento degli spettatori sulla qualità e sulla varietà di luoghi e generi e del carattere internazionale degli ospiti. Lo dimostrano le richieste che diversi spettatori e appassionati hanno rivolto al direttore artistico Luigi Bolognese, sui social e di persona, di portarla nelle proprie città. La manifestazione si è snodata lungo i mesi di giugno, luglio e agosto tra Altamura, Terlizzi, Santeramo in Colle (provincia di Bari) e Minervino Murge (provincia Bat). Una ventina in tutto gli appuntamenti (quasi tutti con doppio concerto).

Come accaduto negli ultimi anni, Suoni della Murgia è stata ospitata all’aperto in masserie e dimore storiche, cortili, atri di palazzi storici, giardini, borghi rurali, oasi naturalistiche, agriturismi del territorio dell’Alta Murgia: ad Altamura le locations scelte quest’anno sono Asfodelo, Dimora Cagnazzi, Masseria Malerba, Bosco Botanico Lorenzo Giorgio (nella zona di Murgia Sgolgore), tenuta Sabini Boscosauro, masseria  Murà; a Terlizzi Santa Maria del Cesano; a Minervino Murge piazza De Deo; a Santeramo il Palazzo Marchesale. La rassegna continua nella scelta, perseguita con successo nelle ultime edizioni, di valorizzare ambienti naturali e bellezze architettoniche sorprendenti e spesso poco conosciuti, anche ai cittadini locali, in grado di consentire agli spettatori di ritemprarsi al termine di giornate di calura estiva e caos cittadino.

Suoni della Murgia è patrocinato da Regione Puglia, Parco nazionale dell’Alta Murgia, Comuni di Altamura, Minervino Murge, Terlizzi e Santeramo in Colle. 

Dettagli

Inizio:
Agosto 12
Fine:
Agosto 13
Categoria Evento:

Luogo

Altamura (BA)
Altamura (BA), Italy + Google Maps