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15 16 marzo – Il Balletto di Roma in ‘Giulietta e Romeo’ a Fasano e Barletta
Marzo 15, 2024 - Marzo 16, 2024

TEATRO PUBBLICO PUGLIESE
GIULIETTA E ROMEO
15 marzo – Fasano, Teatro Kennedy – ore 20.30
16 marzo – Barletta, Teatro Curci – ore 21.15
La Danza con la D maiuscola, arriva a Fasano e Barletta il 15 e 16 marzo con Giulietta e Romeo del Balletto di Roma, un classico firmato dal coreografo e regista Fabrizio Monteverde. Opera che debuttò al Carlo Felice di Genova nel 1989 per il Balletto di Toscana e ripresa dal Balletto di Roma nel 2002. Portato in scena negli ultimi vent’anni, lo spettacolo oggi viene riallestito per festeggiare questo anniversario, confermandosi nel tempo uno dei titoli di maggior successo del repertorio della compagnia romana con un record di recite effettuate e pubblico al botteghino. Con 350 recite e 200.000 spettatori è oggi lo spettacolo di danza italiano più applaudito di sempre.
Giulietta e Romeo andrà in scena il 15 marzo (inizio ore 20.30) al Teatro Kennedy di Fasano e sabato 16 marzo (inizio ore 21.15) al Teatro Curci di Barletta per le stagioni teatrali dei Comuni di Fasano e Barletta in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.
Info: https://www.teatropubblicopugliese.it/date-spettacolo/?id=24262
SCHEDA SPETTACOLO
Balletto di Roma
Carola Puddu, Paolo Barbonaglia
GIULIETTA E ROMEO
20th Anniversary 2002-2022
balletto in due atti
musiche Sergej Prokof’ev
scene Fabrizio Monteverde
costumi Santi Rinciari
lighting design Emanuele De Maria
coreografia e regia FABRIZIO MONTEVERDE
Liberamente ispirato alla tragedia di William Shakespeare
Opera firmata dal coreografo e regista Fabrizio Monteverde – che ha debuttato al Teatro Carlo Felice di
Genova nel 1989 per il Balletto di Toscana e riallestita nel 2002 dal Balletto di Roma – negli ultimi 20 anni Giulietta e Romeo si è rivelata una delle produzioni di maggior successo nel repertorio del Balletto di Roma.
Il focus è sul personaggio di Giulietta, fragile e passionale allo stesso tempo nella sua semplicità, animata da una purezza di sentimenti: una donna volitiva pronta a lottare per la propria felicità.
Nel suo Giulietta e Romeo, la Verona degli infelici amanti di Shakespeare si trasforma in un Sud oscuro e polveroso, reduce da una guerra e alle soglie di una rivoluzione: un muro decrepito custodisce la memoria di un conflitto mondiale che ha spazzato via morale e sentimento, e – risonando quanto mai attuale – annuncia, al di là delle macerie, un futuro di rinascita e ricostruzione. Nell’Italia contraddittoria del secondo dopoguerra, immobile e fremente, provinciale e inquieta, Giulietta è protagonista e vittima di una ribellione giovanile e folle, in fuga da una condizione femminile imposta e suicida di un amore inammissibile. Romeo, silenziosamente appassionato e incoscientemente sognatore, è martire della propria fede d’amore innocente. Tra loro, le madri Capuleti e Montecchi, padrone ossessive e compiaciute di una trama resa ancor più tragica dall’intenzionalità dell’odio e dall’istigazione alla vendetta.
Riscrittura drammaturgica originale, percorsa dai fotogrammi inquieti del cinema neorealista e autonoma nell’introspezione dei personaggi, l’opera di Fabrizio Monteverde denuda la trama shakespeariana e ne espone il sentimento cinico e rabbioso, così vicino al suo stesso impeto coreografico.